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2 Agosto 2025 9:00

Cosa mangiare alle Egadi: i piatti tipici da gustare tra Favignana, Levanzo e Marettimo

Un viaggio nel cuore dell’arcipelago trapanese, dove la cucina di mare si intreccia con saperi antichi e ingredienti locali unici al mondo.

A cura di Francesca Fiore
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Le isole Egadi – Favignana, Levanzo e Marettimo – non sono soltanto paradisi naturalistici dalle acque trasparenti e dai ritmi lenti: sono anche custodi di una tradizione gastronomica profondamente legata alla pesca, al tonno rosso e alle conserve artigianali. Qui, la cucina è ancora oggi un racconto vivo delle giornate passate in mare, delle antiche tonnare, e delle ricette tramandate di famiglia in famiglia. Se ti trovi in questo territorio mozzafiato, ci sono delle specialità che non devi assolutamente perderti: ecco cosa assaggiare se vuoi conoscere davvero l’anima culinaria delle Egadi.

Cosa mangiare alle Egadi

Visitare le Egadi significa abbracciare una cultura gastronomica fatta di pochi ingredienti, scelti con cura e lavorati nel rispetto della stagionalità e della tradizione. Dalla lavorazione del tonno a piatti unici dell’isola di Marettimo, ogni pietanza ha una storia da raccontare.

1. Tonno alla favignanese e altre specialità

Tonno alla sicliana

Favignana è storicamente legata alla tonnara Florio, una delle più importanti del Mediterraneo. Non sorprende quindi che il tonno rosso sia protagonista indiscusso della cucina locale.  Tra le ricette più rappresentative dell’isola spicca il tonno alla favignanese, con cipolla abbondante, aceto di vino, pomodorini e alloro. In alcune varianti si aggiunge anche un tocco di capperi o olive. Questo piatto veniva preparato soprattutto nei giorni successivi alla mattanza, quando le famiglie dei tonnarotti cucinavano il pesce fresco disponibile, creando con pochi ingredienti un sapore intenso e inconfondibile, oggi diventato simbolo dell’identità gastronomica favignanese.

Dal tonno, però, si ricavano tante specialità come il tonno in agrodolce, la tunnina ca cipudda (tonno con cipolla), le polpette di tonno e il buzzonaglia, la parte più saporita e umile, spesso usata per condire la pasta. Ogni piatto racconta storie di fatica e sapienza marinara, trasformando il pesce in cultura viva dell’isola.

2. Pasta con bottarga di tonno

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Un altro prodotto derivato dal tonno, forse il più pregiato. La bottarga artigianale di tonno rosso, infatti, è prodotta proprio a Favignana: viene grattugiata o tagliata a lamelle e servita con pasta lunga, come spaghetti o linguine, condita con olio extravergine d’oliva, aglio e prezzemolo. Un primo piatto semplice solo in apparenza, che racchiude l’essenza del mare egadino.

3. Pasta con l’aragosta di Marettimo

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Sull’isola di Marettimo, dove il pesce è ancora pescato con metodi artigianali, la pasta con l’aragosta è un piatto celebrativo, preparato soprattutto in estate, quando la pesca di questo crostaceo pregiato è consentita. L’aragosta viene cucinata in un sugo semplice di pomodoro fresco, aglio e prezzemolo, che esalta il suo sapore dolce e marino. Tradizionalmente si usa la pasta lunga, come gli spaghetti, per raccogliere il sugo ricco e profumato.

4. Pasta con i ricci di mare

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A Levanzo, la più piccola e silenziosa delle Egadi, la pasta con i ricci di mare è una preparazione stagionale e preziosa, possibile solo nei mesi freddi. I ricci, raccolti a mano dagli scogli, vengono aperti e mescolati a crudo nella pasta calda, insieme a olio extravergine, aglio leggero e un pizzico di prezzemolo. Il risultato è un piatto dal gusto intenso, iodato e inconfondibilmente mediterraneo.

5. Zuppa di aragosta

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Ancora una specialità di Marettimo, l'isola più selvaggia e remota, ma diffusa in tutte le Egadi: la zuppa di aragosta è un piatto iconico e profondamente identitario. Preparata con aragosta pescata localmente nei mesi estivi, è una ricetta che nasce dalla semplicità e dal rispetto per la materia prima: il crostaceo viene cucinato intero in un sugo di pomodoro fresco, aglio, cipolla e prezzemolo, fino a ottenere un brodo profumato e avvolgente. La zuppa viene spesso servita con pane raffermo o usata per condire la pasta lunga, creando un piatto sontuoso ma legato alla tradizione dei pescatori marettimari. È uno dei pochi esempi di cucina “di lusso” nata in contesto popolare, diventata oggi simbolo della gastronomia autentica dell’isola.

