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30 Dicembre 2025 18:00

Come essiccare le arance: i metodi per farlo in casa e i migliori usi in cucina

Dal forno al microonde, passando per la friggitrice ad aria sono diversi i modi con cui è possibile ottenere le arance essiccate, sia a fette sia la sole bucce: le prime diventano guarnizioni scenografiche per dolci o ingredienti per marinature, mentre le seconde si trasformano in una polvere molto versatile. Entrambe durano a lungo.

A cura di Federica Palladini
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Tra la frutta di stagione tipica dell’inverno appaiono le arance: agrumi amatissimi e ricchi di benefici – non solo vitamina C – che in cucina diventano dei veri e propri ingredienti passepartout, da usare sia in ricette dolci sia in piatti salati, per  aromatizzare impasti, creme e frolle o come decorazione e per dare quella nota fresca e avvolgente a carne, pesce e verdure. Un modo per preservare a lungo le arance è quello di essiccarle: un’operazione che si può fare in casa senza troppe difficoltà acquistando agrumi dalla buccia edibile, non trattata, meglio se da coltivazioni biologiche e che non presenta imperfezioni esterne. Tagliate a fettine diventano delle decorazioni graziose ed eleganti, o dei profumi per ambienti naturali. Ma non solo: anche a livello di cucina possono dare grandi soddisfazioni. Ecco come.

I modi per essiccare le arance in casa

Essiccare le arance – così come altri agrumi – in casa è più semplice di quanto si possa immaginare e per farlo ci sono diversi metodi che puoi prendere in considerazione. Vediamo brevemente quali sono le opzioni.

  • Forno: si tratta della modalità più diffusa, alla portata di tutti, dato che si usa un elettrodomestico presente in ogni casa. Munisciti di una teglia, meglio se coperta con carta forno, distribuisci le arance tagliate a fette spesse non più di 5 mm o le bucce e poi fai asciugare per circa 2-3 ore a una temperatura di 90-100 °C.
  • Microonde: se il tempo è poco, questa è la soluzione più adatta, visto che il microonde resta sempre un buon alleato per ottimizzare le tempistiche. Bastano, infatti, tra i 4 e i 5 minuti a una temperatura di 650/700 watt per essiccare le arance, ma bisogna fare molta attenzione a non bruciarle.
  • Friggitrice ad aria: un braccio destro in cucina che sappiamo essere multitasking, adattandosi a molteplici preparazioni, compresa quelle delle arance essiccate. Puoi inserire o le fette o le bucce, impostando una temperatura di 140-160 °C per 15 minuti. Ti suggeriamo comunque di verificare le istruzioni del modello che possiedi: a seconda della capienza la quantità varia, ma di solito è una tecnica destinata a dosi contenute.
  • Essiccatore: è lo strumento professionale per antonomasia, ancora poco comune nelle cucine casalinghe. Il vantaggio è che permette di disidratare perfettamente gli alimenti più vari, preservando intatte il più possibile le qualità organolettiche, grazie a temperature poco aggressive che generalmente non superano i 55-60 °C. Questo comporta però anche la permanenza del prodotto nel macchinario per più tempo, circa 8-12 ore: anche in questo caso avvalersi del libretto delle istruzioni è fondamentale.
  • Al naturale: ovvero il metodo che rispetta maggiormente il processo naturale di essiccazione del frutto e che è anche il più lento, dato che ci vorranno almeno 7 giorni. Puoi sfruttare il calore di un termosifone o stendere gli agrumi su una griglia, in un luogo areato, assicurandoti però che non ci sia troppa umidità.
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Come essiccare le arance a fette

Dalle diverse possibilità passate in rassegna, approfondiamo come essiccare al meglio le fette di arance al forno, una modalità facile e che non necessita di strumenti particolari. Con un coltello affilato taglia le arance a fette: dovranno avere uno spessore non superiore ai 5 mm. Disponile su una teglia foderata con carta forno una vicina all’altra, ma senza sovrapporle, così che il calore si distribuisca uniformemente: posiziona nella parte centrale e imposta una temperatura di 90 °C o 100 °C a modalità statica, lasciando per 2-3 ore, avendo cura di seguire l’operazione e di girare le fette a metà cottura (o più volte, ogni 30-40 minuti) per evitare che si brucino. Per eliminare l’umidità in eccesso puoi tenere leggermente aperto lo sportello durante tutto il tempo oppure al momento di lasciarle asciugare quando sono pronte.

Come essiccare le bucce di arancia

Con le bucce di arancia puoi seguire lo stesso procedimento delle fette, prelevando le porzioni di scorza dal frutto avvalendoti di un pelapatate, facendo attenzione a non rimuovere anche la parte bianca (detta albedo) che risulta amara. Altrimenti utilizza la friggitrice ad aria, mettendo nel cestello le bucce e lasciando “cuocere” a 140-160 °C per 15 minuti: controlla a metà cottura, estraendo e scuotendo il cestello per una migliore diffusione del calore.

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Come essiccare le arance nel microonde

Quella del microonde è l’opzione più rapida, ma anche la soluzione con cui si rischia di ottenere i risultati peggiori, oltre che è adatta a quantità ridotte: taglia le fette di arancia sempre sottili e posizionale su un piatto senza sovrapporle. Aziona 650/700 watt per 4-5 minuti. Il suggerimento? Verifica lo stato di essiccazione ogni minuto, perché la bruciatura è dietro l’angolo.

Come utilizzarle in cucina

Una volta essiccate, le arance diventano un ingrediente versatile, da impiegare sia nelle preparazioni dolci sia in quelle salate. Le fette possono essere utilizzate per aromatizzare infusi, tè e tisane, oppure aggiunte come guarnizione a biscotti, plumcake e torte da credenza, dove regalano un tocco particolarmente scenografico. Le bucce essiccate, invece, sono perfette per insaporire creme, budini, panna cotta e cioccolata calda, ma anche per profumare i liquori fatti in casa. Entrambe le versioni trovano spazio nella cucina salata, per esempio nelle marinature per la carne e il pesce, in abbinamento ad erbe aromatiche e spezie. Un uso interessante è la trasformazione in una polvere per arricchire dolci e yogurt o per rifinire un risotto o piatti di carne e pesce, donando il classico profumo di agrumi. Come si fa? Una volta completamente essiccate si frullano le bucce o si triturano all’interno di un macina spezie, ottenendo una consistenza sabbiosa finissima.

Come si conservano e per quanto tempo?

Partiamo dalla polvere: quest’ultima si conserva in un barattolo di vetro pulito, asciutto e chiuso ermeticamente per circa un anno, dato che ha perso completamente l’acqua. Vale lo stesso con le fette – che però mantengono tracce di succo – e le bucce, che durano a lungo (almeno 6 mesi) all’interno di un contenitore di vetro o un sacchetto di plastica ben sigillati posizionati in un luogo fresco e non umido, lontano da fonti dirette di luce e di calore.

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