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7 Novembre 2022 13:55

Cucinare in casa e vendere il cibo: cos’è e come si apre un’Impresa Alimentare Domestica

Che cos'è la Iad? Cosa significa 'attività alimentare domestica' e quali sono i requisiti per poterla aprire? In Puglia uno degli ultimi casi con una mini pasticceria avviata tra le mura domestiche.

A cura di Alessandro Creta
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Negli ultimi giorni si sta parlando di Ilaria Carone, una giovane pasticciera pugliese che ha aperto e avviato, a casa sua, un piccolo laboratorio dolciario. I clienti sono sia privati sia alcune piccole imprese, e il rapporto  tra chi impasta e vende e chi acquista è diretto e spesso personale. Ma che cos'è la Iad, come funziona e come si può avviare?

Realizzare prodotti alimentari in casa destinati a clienti veri e propri, come un normalissimo punto vendita. Con la differenza, per l'appunto, di preparare il tutto nella cucina domestica. È, in estrema sintesi, la logica e il funzionamento della Iad, acronimo di Impresa alimentare domestica. Come suggerisce il nome si tratta di una realtà totalmente casalinga; una realtà in cui si prepara cibo non per la fruizione privata ma per rivenderlo al pubblico.

Una vera e propria attività imprenditoriale da svolgere tra le mura di casa, limitata comunque sia alla commercializzazione dei prodotti realizzati (salati e dolci) e non alla loro somministrazione.

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Si tratta a tutti gli effetti di un'attività artigianale, regolamentata e riconosciuta (con i dovuti permessi dell'Asl) in Italia dal 2004, sbarcata dal mondo anglosassone dove è conosciuta con il nome di Home Food. Cibo di casa (o da casa), per l'appunto. La Iad è l'ideale per tutti coloro che vogliono trasformare il proprio hobby per la cucina in una vera e propria professione, eseguibile con investimenti minimi iniziali e con la possibilità di svolgere il tutto a casa propria, dove la cucina diventa a tutti gli effetti un mini laboratorio domestico.

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Proprio questo aspetto comporta anche una maggiore attenzione verso il rispetto delle regole igienico sanitarie, da seguire rigidamente sia per la corretta conservazione dei cibi sia per quanto riguarda la pulizia dell'ambiente casalingo.

I requisiti per aprire una Iad

Per supportare queste attività domestiche è nata Iad Italia, un supporto destinato ai piccoli imprenditori per seguire il giusto iter per aprire una propria impresa artigianale alimentare.

È chiaramente necessario rispettare alcuni requisiti per poter avviare un piccolo laboratorio alimentare tra le mura di casa Bisogna innanzitutto ottenere l’autorizzazione dalla propria Asl di competenza, poi presentare allo sportello unico delle attività produttive la segnalazione di inizio attività.

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Dalla pagina Facebook Little Lab

Necessaria la partita Iva (a regime forfettario) e lo svolgimento di un corso sull'Hccp come responsabile di impresa. Nella propria cucina possono essere solamente preparate le ricette, non somministrate, e bisogna avere la residenza nella stessa abitazione in cui si svolge l'attività. Devono essere poi utilizzati piani di lavoro in acciaio, materiale in grado di permettere una più facile igienizzazione.

Iad: i dolci pugliesi fatti in casa

Tra gli ultimi esempi, in ordine di tempo, di apertura di un'attività alimentare domestica c'è il Little Lab di Ilaria Carone. La giovane pugliese, 25 anni, è recentemente balzata agli onori della cronaca per l'avviamento del suo laboratorio domestico a Santo Spirito, quartiere di Bari.

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Dalla pagina Facebook di Ilaria Carone

Qui la pasticciera realizza dolci tipici pugliesi (ma non solamente) raccogliendo gli ordini grazie ad app di messaggistica istantanea oppure tramite social come Instagram e Facebook. Il dialogo tra cliente e produttore è diretto e tutto viene realizzato in base agli ordini ricevuti. Nulla di più, nulla di meno: in questo modo risolto all'origine anche il pericolo di eventuali sprechi e rimanenze.

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Quello che i piatti non dicono
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