video suggerito
video suggerito
14 Giugno 2021 15:00

A Benevento è stato scoperto un “nuovo” tipo di olivo

Il mondo dell'olio e l'agricoltura italiana non smettono mai di stupire. Anche quando pensiamo che tutto sia ormai stato scoperto, in realtà c'è sempre qualcosa di nuovo. È il caso di Molinara, una nuova cultivar di olivo scoperta in provincia di Benevento e mai studiata prima. Fino ad oggi chiamata "aulivello", le olive di questa pianta sono state sempre usate per mischiare gli oli: da qualche giorno è invece una nuova tipologia di olivo.

76
Immagine

In provincia di Benevento è stata scoperta una nuova varietà di olivo, mai classificata prima. Siamo a Molinara una cittadina di 1500 abitanti dell'estremo Nord-ovest della Campania, al confine con Molise e Puglia. La cooperativa "Le Terre di Molinari" ha rilevato da alcuni anni degli oliveti e dei terreni abbandonati dai proprietari impossibilitati a proseguire il proprio lavoro. Con il tempo e lo studio questa coop è riuscita a produrre un olio di eccellente qualità e a porre il proprio nome nei libri di biologia con quest'ultima scoperta scientifica.

Stando a quanto raccontato dal presidente della cooperativa, Rocco Cirocco, al Gambero Rosso, quella di Molinara è "una cultivar unica. Una varietà mai codificata prima da nessuno, individuata grazie all’analisi del DNA delle foglie e confrontata con le varietà presenti nella banca dati che include oltre 2.800 genotipi di olivo provenienti da tutto il mondo".

Come in "Non ci resta che piangere"

La scoperta della nuova cultivar ricorda molto una delle più celebri scene di "Non ci resta che piangere", capolavoro firmato da Massimo Troisi e Roberto Benigni. Nel film l'attore toscano prova avversione per gli americani a causa del tradimento del cognato e cerca di fermare Cristoforo Colombo per salvare la sorella da una tremenda delusione.

Gli indiani che avevano scoperto l’America, altro che Colombo! Eh, gli indiani stavano già lì: se non ci trovava nessuno, l’aveva scoperta lui. Ma c’erano già gli indiani. No, Mario? Eh? Come se io ora vado in Puglia e dico: "Ueh, la Puglia!". Oh, i pugliesi son duemila anni che stanno lì, lo sapranno che c’è la Puglia!

La Molinara ha subito più o meno lo stesso processo degli americani e di Colombo: le analisi dell’Istituto di Bioscienze e Biorisorse del CNR di Perugia non hanno trovato alcuna corrispondenza con gli olivi fino ad oggi conosciuti ma in realtà gli abitanti del luogo la conoscono benissimo. Nelle aree appenniniche tra la Campania e la Puglia questa pianta è sempre stata chiamata "aulivello" perché trattasi di olivi autosterili, utili solo per incrociarsi con altre piante. I frantoi hanno sempre usato le olive di quella che oggi è la Molinara come blend con altre olive. Quest’anno per la prima volta si è deciso di lavorare queste olive da sole nel frantoio della cooperativa, per una piccolissima produzione di 40 litri d'olio unici nel proprio genere, mai assaggiati prima da nessuno.

Immagine
Quello che i piatti non dicono
Segui i canali social di Cookist
76
api url views