Viva il pandoro: secondo una ricerca agli italiani piace più del panettone

È il dilemma più grande del Natale, paragonabile a un derby calcistico che divide tavole e famiglie in due fazioni opposte: pandoro o panettone. Una scelta che sembra solo di gusto, ma che in realtà racconta abitudini, tradizioni e piccoli riti delle feste. Quest’anno, però, il "campo" ha parlato e il risultato è chiaro: secondo un'indagine di AstraRicerche per Unione Italiana Food, a vincere è stato il pandoro. 

Il verdetto dei consumatori

Il sondaggio di AstraRicerche ha sancito che, tra i conusmatori italiani intervistati, il 52,6% ha preferito il pandoro, contro 47,4% di chi invece ha votato per il panettone. Un testa a testa a tutti gli effetti dove, seppur di poco, a spuntarla è stato il dolce veronese. Una sfida che, Natale dopo Natale, si rinnova incredibilmente senza perdere intensità e che, almeno per questo 2025, ha consegnato la fotografia di un Paese diviso a metà ma con una lieve inclinazione verso la morbidezza burrosa del pandoro.

Adesso, al di là delle preferenze, il sondaggio ha rivelato anche che questi due prodotti sono gli assoluti protagonisti delle feste. Per circa 8 italiani su 10, non può considerarsi Natale senza che almeno uno dei due (se non entrambe) non sia presente a tavola. Dal punto di vista degli acquisti, l'Associazione di 26 categorie merceologiche dell'industria alimentare italiana registra che sono oltre 33 milioni i pezzi venduti di panettone e pandoro nel solo mese di dicembre, pari al 70% dei consumi annui. Numeri che raccontano una tradizione solida, capace di attraversare mode e cambiamenti nei consumi.

Ambasciatore del Natale italiano nel mondo

Il sondaggio ha rivelato anche un altro dato interessante: che la sfida tra pandoro e panettone non si gioca solo "in casa", ma anche in trasferta e quindi oltre i confini nazionali. I due grandi lievitati nel 2024 sono stati inseriti tra i prodotti simbolo dell'export dolciario italiano. Quasi 13 mila tonnellate tra panettoni e pandori venduti tra Europa, Stati Uniti, Canada e Australia per un valore di oltre 113 milioni di euro.

Come raccontavamo poc'anzi, il 70% del consumo di questi due lievitati avviene esclusivamente nel mese di dicembre. E il restante 30% che fine fa? In realtà, dal sondaggio, è emerso  che molte persone hanno affermato di mangiarli anche fuori dal periodo natalizio. Un chiaro segnale di come questi prodotti stiano perdendo (molto lentamente) la loro esclusiva stagionalità, trasformandosi sempre più in dolci da colazione o da dessert, complice l'aumento delle varianti e delle interpretazioni.