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1 Ottobre 2020 15:00

Cuoche combattenti, la bottega palermitana gestita da donne sfuggite alla violenza

Un baluardo di speranza nato a Palermo: un gruppo di donne che ha saputo ribellarsi ai propri oppressori facendo squadra. Oggi vendono prodotti biologici realizzati interamente con le proprie mani; li vendono sia nella propria bottega nel capoluogo siciliano che online, tramite il sito internet dell'associazione.

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Le Cuoche Combattenti sono un baluardo di speranza per tutte le donne vittime di violenza. Un nome deciso per questo gruppo di donne che a Palermo è riuscito a uscire dalla spirale tragica della violenza domestica per diventare imprenditrici. Una storia di riscatto che arriva dalla Sicilia, grazie a queste donne coraggiose che si sono unite, liberandosi dall'incubo in cui hanno vissuto tanti anni. Oggi le Cuoche Combattenti (mai nome fu più azzeccato) producono conserve, piccola pasticceria, prodotti da forno e da rosticceria, tutti rigorosamente con un'etichetta anti-violenza.

Chi sono le Cuoche Combattenti

Con un logo molto esplicativo (un pugno chiuso attorno a un minaccioso matterello) il progetto prende vita grazie al Centro anti-violenza Le Onde ONLUS di Palermo. Negli ultimi due anni i dati sulla violenza di genere sono preoccupantemente saliti e la Onlus si è chiesta come potesse aiutare materialmente le donne a uscire dalla violenza domestica: da qui la necessità di imparare un mestiere e sviluppare la propria esperienza pregressa.

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I prodotti artigianali nascono dalle ricette della tradizione, utilizzando materia prima a chilometro zero, da coltivazioni biologiche che rispettano l'ambiente e la genuinità del prodotto finale. Sulle etichette il marchio anti-violenza, per provare a far riflettere altre donne sulla propria condizione familiare, per non farle sentire sole e per spingerle a liberarsi dalle catene. Le Cuoche Combattenti attraverso il proprio lavoro fanno sapere che la violenza non è solo fisica, spesso è psicologica: ma c'è una via di fuga e loro ne sono la prova.

L'idea è partita da Nicoletta Cosentino, una donna di Palermo di 48 anni anch’essa vittima di violenza domestica. Per realizzare il proprio sogno ha chiesto un prestito alla Banca Etica da 20 mila euro, ma il 20% dell'investimento iniziale avrebbe dovuto coprirlo da sola. Ci è riuscita grazie alla D.I.Re, le Donne in Rete Contro la Violenza, che hanno un fondo per aiutare le persone in difficoltà che cercano di superare la propria condizione.

Il punto vendita si trova in Piazza Generale Cascino, 11 nel Capoluogo siciliano, ma tutti i prodotti sono acquistabili in rete tramite il sito dell'associazione: pesto di melanzane, confettura di cipolla rossa, confettura di pere e noci, confettura di prugne, confettura di mele e nocciole, crackers di farina di grano di Maiorca, crackers al pesto di basilico, mandorle pralinate, dolcetti di pasta di mandorle e pistacchio o i frollini vegani, tutti prodotti in vendita tramite lo store on line.

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A cura di
Leonardo Ciccarelli
Nato giornalista sportivo, diventato giornalista gastronomico. Mi occupo in particolare di pizza e cocktail. Il mio obiettivo è causare attacchi inconsulti di fame.
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