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Immagina di fare un tuffo nel Mediterraneo e ritrovarti davanti a un piccolo anemone dalle fattezze di una "pallina" di colore rosso intenso, con tentacoli visibili solo sott'acqua. Non è un frutto ma un "animaletto" sorprendente conosciuto come pomodoro di mare. A primo impatto potrebbe sembrare una caramella gommosa appiccicata sugli scogli ma in realtà è un prodotto commestibile ed è anche considerato molto pregiato in cucina. Scopriamo subito insieme di cosa si tratta e di come portarlo in tavola (con qualche piccolo accorgimento).
Cos'è il pomodoro di mare
Il nome scientifico del pomodoro di mare è Actinia equina, ossia un anemone (cnidario antozoo) diffuso in tutto il mondo e che vive fino a circa 20 metri di profondità. Sott'acqua si apre come un fiore con tentacoli disposti a corolla, mentre fuori li ritrae assumendo l'aspetto di una pallina gommosa simile a un pomodorino, da cui trae il nome. È dotato di un disco pedale ossia quella sorta di ventosa che aderisce al suolo e che gli permette di spostarsi lungo il fondale. Alcune caratteristiche di questo animale sono la resistenza agli sbalzi di temperatura e l'idratazione che lo rendono facilmente adattabile all'ambiente in cui si trova. Chiaramente non può essere paragonato a quest'ultimo in quanto il pomodoro è un frutto e il pomodoro di mare appartiene al regno animale. Non è un ingrediente comune, insomma di quelli immancabili in cucina ma lo possiamo trovare in tante zone costiere.

I piccoli tentacoli contengono una sostanza urticante che però può essere tranquillamente neutralizzata dai nostri enzimi intestinali – quindi non c'è pericolo nel mangiarlo. Qualora volessi cimentarti in un nuovo tipo di esperienza gastronomica, il consiglio che ti diamo è quello di schiacciarlo delicatamente prima con le mani. In questo modo si va a eliminare il liquido urticante presente all'interno. Dopodiché lavalo accuratamente (possibilmente con i guanti) e in particolar modo nell'incavo sottostante che può trattenere sabbia o sassolini.

Quando sott'acqua si apre come un fiore diventa molto bello da guardare. Come dicevamo è invitante anche dal punto di vista gastronomico ed è molto buono se lo si cucina fritto o in padella. In Sardegna c'è una grande tradizione di anemoni di mare fritti, si chiamano orziadas e sono molto apprezzati. Non è un ingrediente molto facile da reperire tant'è che quasi impossibile trovarlo in un supermercato generico. Si acquista in mercati di pesce, negozi specializzati o ristoranti di nicchia e il prezzo indicativo, secondo alcune fonti, dovrebbe aggirarsi intorno ai 60 euro al kg.