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27 Settembre 2025 13:00

Come riconoscere il porcino malefico, il fungo velenoso Boletus satanas

Cercare i funghi nei boschi è divertente, ma devi imparare a riconoscerli per non confondere funghi buoni con varietà simili ma molto tossiche. È il caso del Boletus satanas, noto anche come “porcino malefico”. Ecco come capire se si tratta di questo fungo tossico oppure no.

A cura di Martina De Angelis
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Raccogliere i funghi direttamente nel bosco è molto divertente e decisamente più soddisfacente dell’andare ad acquistarli, però non è una cosa facile e non bisogna improvvisare perché le conseguenze potrebbero essere molto spiacevoli o addirittura pericolose. Tra la moltitudine di funghi esistenti, infatti, solo alcune varietà sono commestibili, moltissime sono semplicemente non edibili ma altrettante sono tossiche e velenose, alcune persino mortali. Alcune di queste tipologie pericolose potrebbero sembrare simili, a un occhio non allenato, ad altre specie commestibili: è il caso del famigerato Boletus satanas, il cui nome è già tutto un programma. Conosciuto nel linguaggio comune come porcino malefico o satanasso, potrebbe essere scambiato per un porcino commestibile, e in effetti appartengono alla stessa famiglia. In realtà devi stare alla larga dal Boletus Satanas: non solo non è commestibile, ma è tossico e velenoso.

Che cos'è e come si riconosce il “porcino malefico"

Il Boletus satanas (secondo la nuova nomenclatura si chiama scientificamente Rubroboletus satanas) è un fungo tossico della famiglia delle Boletaceae. Spesso dai raccoglitori di funghi più inesperti viene scambiato per una delle diverse tipologie di porcini commestibili, ma in realtà basta prestare un po’ di attenzione ad alcuni dettagli per riconoscere il porcino malefico abbastanza facilmente.

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Come capire se sei davanti a un Boletus Satanas? Impara le sue caratteristiche più spiccate e le differenze con gli altri boleti commestibili:

  • Il cappello è di colore biancastro con sfumature verdi e grigie, al contrario dei porcini commestibili che sono di diverse sfumature di marrone. La forma può sembrare simile, entrambi hanno un aspetto sodo e tozzo, ma la colorazione è completamente diversa.
  • Il gambo, di nuovo di forma simile nella forma, è distinto dal colore: il porcino malefico lo presenta di colore rosso acceso, inconfondibile, con la parte finale di colore giallo-bruno ma poco evidente, perché generalmente sporco di terriccio. Inoltre, quando lo tocchi, assume un colore azzurrognolo. I porcini commestibili, invece, hanno un gambo di colore bianco candido sia da intero che una volta tagliato.
  • La parte sottostante il cappello dove si producono le spore, detta imenio, è di un colore rosso scuro che diventa giallastro verso il bordo, mentre nei porcini commestibili è di colore bianco o giallo-verdognolo.
  • L’odore del Boletus satanas è particolarmente sgradevole, ricorda quello del cavolo o negli esemplari più maturi la carne marcescente, al contrario dei porcini commestibili che invece ha un odore fungino gradevole e intenso, con note aromatiche e dolciastre che ricordano il muschio, la nocciola o il sottobosco.

Dove cresce il Boletus satanas

Spesso i raccoglitori di funghi inesperti vengono tratti in inganno perché il Boletus satanas cresce proprio negli stessi luoghi dei porcini “buoni”: entrambe le specie, infatti, proliferano alla base di castagni, faggi e querce all’incirca nello stesso periodo, ovvero in estate e all’inizio dell’autunno, soprattutto se particolarmente caldo. Un suggerimento pratico e sicuramente utile per individuare subito il porcino malefico è che questa specie solitamente vive in gruppetti ed è abbastanza raro trovarne esemplari singoli, al contrario dei porcini commestibili che tendono invece a essere solitari.

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Quali effetti può causare il Boletus satanas?

Il Boletus satanas è molto pericoloso perché, pur non rientrando tra le specie mortali, contiene al suo interno una serie di sostanze tossiche che non vengono neutralizzate nemmeno dalla cottura del fungo. In particolare ha un’alta concentrazione di Bolesatina, una glico-proteina che è la principale responsabile della sua grande tossicità: basta masticarlo crudo o infuso in qualche bevanda che entro un’ora compaiono i primi sintomi, alcuni soggetti li avvertono già durante il consumo.

Ma quali sono? Le tossine velenose del porcino malefico scatenano una sindrome gastrointestinale anche molto violenta che provoca vomito e diarrea persistenti. Non solo: il Boletus satanas è un potente allucinogeno e infatti, secondo diverse testimonianze, è tra le specie di fughi usate da secoli da sciamani e druidi per provocare allucinazioni a sé stessi e/o a chi li circondavano e per modificare la percezione della realtà facendola apparire distorta.

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