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23 Febbraio 2024 15:00

Che significa vongole fujute? Un classico napoletano dal nome curioso

La ricetta sarebbe nata con Eduardo De Filippo ma in realtà è probabile sia sua solo la paternità del nome. La storia sembra più una simpatica leggenda.

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Semplici, veloci e saporiti: gli spaghetti alle vongole fujute sono un piatto tipico della tradizione napoletana che conquista con il suo gusto deciso e la sua facilità di preparazione. Ma perché si chiamano così? Il nome "vongole fujute" deriva dal fatto che la ricetta non prevede l'utilizzo di vongole, ma solo di aglio, olio, peperoncino, pomodorini e prezzemolo. Si narra che questa pietanza sia nata dalla fantasia di Eduardo De Filippo. Il grande drammaturgo napoletano l'avrebbe inventata una sera di ritorno da uno spettacolo teatrale: ha fame, vuole fare gli spaghetti con le vongole ma a casa si accorge di non avere i molluschi. Non si perde d'animo e decide di preparare la pasta con gli ingredienti a disposizione: "E le vongole?" gli avrebbero chiesto, "Se ne sò fujute" (sono scappate) avrebbe risposto Eduardo De Filippo.

Un nome curioso per una ricetta che si è evoluta

Le vongole si "sentono" ma non ci sono, per questo sono fujute, ovvero scappate. L'aneddoto su De Filippo risale al 1947 ma gli spaghetti aglio, olio, peperoncino e pomodorini sono ovviamente molto più antichi. In realtà non ci sono neanche tutte queste fonti che attestino la paternità defilippiana, non a caso se cerchi online trovi tante versioni differenti, alcune delle quali coinvolgono Peppino e Titina De Filippo, fratello e sorella di Eduardo.

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La ricetta storicamente si diffonde in città proprio a partire dal '47 e la vulgata popolare racconta anche del disappunto dei pescatori: questa preparazione diventa "di moda" e nessuno compra più le vongole. Oggi le cose sono un po' cambiate: questo nome sopravvive solo sui social, in realtà è un semplice spaghetto con aglio, olio e peperoncino. Col tempo però la tradizione ha ampliato i propri orizzonti: Peppe Guida, il famoso chef stellato di Vico Equense, ha mostrato la sua versione. Prevede l‘uso delle pietre del mare "soffritte" per dare sapore minerale al piatto, simile a quello rilasciato dalle vongole. Una preparazione che faceva spessissimo quando era uno scugnizzo squattrinato con i suoi amici.

Noi ti raccontiamo la ricetta di Eduardo De Filippo.

Ingredienti per 4 persone:

Ingredienti Dosi
Spaghetti 340 gr
Aglio 2 spicchi
Olio extravergine d'Oliva 4 cucchiai
Peperoncino fresco 1
Prezzemolo 1 ciuffo
Sale q.b.
Pepe q.b.
Pomodorini 100 gr a scelta
Ingredienti Dosi
Spaghetti 340 gr
Aglio 2 spicchi
Olio extravergine d'Oliva 4 cucchiai
Peperoncino fresco 1
Prezzemolo 1 ciuffo
Sale q.b.
Pepe q.b.
Pomodorini 100 gr a scelta

Preparazione

In una padella antiaderente, scalda l'olio extravergine d'oliva con l'aglio tritato e il peperoncino. Fai soffriggere per qualche minuto, fino a quando l'aglio non sarà dorato. Aggiungi il prezzemolo tritato e mescola. Se vuoi i pomodorini a colorare la pasta aggiungili come ultimo ingrediente al soffritto. Ora cuoci gli spaghetti in abbondante acqua salata. Quando gli spaghetti saranno al dente, scolali e passali nella padella con il soffritto. Salta in padella per amalgamare il tutto. Servi con pepe se preferisci o senza aggiungere alcuna spezia.

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