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13 Settembre 2021 15:00

Daniel Humm caccia dall’Eleven Madison Park un cliente per aver insultato i camerieri

Daniel Humm, chef dell'Eleven Madison Park, ha avuto una discussione con Ari Emanuel, uno degli agenti più importanti di Hollywood, accusato di aver maltrattato il personale di sala del ristorante. Il cuoco americano ha detto che al ristorante "c'è una politica di tolleranza zero per i maltrattamenti subiti dal personale". In America però si è acceso il dibattito: il cliente ha sempre ragione, ma fino a che punto?

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Foto da Facebook | Eleven Madison Park

L'Eleven Madison Park è uno dei ristoranti più famosi e esclusivi del mondo: 3 Stelle Michelin, Miglior ristorante al mondo nel 2017 e titolare di numerosi altri riconoscimenti internazionali. Si trova all'undicesimo piano di uno dei grattacieli più belli di Manhattan e lo guida Daniel Humm, uno dei cuochi più rivoluzionari della sua generazione. Nelle ultime settimane è stato al centro dell'opinione pubblica negli Stati Uniti per un fatto di cronaca però: lo chef in persona ha avuto una discussione con un cliente e lo ha cacciato dal locale. Ari Emanuel, il commensale, è stato ripetutamente accusato di avere un atteggiamento irrispettoso nei confronti dei camerieri dell'Eleven Madison Park che si sono lamentati con lo chef. Dopo diverse segnalazioni è entrato in sala direttamente Daniel Humm che ha chiesto rispetto per i lavoratori, fino a chiedere l'allontanamento di Emanuel che, indignato, ha lasciato il locale senza più batter ciglio. Il cliente ha sempre ragione, ma fino a che punto?

Cos'è successo tra Daniel Humm e Ari Emanuel

La celebre frase "il cliente ha sempre ragione" è stata coniata da Harry Gordon Selfridge nel 1909, uno degli imprenditori più importanti del secolo scorso, uno dei padri della moderna concezione del centro commerciale. Spesso viene però travisata: il titolare dei grandi magazzini Selfridges non voleva certo dare il via libera alla maleducazione dei clienti, voleva semplicemente sottolineare l'importanza vitale dell'assistenza per la buona riuscita di un business. In pratica chiedeva ai propri dipendenti di ascoltare e provare a risolvere i problemi riscontrati dagli acquirenti, non certo di soddisfare i capricci degli stessi.

I capricci li ha invece fatti Ari Emanuel, uno dei magnati più potenti di Hollywood, agente di star come Oprah Winfrey, Martin Scorsese e Charlize Theron, una persona molto potente negli Stati Uniti. La visita stessa del Ceo di Endeavour era molto attesa all'Eleven Madison Park da quando, il 10 giugno, Daniel Humm ha annunciato la riapertura con un menu (quasi) interamente vegano, con le uniche eccezione di latte e miele che accompagnano tè e caffè (una tradizione del ristorante fin dalla sua apertura). Ari Emanuel è uno dei vegani più oltranzisti e famosi d'America, uno dei volti veg per eccellenza degli Stati Uniti, soprattutto della West Coast. Non tutto è andato per il meglio però.

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Daniel Humm e la sua squadra | Foto Eleven Madison Park

La storia è stata raccontata (e confermata poi dallo chef) da Page Six che ha intervistato due ospiti presenti quella sera. Secondo il tabloid newyorkese, il super agente di Hollywood avrebbe avuto un vero e proprio attacco isterico nei confronti del personale di sala, un comportamento che si è intensificato durante il pasto. Ari Emanuel, secondo Page Six, avrebbe ripetutamente imprecato contro diversi membri dello staff. Le lamentele sono andate dal semplice servizio alla lunghezza della cena (all'Eleven Madison Park l'esperienza dura tra le due ore e mezza e le tre ore), alzando la voce e chiedendo un trattamento privilegiato.

Venuto a sapere dei maltrattamenti, Daniel Humm ha deciso di allontanare Ari Emanuel perché "all'Eleven Madison Park abbiamo una politica di tolleranza zero per i maltrattamenti subiti dal personale". La notizia ha fatto rapidamente il giro del web, prima in patria e poi nel resto del mondo, perché ha fatto molto scalpore. C'è chi ha detto che, appunto, il cliente ha sempre ragione, chi si è schierato apertamente dalla parte dello chef che avrebbe fatto bene a difendere la propria squadra contro la maleducazione. Qualcuno si aspettava una risposta da parte dell'agente delle star, ma il suo staff ha detto di non voler commentare la notizia.

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Quello che i piatti non dicono
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