
Si avvicina la fine del 2025 e con questa anche le corse agli ultimi preparativi per il fatidico cenone di Capodanno. C’è chi preferisce sfruttare l’occasione per riunirsi con tutta la famiglia a tavola e chi, invece, opta per una vera e propria esperienza gastronomica a tutto tondo e, per questa ragione, molti chef studiano un menu ad hoc da servire nei propri ristoranti. Tra questi ci sono Antonino Cannavacciuolo a Villa Crespi, Alessandro Borghese con i due ristoranti a Milano e Venezia, Enrico Bartolini sempre a Milano e Nino Di Costanzo per una notte di San Silvestro a Napoli. Parliamo di esperienze che vanno ben oltre la cena e che, se possibile, rendono ancora più indimenticabili le nostre feste: vediamo quali sono i menu e i prezzi proposti da questi grandi chef.
Capodanno da Antonino Cannavacciuolo a Villa Crespi: cosa si mangia e quanto costa
Cominciare il 2026 a Villa Crespi significa entrare in una dimensione dove la cucina diventa narrazione pura. Nel suo ristorante da tre Stelle Michelin a Orta San Giulio, sul Lago d’Orta (Novara, Piemonte), lo chef Antonino Cannavacciuolo accoglie il nuovo anno con ben dieci portate. Memoria, visione, comfort e slancio creativo: è questa la vera essenza del menu del grande cuoco napoletano.

Si parte con lo stuzzichino dello chef, una sorta di invito a mettersi comodi a tavola prima di entrare nel vivo con scampi nudi immersi in una pizzaiola mediterranea, sostenuti da un’emulsione di polpo che profuma di mare e di casa. Arrivano poi le lumache in cassoeula, seguite da una composizione vegetale di porro, mandorla e pomodoro con popcorn di cavolfiore. Il ritmo cresce con una linguina di Gragnano ai calamaretti su una salsa al pane di segale, con gli agnolotti del plin ripieni di agnello ai carboni, serviti con zuppa forte e gamberi rossi, e con il rombo con conchiglia, cime di rapa, latticello e olio di rucola. Si arriva all’ultima portata salata con un cilindro di pasta ripieno di carne alla genovese e carciofo spontaneo. Il finale è affidato al pre-dessert e al dessert a base di piccola pasticceria, babà napoletani e code di aragosta. Il prezzo è di 550 euro a persona, vini e bevande escluse.
Alessandro Borghese, tra Milano e Venezia il Capodanno raddoppia
Con Alessandro Borghese si può festeggiare il Capodanno in due grandi città italiane, Milano e Venezia, grazie ai suoi ristoranti AB – Il lusso della semplicità. Lo chef ha pensato a due menu e due prezzi diversi a seconda della città.
Nel capoluogo lombardo si parte con un bauletto di pan brioche alle erbe aromatiche e carote, battuto di gambero rosso all’olio al cipollotto e succo di limone e lecca-lecca di baccalà mantecato, panato e fritto. Gli antipasti si concludono con un craquelin al pomodoro ripieno di ricotta di pecora all’olio di oliva, maggiorana e lime. Per la parte “Scintille” del menu milanese, lo chef propone un’insalata di scampi imperiali Porcupine alla brace con acqua di pomodori e giardiniera. Si passa poi al primo con un raviolo di pasta fresca ripieno con rombo al forno, carciofi, patate, olive e mentuccia, con il suo fondo. A seguire una spigola d’amo marinata alle erbe fini, cotta alla brace con salsa beurre blanc al caviale Cru Royal e verza brasata al dragoncello. Si conclude con uno sgroppino al mandarino, limone e zenzero e una mousse ai quattro cioccolati con fondo di frolla al cacao, cocco rapè e ciliegia boero. Come tradizione di mezzanotte, dopo lo scoccare del nuovo anno arriva l’immancabile cotechino con le lenticchie, seguito da una fetta di panettone artigianale. Il prezzo è di 300 euro a persona, bevande escluse, con possibilità di abbinare un percorso vini dedicato.