6. Cous cous di pesce

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Il cous cous di pesce è un piatto emblematico della Sicilia occidentale e nelle Egadi assume un’identità propria grazie al pesce locale utilizzato per il brodo. Viene cotto a vapore in una mafaradda – un piatto largo e basso di terracotta coni bordi svasati – e accompagnato da una zuppa di scorfani, seppie, cernia o gallinella, aromatizzata con zafferano, cipolla e prezzemolo. È una pietanza che racconta l'influenza araba, la cultura marinara e l’ingegnosità culinaria delle isole.

7. Frascatole (Frascatole di Favignana)

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Le frascatole sono una sorta di “cous cous imperfetto”, nate dal recupero dei grani più grossi e irregolari che restavano nella lavorazione del cous cous tradizionale. Simile alla fregola sarda, questo formato a Favignana viene cucinato come una zuppa, spesso con brodo di pesce (cernia, scorfano o aragosta), oppure con verdure di stagione come fave o broccoli. Piatto di origine contadina e oggi rarissimo, le frascatole sono un simbolo autentico della cucina povera favignanese.

8. Frittelle di neonata (purpetti di nunnata)

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Le frittelle di neonata, chiamate in dialetto purpetti di nunnata, sono un piatto storico della cucina marinara siciliana, presente anche nelle isole Egadi. Tradizionalmente si preparavano con il novellame di pesce azzurro — in particolare alici e sardine appena nate — mescolato a uova, farina, prezzemolo e cipolla, poi fritto in olio bollente fino a ottenere dorate frittelle croccanti fuori e morbide dentro. Oggi, tuttavia, la pesca e la vendita della neonata sono vietate in tutto il Mediterraneo per proteggere gli stock ittici, secondo le normative europee. Per questo motivo, la versione attuale del piatto utilizza sostituti legali come gamberetti tritati, alici fresche tagliate finemente o piccoli pesci consentiti come il rossetto. Nonostante il cambiamento, la ricetta conserva il suo spirito originario: semplice, saporita e profondamente legata al mare e alla cucina di recupero delle comunità costiere.

9. Campanara

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Tra i dolci più rappresentativi delle isole Egadi, in particolare a Favignana e Levanzo, spiccano i campanara, biscotti tradizionali legati alla celebrazione della Pasqua. Si tratta di grandi ciambelle o forme simboliche, realizzate con un impasto semplice di farina, zucchero, strutto e uova, e spesso decorate con uova sode intere incastonate nella pasta. Ogni forma aveva un significato: le ciambelle venivano preparate per i bambini, i bastoncini per i nonni, le figure a cuore per i genitori. Un tempo preparati in casa e cotti nei forni a legna comuni, oggi sono ancora prodotti in alcune panetterie locali e rappresentano una delle espressioni più autentiche della pasticceria casalinga egadina.

10. Cassatelle di ricotta (versione delle Egadi)

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Le cassatelle, piccoli ravioli dolci fritti ripieni di ricotta zuccherata e cannella, sono un dolce tipico anche dell’area palermitana e trapanese, e nelle Egadi si trovano in una versione meno elaborata rispetto a quella palermitana. A Favignana e Levanzo vengono preparate artigianalmente, spesso solo nel periodo pasquale o per le festività, e sono un tesoro da scoprire.

Vini e liquori locali

Le isole Egadi, per via del territorio limitato e roccioso, non vantano una produzione vinicola estesa, ma sono immerse in uno dei distretti enologici più interessanti del Mediterraneo: il trapanese. Nei ristoranti e nelle enoteche isolane si trovano etichette locali selezionate, perfette per accompagnare la cucina di mare. Il Grillo, fresco e minerale, è ideale con antipasti e crudi. Lo Zibibbo secco, aromatico e floreale, esalta le preparazioni con tonno o bottarga, mentre il Catarratto, più strutturato, si abbina bene ai primi con frutti di mare o sughi intensi.

Accanto ai vini, le Egadi offrono una piccola ma affascinante tradizione di liquori artigianali, spesso realizzati a livello familiare o in microproduzioni. A Marettimo si distilla un digestivo al finocchietto selvatico, raccolto sulle alture dell’isola, mentre a Favignana si trovano infusi di mirto e di limoni locali, serviti freddi a fine pasto. In alcune botteghe è possibile acquistare anche rosoli alle erbe, preparati secondo ricette tramandate oralmente, che custodiscono i profumi intensi della macchia mediterranea.

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Quello che i piatti non dicono
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