
Uno dei metodi più efficaci e sicuri per conservare a lungo la carne è congelarla: quando si ripone nel freezer, infatti, le basse temperature bloccano temporaneamente sia la proliferazione dei microrganismi sia l’azione degli enzimi, rallentando il processo di degradazione dell’alimento. La durata è variabile: indicativamente la carne bovina resiste per un periodo di 9 mesi, quella di pollo e tacchino 12 mesi, mentre quella di maiale circa 4 mesi, in quanto dipende dalla composizione grassa, proteica e acquosa. La carne deve essere stata congelata nel modo ottimale e tenuta a -18 °C costantemente, facendo attenzione alla carne tritata (tipo macinato, hamburger e salsicce), che con maggiori parti esposte all’aria dovute al taglio risulta più delicata e, quindi, maggiormente sensibile al deterioramento e allo sviluppo di agenti patogeni: non farla permanere nell'elettrodomestico per più di 3 mesi. Etichettare la carne quando messa in freezer, indicando data e tipologia, è importante a livello di sicurezza alimentare, oltre a essere una pratica utile per evitare sprechi di cibo. Può capitare, però, di avere dei dubbi: il prodotto lasciato in congelatore per mesi è ancora buono? Ecco cosa osservare per non incorrere in rischi per la salute.

Carne non più buona: come capirlo
Sappiamo che il trascorrere del tempo incide sulle caratteristiche organolettiche degli alimenti e il consiglio è sempre quello di mangiarli freschi. Nonostante questo, la carne può essere congelata e utilizzata anche dopo mesi senza pericoli: bisogna però ricordarsi che è bene metterla in freezer quando è fresca e non tenerla in frigorifero fino all’ultimo momento prima della scadenza, o sarà già quasi completamente alterata. Hai rispettato tutte le regole per una conservazione ottimale? Controlla comunque che la carne sia ancora buona quando decidi di cucinarla.
Senti l’odore
Una volta scongelato, l’odore è uno dei maggiori fattori che ci fa capire se l’alimento sia effettivamente ancora commestibile. La carne, in particolare quella rossa, quando andata a male presenta un odore rancido e pungente, invece dovrebbe essere tenue, non marcato. Inoltre, se percepisci aromi anomali che ti danno una sensazione di sgradevolezza, è meglio non consumarla.
Verifica la consistenza
Un altro campanello d’allarme è la consistenza. La carne fresca, sempre scongelata, dovrebbe risultare compatta e leggermente umida. Se al contrario appare molliccia, appiccicosa, coperta da una patina viscida, significa che ormai è avariata.
Guarda il colore
Le sfumature di colore della carne vanno dal rosso vivo al rosa pallido. Se, invece, è grigia, verdognola o chiazzata, è probabilmente iniziata la contaminazione batterica. Tuttavia, una variazione cromatica verso toni più scuri può essere già avvenuta prima del congelamento o verificarsi durante lo scongelamento per via dell’ossidazione, ma non è automaticamente compromessa, se non associata agli altri segnali appena visti.

Qualche appunto: appena estrai la carne dal freezer potresti osservare che è stata attaccata dal ghiaccio, che ne ha modificato l’aspetto, rendendola poco appetibile. Non significa che è da buttare, ma che è stata vittima del fenomeno del freezer burn, con il cibo che subisce una “scottatura da ghiaccio”. Procedi con lo scongelamento, sempre in frigorifero, rispettando la catena del freddo e osserva lo stato della carne solo a quel punto: potresti avere a che fare con un prodotto secco e asciutto, ma non dannoso per la salute. Infine, consuma sempre previa cottura: se vuoi fare un carpaccio o una tartare la carne cruda deve essere freschissima, ma questa è tutta un’altra storia.