Al 45° congresso nazionale della Società di Nutrizione Italiana (SINU) è stata presentata la nuova piramide alimentare per la dieta mediterranea: vediamo nel dettaglio cos'è cambiato.
Meno carne, più vegetali e legumi, e una maggiore attenzione a sostenibilità e biodiversità: ecco i principi cardine su cui si fonda la nuova piramide alimentare della dieta mediterranea. Presentata in occasione del 45° congresso nazionale della Società di Nutrizione Italiana (SINU), che si sta tenendo in questi giorni a Salerno, va a sostituirsi al vecchio modello con lo scopo di renderlo più attuale, accessibile, intuitivo e in linea con i diversi stili di vita.
Riconosciuta dall'UNESCO come patrimonio culturale immateriale, la dieta mediterranea è molto più di un semplice regime alimentare: un vero e proprio stile di vita, strettamente connesso a conoscenze, rituali, simboli e tradizioni gastronomiche, da salvaguardare e tutelare il più possibile. Se correttamente seguito, secondo gli esperti, questo genera numerosi effetti benefici sulla salute.
È la stessa presidente della Società Italiana di Nutrizione Umana, Anna Tagliabue, ad affermarlo con vigore: "È ampiamente dimostrato che una maggiore aderenza alla dieta mediterranea è associata a numerosi benefici per la salute, in primis la riduzione della mortalità e la prevenzione di malattie croniche non trasmissibili, come malattie cardiovascolari, diabete, cancro e malattie neuro-degenerative".
I dati, tuttavia, mostrano un'adesione sempre minore da parte di bambini e adolescenti che tendono a orientarsi verso cibi pronti e ultra-processati, e bevande zuccherate, insomma il tanto amato junk food; queste scelte, associate a una maggiore sedentarietà, stanno facendo aumentare sensibilmente gli indici di sovrappeso e obesità.
Nella loro alimentazione scarseggiano soprattutto alimenti di origine vegetale, come frutta e verdura, ma anche legumi, cereali integrali, latte e prodotti lattiero-caseari, con il rischio di incorrere in future carenze nutrizionali; al contrario, il 47 per cento di loro ha dichiarato di consumare ben 3 porzioni di carne a settimana.
Gli elementi che risultano essere determinanti per una maggiore aderenza alla dieta mediterranea sono: la giovane età (l'adesione diminuisce dopo i 12 anni), un livello di attività fisica più elevato, una migliore igiene del sonno, l'abitudine di fare colazione e di consumare i pranzi a scuola e gli altri pasti con i membri della propria famiglia. Tra i fattori che la limitano, invece, ritroviamo il sovrappeso o l'obesità, e il fatto di essere coinvolti nell'acquisto del cibo o nella preparazione dei pasti.
La nuova piramide alimentare, aggiornata anche graficamente, nasce proprio con questo fine ultimo: quello di arrivare in maniera più efficace e puntuale alle nuove generazioni, cercando di far comprendere loro quanto sia importante mangiare bene, muoversi e adottare uno stile di vita più salubre. "Una guida completa per adottare uno stile alimentare sano e sostenibile, preservando le tradizioni culturali e affrontando le sfide nutrizionali e ambientali contemporanee", conclude la presidente della SINU.
Il nuovo modello dà una rilevanza ancora maggiore agli alimenti di origine vegetale, in particolare frutta, verdura e olio extravergine di oliva, da affiancare ai cereali, da selezionare rigorosamente integrali per un migliore apporto di fibre e nutrienti, e ai legumi. Quest'ultimi diventano la fonte proteica per eccellenza, da consumare settimanalmente e alternare alle altre fonti animali: pesce e formaggi freschi.
Si consiglia, in particolare, di limitare il consumo di carne rossa e processata, all'apice della piramide, orientandosi verso schemi alimentari più sostenibili: qui è chiaro il riferimento alle questioni ambientali, tematiche sempre più "sentite" dalla popolazione italiana e dalle nuove generazioni in particolare.
Latte e derivati non vanno eliminati, ma assunti quotidianamente e con moderazione, soprattutto dai più piccoli per coprire il fabbisogno di calcio e proteine; pesce, uova e carni bianche, da selezionare con cura, vanno ruotati – con le giuste frequenze di consumo – all'interno della settimana. Zuccheri, sale e alcol non spariscono, ma se ne raccomanda un consumo moderato e occasionale: anche questi vengono posti al vertice dello schema.
Si ricorda, inoltre, l'importanza della giusta idratazione, del fare attività fisica ed essere il più attivi possibili, del dormire a sufficienza e del mangiare in modo consapevole e sostenibile, evitando gli sprechi.
Questa nuova versione della piramide vuole fornire uno strumento più pratico e intuitivo col quale orientarsi, con l'obiettivo di tutelare la salute delle persone, valorizzare le tradizioni culturali e affrontare, infine, le sfide ecologiche sempre più urgenti (e inderogabili) del nostro tempo.