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11 Luglio 2025 14:02

Estate e mercati: i prezzi delle angurie a -18%, ma anche pesce e ortaggi costano meno

Domanda in calo per frutta, ortaggi e pesce fresco: le angurie perdono il 18%, giù anche moscardini, pomodori e pesche.

A cura di Redazione Cucina
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L’estate porta frutta in abbondanza, ma quest’anno anche un brusco calo dei prezzi, complice una domanda in rallentamento. Le condizioni meteo instabili degli ultimi giorni hanno influenzato le abitudini di acquisto degli italiani, riducendo l’interesse per frutta e verdura tipicamente estive. Il risultato è un netto calo dei listini nei mercati all’ingrosso, in particolare per angurie, ortaggi e alcuni prodotti ittici. A riportarlo è La Borsa della Spesa, il bollettino settimanale curato da BMTI e Italmercati in collaborazione con Consumerismo No Profit, che monitora l’andamento dei prezzi nei mercati agroalimentari italiani.

Angurie in forte ribasso: -18,2% in una settimana

Le angurie segnano il calo più marcato: i prezzi all’ingrosso sono scesi del 18,2% rispetto alla settimana precedente. L’abbondanza di prodotto non è sostenuta da una domanda altrettanto vivace, penalizzata dal clima poco estivo. Il risultato è un eccesso di offerta che spinge i prezzi verso il basso.

Meloni e pesche stabili

Diversa la situazione per i meloni, la cui qualità si conferma eccellente nonostante un lieve calo delle quantità raccolte a causa del caldo intenso. L’equilibrio tra domanda e offerta consente però di mantenere i prezzi su livelli stabili. Nei mercati all’ingrosso, i meloni retati del Centro-Sud si vendono tra 1,00 e 1,60 euro/kg, mentre quelli lombardi, più pregiati, toccano i 2,00 euro/kg.

Le pesche di piccolo calibro stanno lentamente scomparendo dai mercati, ma senza grandi variazioni nei prezzi. Le quotazioni si mantengono tra 1,50 e 2,50 euro al chilo, segno di una domanda costante che bilancia la riduzione dell’offerta.

Ortaggi: produzione regolare, prezzi in leggero calo

Anche il comparto degli ortaggi mostra segnali di rallentamento nei prezzi, nonostante una produzione regolare e condizioni climatiche favorevoli, soprattutto nel Centro-Sud Italia. La coltivazione in pieno campo sta procedendo senza particolari intoppi, ma non tutta l’offerta incontra lo stesso interesse da parte dei consumatori.

I pomodori, ad esempio, restano ben presenti nei mercati all’ingrosso, con il ciliegino e il datterino che mantengono quotazioni sostenute, rispettivamente intorno ai 2,30 e 2,50 euro al chilo. Diversa la situazione per varietà meno richieste come il piccadilly, che registra un ribasso dei prezzi fino a 1,50 euro al chilo. Scendono anche i pomodori lunghi verdi, venduti intorno a 1,20 euro/kg, complice una domanda più contenuta. Nel complesso, il mercato si mantiene stabile, ma con segnali di flessione che riflettono un consumo più cauto e condizionato dalle temperature altalenanti.

Mare mosso anche per il pesce: prezzi altalenanti

Il maltempo ha limitato le uscite in mare, con una conseguente riduzione dell’offerta di pesce fresco. Nonostante ciò, alcuni prodotti restano convenienti. Le telline, molto richieste, si mantengono sui 7 euro/kg, mentre le vongole lupino restano stabili a 4,50 euro/kg. Segno meno invece per i moscardini, che registrano un calo del 5% rispetto alla scorsa settimana.

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