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25 Luglio 2025 11:00

Carambola: cos’è e come si usa in cucina il frutto a forma di stella

Dall'aspetto scenografico e il gusto delizioso, la carambola conquista al primo sguardo e al primo morso: si tratta di un frutto esotico affascinante, considerato sacro in India, che vanta diverse proprietà benefiche. Conosciamolo meglio.

A cura di Federica Palladini
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Con la sua forma a stella che si svela quando viene tagliata, il colore giallo brillante e la buccia sottile e lucida sembra pensata appositamente per stupire: stiamo parlando della carambola, un frutto esotico che conquista per il suo aspetto naturalmente scenografico, un po’ come succede con il dragon fruit o il durian, così strani che potrebbero arrivare da un altro pianeta. La carambola è succosa, ha un sapore piacevolmente dolce-acidulo e in cucina si valorizza in preparazioni che ne esaltano la freschezza e i diversi benefici. Andiamo alla sua scoperta.

Che cos’è la carambola: il frutto a forma di stella

La carambola è il frutto della Averrhoa carambola, una pianta tropicale appartenente alla famiglia delle Oxalidaceae. Si tratta di un albero di medie dimensioni, sempreverde, originario dell’Asia meridionale e del sud est asiatico, oggi coltivato anche in altre aree del mondo come il Brasile, oltre a Israele, Spagna e Italia, precisamente in Sicilia, che sta sempre più diventando un'isola tropicale, tra produzioni di mango, avocado e papaya. In India la carambola è un frutto sacro, viene presentato nei rituali, così come usato a scopo terapeutico nella medicina popolare, come antipiretico e antiemorragico. Non passa inosservato per la sua forma oblunga e costoluta: una volta tagliata, la sezione prende l’aspetto di una stella a cinque punte, ed è questa caratteristica che da sempre lo rende così curioso e affascinante, tanto che nei paesi anglosassoni è conosciuto come starfruit. La buccia è sottile, lucida e di un colore che, a seconda della maturazione, va dal verde al giallo acceso, con sfumature arancioni; la polpa riprende le tonalità esterne, ha una consistenza compatta e traslucida, punteggiata da pochissimi semi. Il sapore? Tra il dolciastro e l’acidulo, con note che ricordano quelle dell’uva, dell’ananas e degli agrumi.

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Proprietà nutrizionali: un concentrato di benessere (con qualche attenzione)

Come la frutta tropicale in genere anche la carambola può vantare diverse proprietà benefiche. Leggero e rinfrescante, è un frutto composto da più del 90% di acqua e ipocalorico (31 kcal per 100 gr): nella sua composizione spiccano le fibre (2,80 gr per 100 gr), la vitamina C (34,4 mg per 100 gr) e il potassio (133 mg per 100 gr), che lo rendono un alimento utile alla protezione del sistema immunitario, al buon funzionamento dell’intestino, al mantenimento dei livelli di glicemia nel sangue e al controllo della pressione arteriosa. Inoltre è ricca di antiossidanti, tra cui i flavonoidi (143 mg ogni 100 gr), come quercetina e acido gallico, alleati contro l’invecchiamento cellulare.

Effetti collaterali? Di frequente la carambola viene inserita nelle liste di quei cibi deliziosi e particolari che, però, possono essere "velenosi" per l’uomo. Il motivo è la concentrazione di acido ossalico (che può portare alla formazione di calcoli renali e infiammazioni alle vie urinarie) e caramboxine, ovvero una neurotossina: se assunti in quantità considerevoli possono provocare gravi danni. Alle persone che soffrono di problemi renali e patologie al fegato, come indicato dalla National Kidney Foundation americana, ne è sconsigliato il consumo, in quanto queste sostanze nocive verrebbero eliminate con difficoltà dall’organismo rispetto a come farebbe un individuo sano.

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Come si mangia la carambola?

Uno dei lati più interessanti della carambola è che è tutta commestibile, buccia compresa. Dopo averla lavata con cura basta affettarla con un coltello in modo trasversale per ottenere le porzioni stellate. Si può gustare così a morsi, oppure utilizzare come decorazione per composizioni di frutta: l’impiego più comune è quello fresco, da aggiungere a macedonie, insalate, yogurt, succhi di frutta e frullati. Inoltre si presta bene anche come guarnizione per cocktail e bevande analcoliche dal mood tropicale. Nella cucina asiatica, dove le preparazioni salate tendono ad avere gusti agrodolci e speziati, la carambola è l'ingrediente di confetture e salse tipo chutney, da accompagnare a piatti di carne e pesce. Una versione molto diffusa è quella essiccata, con le stelline disidratate da mangiare come snack.

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Quello che i piatti non dicono
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