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8 Agosto 2021 15:00

Falsi miti sulla frutta: 5 fake news su come e quando mangiarla

Si può mangiare la frutta durante i pasti o è meglio mangiarla prima? È vero che la frutta è in grado di fermentare nello stomaco? E possiamo sostituire un intero pasto con la frutta? Per queste e altre domande ecco a voi una rassegna dei falsi miti sulla frutta più diffusi: dalla capacità di far ingrassare ai momenti migliori per mangiarla.

A cura di Francesca Fiore
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Data la grande quantità di informazioni che circolano sul web sul cibo, non stupisce che siano diffusi parecchi falsi miti: oggi vogliamo parlarvi delle bufale che circolano sulla frutta. Informazioni fuorvianti e a volte anche pericolose, che limitano la vostra alimentazione e non vi permettono di godere appieno di tutti i benefici della frutta: ecco 5 falsi miti sulla frutta da tenere a mente.

1. È meglio mangiare la frutta a stomaco vuoto

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Questo mito dice che mangiare frutta durante i pasti può rallentare la digestione, facendo sì che la frutta si depositi nello stomaco e fermenti, causando gas e altri problemi digestivi. La fibra nella frutta può rallentare un po' la digestione, ma le altre affermazioni sono false: le fibre non rallentano la digestione abbastanza da permettere al cibo di marcire nello stomaco, ma lo rallentano abbastanza da farvi sentire sazi più a lungo. Non ci sono inoltre prove scientifiche che la frutta consumata durante i pasti possa causare gonfiore, diarrea o altri problemi digestivi.

2. Mangiare frutta prima o dopo i pasti riduce i nutrimenti

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In qualche modo simile al primo mito, anche questo afferma che è necessario mangiare frutta a stomaco vuoto per trarne il massimo nutrimento. Falso: potete ottenere la stessa quantità di nutrienti ogni volta che mangiate la frutta, indipendentemente dai pasti. Quando mangiate, infatti, lo stomaco funge da "serbatoio", rilasciando solo piccole quantità alla volta, in modo che l'intestino possa digerire facilmente; l'intestino tenue, inoltre, è progettato per assorbire quanti più nutrienti possibile.

3. Il succo di frutta può sostituire la frutta

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Non è assolutamente vero che il succo di frutta riesce a sostituisce un frutto in tutto e per tutto: anche se ottenuti con il 100% di materia prima, hanno livelli inferiori di fibra; inoltre hanno un potere saziante molto ridotto rispetto alla frutta intera. Sempre meglio alternare, se amate i succhi di frutta, scegliendo comunque quelli biologici e senza zuccheri aggiunti.

4. la frutta non fa ingrassare

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Anche questa è una bufala: in realtà non esistono alimenti specificatamente "progettati" dalla natura per non farvi ingrassare. Alcuni tipi di frutta, infatti, hanno un livello di zuccheri elevati (il fruttosio) benché naturali: una dose quotidiana eccessiva di fruttosio può provocare l'ingrossamento del fegato, a causa del glucosio che viene immesso in questo organo sotto forma di trigliceridi. Coloro che soffrono di colite o di gonfiore addominale, dovrebbero limitare la quantità di frutta nella propria dieta, evitando anche l’uso di dolcificanti a base di fruttosio.

5. La frutta può sostituire un pasto

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Anche questa è un'informazione non corretta: consumare frutta al posto del pasto principale, dal punto di vista dei nutrienti, è assolutamente sbagliato. Per quanto la frutta sia salutare, non può mai contenere tutte le componenti necessarie, nelle proporzioni corrette, che un pasto completo garantisce: proteine, carboidrati, fibre. Mangiare solo frutta a pranzo, non fornirà all’organismo tutti i nutrimenti di cui ha bisogno: non darà neanche un adeguato senso di sazietà, con il rischio di ritrovarsi affamati solo poche ore dopo.

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A cura di
Francesca Fiore
Giornalista gastronomica appassionata da sempre di tradizioni locali, prodotti tipici e itinerari culinari, approdo a Ciaopeople nel 2019, dopo aver collaborato per anni con le principali riviste di settore, diretto un programma radiofonico e un magazine cartaceo incentrato sui viaggi gastronomici. Cresciuta in un ambiente naturale come quello dei Nebrodi che fa della gastronomia uno dei suoi punti di forza, sono una grande amante di tutti quei contesti sincretici dal punto di vista gastronomico e mi appassiono molto alle storie personali. Oltre al grande peso che il cibo ha nella mia vita - non solo in termini di lavoro quotidiano, ma anche di studio e ricerca - mi interesso di storia italiana e internazionale, che seguo durante il tempo libero, amo smodatamente gli animali e la mia terra d’origine.
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