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17 Gennaio 2023 17:43

Ti è avanzata la pizza? Ecco come conservarla e scaldarla

Se proprio non riesci a mangiare la pizza intera non c'è bisogno di disperare: noi non ti giudichiamo, anzi, ti aiutiamo a conservarla e a gustarla al massimo delle sue possibilità nei giorni seguenti.

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Siamo abituati a immaginare le pizze calde e fumanti al tavolo, nel classico piatto tondo bianco, ma cosa fare se avanza la pizza? Soprattutto quando la ordiniamo a casa può capitare che resti e diventi un avanzo da mangiare nei giorni successivi ma come conservare al meglio la pizza? Vediamo tutti i suggerimenti utili per gustarci il piatto della felicità fino all'ultima briciola ed evitare ogni possibile spreco.

Perché la pizza diventa dura?

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Questa domanda vale in realtà per tutti i prodotti da forno. La risposta è dovuta alla "retrogradazione degli amidi", un processo che avviene a cottura ultimata e che si innesca con il raffreddamento. Il fenomeno è dovuto all'amido che si gelatina con il calore ma che tende a tornare allo stato iniziale con il passare del tempo. Il grado intermedio, quello a cui si ferma dopo la cottura in forno, porta l'umidità a "dirigersi" verso la crosta esterna (nel caso del pane) ed è per questo che pane, pizza, cornetti, croissant o brioche si induriscono e si seccano con il tempo. Questo processo può essere parzialmente invertito di nuovo riscaldando il prodotto da forno senza asciugarlo troppo ulteriormente.

Come conservare la pizza avanzata?

Se avanza la pizza in pizzeria ricorda sempre di chiedere un cartone per portarla a casa: la doggy bag è un segno di civiltà perché aiuta a evitare gli sprechi e ridurre i rifiuti. Una volta tornato a casa però non lasciare la pizza nel cartone perché può assorbire umidità portando a un'ulteriore disidratazione che rischierebbe di rovinare la pizza dopo un ulteriore passaggio in forno del giorno dopo. L'umidità poi può portare la pizza a "incollarsi" al cartone. Con i packaging di nuova generazione non dovrebbe succedere ma con le vecchie tipologie di recipienti alimentari questo fenomeno è quasi inevitabile. Ti consigliamo quindi di riporre la pizza in frigo all'interno di un contenitore a chiusura ermetica o nella pellicola alimentare e in un foglio d'alluminio. Conservata in questo modo la pizza in frigo è buona anche dopo 4 giorni.

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Come riscaldare la pizza alla perfezione

Per il rinvenimento della pizza in forno molto dipende dallo stile di questa pietanza: una tonda classica napoletana ha una durata e una resa molto minore rispetto a una teglia o a una scrocchiarella romana. Sono le caratteristiche degli impasti diversi a dettare la riuscita di questa operazione. Non è raro vedere banconi con la pizza al taglio calda che viene ulteriormente scaldata per dare ai clienti un trancio bello fumante: la pizza scaldata è buonissima. La differenza tra i due rinvenimenti è dovuta alla quantità di acqua presente nell'impasto: solitamente nelle teglie c'è una percentuale maggiore che aiuta a mantenere fragrante il prodotto, nella tonda capita di ritrovare una croccantezza a volte eccessiva dopo il passaggio in forno a causa di una minore idratazione.

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Se lasci la pizza a temperatura ambiente il passaggio in forno deve essere breve e vivace: imposta il forno a 200 °C per circa due minuti. La tempistica sta a te deciderla perché varia a seconda del gusto, sappi però che più la lascerai nel forno, più risulterà croccante. Se invece hai riposto la pizza in frigo sarebbe meglio abbassare la temperatura del forno, a 170 °C o 180 °C e scaldarla tra i sette e i dieci minuti. Se ti secca accendere il forno puoi fare anche tutto in padella: riscalda a fiamma media, adagia il trancio e copri con il coperchio per creare una sorta di "effetto forno". In questo caso bisogna però stare molto attenti perché la pizza potrebbe bruciarsi alla base. Una buona soluzione alternativa sarebbe quella di avvolgere il trancio nella carta d'alluminio così da creare una specie di camicia protettiva. In entrambi i casi il suggerimento è di lasciare la pizza in una padella molto calda ma a fuoco spento per cinque minuti, il risultato sarà molto soddisfacente.

Come NON riscaldare la pizza a casa

Arrivato fin qui ti chiederai perché non abbiamo suggerito il microonde: questo è l'unico metodo che sconsigliamo con fermezza. Scaldare la pizza al microonde è la cosa peggiore che tu possa fare. Questo prezioso elettrodomestico distrugge totalmente la fragranza originaria del 

prodotto e trasforma la pizza in un ammasso gommoso di ingredienti immangiabili. Tanto vale buttarla prima nella spazzatura e risparmiare sull'elettricità.

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Quello che i piatti non dicono
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