Con il biologo nutrizionista Simone Gabrielli facciamo chiarezza sul colesterolo, questo “killer silenzioso” che rischia di ostruire i vasi sanguigni e cosa mangiare per tenerlo sotto controllo.
Cosa si può mangiare se si ha il colesterolo alto? Le uova fanno davvero male? E il formaggio? Con il biologo nutrizionista, dottor Simone Gabrielli, facciamo chiarezza su uno dei temi più confusi di sempre: il colesterolo. Scopriremo la differenza tra colesterolo buono (HDL) e colesterolo cattivo (LDL), perché il colesterolo è fondamentale per il nostro organismo e come alimentazione e stile di vita ne influenzano la produzione.
La molecola di colesterolo è vista da molti come il male assoluto delle nostre arterie, in grado di ostruirle e provocare infarti e ictus. Ma non è proprio così? Il colesterolo è fondamentale per il corretto funzionamento del nostro corpo.
Il colesterolo è un lipide, cioè un grasso, e come abbiamo visto è impossibile vivere senza colesterolo. Ma allora perché si parla di “colesterolo cattivo”? Se prendi le tue ultime analisi del sangue troverai due tipi di colesterolo, e fanno riferimento a due specifiche lipoproteine che hanno il compito di trasportare il colesterolo, immaginali come due furgoncini:
Il colesterolo cattivo (LDL) è quello che ci deve preoccupare, mentre quello buono (HDL) ha la funzione di ripulire il sangue spazzando via il colesterolo in eccesso.
Immaginiamo il nostro sistema circolatorio come una rete stradale dove i furgoncini LDL trasportano il colesterolo e lo consegnano alle cellule che ne hanno bisogno. Se in circolo abbiamo più colesterolo di quello necessario alle nostre cellule, i furgoncini continueranno a circolare e a furia di girare e girare potranno subire più incidenti. Che succede allora? Che il nostro sistema immunitario rimuove il furgoncino LDL ma lascia il colesterolo per strada, che rimasto senza mezzo di trasporto si accumula sulla parete del vaso sanguigno formando una placca. Col tempo questa placca può aumentare di grandezza fino ad arrivare a creare problemi cardiovascolari per due motivi:
Nel mondo un terzo degli infarti è attribuibile al colesterolo elevato e ogni anno si stima causi 2,6 milioni di decessi e circa 30 milioni di disabilità di vario genere, dato ancor più preoccupante se pensiamo che, spesso, l’ipercolesterolemia, cioè l’alta concentrazione di colesterolo nel sangue, è asintomatica tanto che è possibile ignorare i disturbi per molto tempo. Un killer silenzioso ma, per fortuna, esistono delle semplice analisi del sangue per monitorare i valori di LDL e HDL.
Ma in che modo si può tenere a bada la quantità di colesterolo cattivo? Se mangio cibi troppo ricchi di colesterolo rischio di alzare le LDL nel sangue? Non proprio, la questione è un po’ più complicata.
Intanto, nel caso in cui si soffra di ipercolesterolemia familiare, quindi si è geneticamente predisposti ad avere il colesterolo alto, la dieta potrebbe non bastare per tenere sotto controllo il colesterolo, quindi sarebbe opportuno rivolgersi a un medico.
Ma l’ipercolesterolemia più comune è quella legata alle nostre abitudini e non basta introdurre meno colesterolo con la dieta per risolvere il problema. Come mai? Il colesterolo che introduciamo con la dieta è solo il 20% circa del colesterolo totale che ritroviamo nel sangue. Il restante 80% è prodotto dal nostro organismo ed è chiamato colesterolo endogeno, che vuol dire “di origine interna”.
Devi immaginare il nostro organismo come una sorta di bilancia, ci sono dei fattori che faranno pendere l’ago della bilancia verso la produzione di colesterolo endogeno, quindi verso un aumento di LDL nel sangue; altri fattori invece spostano l'ago dall'altra parte, cioè riducono la produzione di colesterolo endogeno, stimolando la formazione di HDL – che intercetta il colesterolo per riportarlo nel fegato.
Fattori che fanno pendere la bilancia verso un’eccessiva produzione di colesterolo cattivo sono:
Fattori che, invece, mantengono in equilibrio la nostra bilancia sono:
Quindi la giusta dieta può aiutarci a mantenere in equilibrio questa bilancia, e indovina un po' qual è la dieta migliore? La dieta mediterranea, ma anche tutte quelle diete vegetariane, vegane, flexitariane e simili che seguono il modello piramidale mediterraneo. Non per nulla è sempre citata tra le migliori diete per la salute del nostro corpo.
“Ma chi ha il colesterolo alto può mangiare le uova?", questa è una domanda che sento spesso, e quindi, facciamo chiarezza. Le uova contengono un buon quantitativo di colesterolo ma, non è solo il colesterolo ad aumentare le LDL, ma la dieta e lo stile di vita nella sua totalità. Quindi mangiare il giusto quantitativo di uova non aumenta il colesterolo nel sangue, anche se, in generale, si consiglia di rimanere sulle 5 uova a settimana non perché di per sé facciano male, ma semplicemente per avere una dieta più varia possibile.
Sì, adottando una dieta sana, ma ci vorrà un po’ di tempo, perché non è immediato il metabolismo del colesterolo. Se, nonostante tali accorgimenti, i livelli di colesterolo dovessero rimanere elevati, è meglio rivolgersi al medico per capire che percorso bisogna intraprendere e se sono necessari farmaci specifici.