Le crispelle sono delle frittelle di riso dolci che un tempo venivano preparate a Catania per la festa di San Giuseppe, mentre oggi si trovano in tutto il periodo della primavera. Una ricetta golosa e semplicissima: il riso viene cotto nel latte a cui si aggiunge anche cannella e zucchero, poi il tutto viene trasformato in una pasta da friggere e da gustare al naturale, oppure da intingere in una salsa fatta con miele e olio. Ecco come prepararle alla perfezione.
In un pentolino cuocete il riso con il latte aggiungendo la cannella 1. Cuocete il riso al dente, fino a che il liquido sarà tutto assorbito. Se doveste accorgervi che manca ancora qualche minuto di cottura e il liquido è ormai poco, unite poca acqua bollente. Rovesciate in una ciotola e fate raffreddare.
In un pentolino cuocete il riso con il latte aggiungendo la cannella 1. Cuocete il riso al dente, fino a che il liquido sarà tutto assorbito. Se doveste accorgervi che manca ancora qualche minuto di cottura e il liquido è ormai poco, unite poca acqua bollente. Rovesciate in una ciotola e fate raffreddare.
Unite al riso la farina, lo zucchero, il lievito 2.
Unite al riso la farina, lo zucchero, il lievito 2.
Aggiungete anche la scorza d’arancia 3, un pizzico di sale e mescolate fino a formare una pasta collosa.
Aggiungete anche la scorza d’arancia 3, un pizzico di sale e mescolate fino a formare una pasta collosa.
Disponete la pasta su un tagliere a formare un rettangolo alto circa 1 cm 4.
Disponete la pasta su un tagliere a formare un rettangolo alto circa 1 cm 4.
Scaldate l’olio a circa 135 °C e fate cadere delle striscioline di pastella direttamente nell’olio, aiutandovi con un coltello con la lama bagnata 5. In alternativa, potete delicatamente formare dei cilindretti con le mani bagnate.
Scaldate l’olio a circa 135 °C e fate cadere delle striscioline di pastella direttamente nell’olio, aiutandovi con un coltello con la lama bagnata 5. In alternativa, potete delicatamente formare dei cilindretti con le mani bagnate.
Cuocete le frittelle fino a che saranno dorate, poi scolatele su carta assorbente 6.
Cuocete le frittelle fino a che saranno dorate, poi scolatele su carta assorbente 6.
Mescolate il miele al succo dell’arancia e amalgamente 7.
Mescolate il miele al succo dell’arancia e amalgamente 7.
Usate il condimento ottenuto per irrorare le crispelle disposte su un piatto e servite 8.
Usate il condimento ottenuto per irrorare le crispelle disposte su un piatto e servite 8.
Il riso perfetto per questa preparazione è il riso per minestre, in particolare le tipologie Baldo o Roma, che hanno la giusta quantità di amido per permettere al riso di restare compatto una volta cotto
Non tutti usano il lievito per dolci nella preparazione delle crispelle: rende le frittelle più fragranti, ma potete benissimo ometterlo.
Le crispelle di riso a Catania sono chiamate anche zeppole di San Giuseppe: si preparano soprattutto nel periodo di San Giuseppe, ma si possono trovare anche nei mesi successivi, fino all'estate. Le fonti narrano che a realizzare per prime questo dolce siano state le monache benedettine del monastero di Catania, nel XVI secolo.
A Messina si fanno invece le sfinci di riso, molto simili alle crispelle, con lo zucchero a velo al posto del miele. Preparazioni simili si fanno anche in altre zone della Sicilia, ma vengono chiamate zeppole di riso.
Vi suggeriamo di gustare subito le vostre crispelle che, riposando troppo, potrebbero perdere la loro consistenza: potete comunque conservarle in frigo, ben chiuse in contenitore ermetico, per 1-2 giorni.