Per Venezia, Alessandro Borghese ha scelto un menu diverso rispetto a quello del capoluogo lombardo: qui ha preferito omaggiare la città lagunare con le materie prime del territorio. Si inizia con un pastrami di tonno rosso, speziato e affumicato con dei cetrioli pickled e senape all'antica. A seguire un boccone di club sandwich che comprende pane, gel di tuorlo al pepe, insalata riccia, pomodoro essiccato e bacon di sarda. Poi è il momento del mini hot dog: panino al latte farcito con salsiccia di laguna, nduja e ketchup di peperone. Per la seconda parte di entrèe (Scintille), Borghese propone una zuppa di conchigliacei con crema di mais dolce alla brace e brodo di pomodoro all'aglio, rifinita da olio, peperoncino e origano fresco. Subito dopo, il pane sfogliato ripieno di granseola tiepida, glassato con il caramello del suo corallo, erbe spontanee e un gel di aceto al pepe timut. Entriamo nel vivo della serata con uno gnocco di pasta fresca ripieno di cavolo nero, gole di baccalà cotte confit, accompagnate da spuma calda di baccalà e olio al prezzemolo e lime nero. A seguire un raviolo di ricotta fermentata su una riduzione di melagrana e burro con olio al ginepro e l'anguilla affumicata e glassata. Continuiamo con un filetto di rombo cotto a bassa temperatura adagiato su un beurre blanc al limone, crema di polvere di spinacio, caviale Asetra ed erba cipollina. A seguire, una cialda croccante al caramello che custodisce una ganache al porcino e al tartufo bianco. Arriviamo al dolce con una brioche veneziana servita tiepida ripiena di crema allo zabaione e accompagnata da un gelato alla vaniglia. Così come a Milano, anche a Venezia ci sono le lenticchie e musetto di mezzanotte, come rito apotropaico e tradizione per "benedire" il nuovo anno. Il costo del menu di Venezia? 500 euro a persona, vini e bevande escluse.
Celebrare l'inizio del 2026 da Enrico Bartolini
Enrico Bartolini è lo chef più stellato d’Italia, con 14 stelle Michelin distribuite in 8 ristoranti. Celebrare l’inizio del nuovo anno con un suo menu significa scegliere un’esperienza gastronomica di altissimo livello. Il ristorante scelto per l'ultima cena del 2025 è Anima (Milano – 1 Stella Michelin), al quarto piano dell’Hotel Milano Verticale, dove la visione di Bartolini prende forma grazie anche al lavoro del resident chef Michele Cobuzzi.

Il Capodanno inizia con un carosello di benvenuto accompagnato da un calice di Ruinart Blanc de Blancs. Il menu degustazione prevede sette portate: capasanta cotta al vapore con rape bianche, foie gras e finger lime; carciofo alla brace ripieno con salsa di yuzu e prezzemolo; fusilloni trafilati al bronzo con ristretto di funghi, erbe amare, frutti rossi e caviale Calvisius; black cod con cime di rapa, lemongrass ed emulsione di ostrica Gillardeau; costata di fassona piemontese con pastinaca, erbe spontanee e zucca marinata al pepe fresco. Il dessert è una fetta di panettone sfogliato agli agrumi con zabaione, mango e frutto della passione. Si conclude con coccole finali dello chef e il tradizionale cotechino e lenticchie dopo la mezzanotte. Il prezzo è di 330 euro a persona, vini e bevande escluse.
Nino Di Costanzo, un menu per festeggiare l'inizio dell'anno a Napoli
Per chi sceglie di salutare il 2025 e iniziare il 2026 con il calore partenopeo, il Capodanno è firmato da Nino Di Costanzo. Il cenone si svolge all’Hotel De Bonart di Napoli, Curio Collection by Hilton, nel quartiere Chiaia, al ristorante Deschevaliers. Il menu è curato dallo chef Di Costanzo (due Stelle Michelin al Danì Maison di Ischia) insieme ad Antonio Autiero, resident chef del locale.

Il percorso è ispirato all’opera Ovo (Castel dell’Ovo) dell’artista Daniela Peregreffi e tradotto in chiave gastronomica. Si parte con un aperitivo dello chef che comprende gnocco fritto con culatello, pane con burro, alici e nocciola, poi una parmigiana di melanzane morbida e mantecato di baccalà, accompagnati dagli champagne Antonine Chevalier e Ovoide Blanc de Blancs. Tra gli antipasti spiccano l’astice con finferli e patata affumicata e l’uovo al tartufo. I primi comprendono un risotto al provolone del Monaco, tartufo e nocciole, seguito da una portata ispirata alla minestra maritata. Si prosegue con filetto di manzo al pepe verde e castagne, per chiudere con un dessert a base di albicocca, vaniglia e caramello e un carrello delle meraviglie. Il prezzo del menu è di 400 euro a persona, bevande escluse.