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14 Giugno 2025 16:00

Valeriana: benefici e controindicazioni della “pianta del sonno”

Fiorisce di bianco e rosa in estate e per la sua azione di sedativo naturale è una delle piante officinali più popolari: in erboristeria e farmacia si utilizza per favorire il sonno e ridurre i sintomi dell'ansia. Da non confondere con la valerianella che si mette, invece, nell'insalata.

A cura di Federica Palladini
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La valeriana, conosciuta scientificamente come Valeriana officinalis, è una pianta perenne che cresce spontaneamente in molte zone d’Europa e nel mondo, soprattutto in ambienti umidi, lungo corsi d’acqua e nei boschi di montagna. In Italia si trova con una certa facilità nelle regioni alpine e prealpine, ma viene anche coltivata a scopo fitoterapico per l’estrazione dei suoi principi attivi: non passa inosservata per i suoi delicati fiori bianco-rosati che appaiono a giugno e luglio. A renderla nota è il suo impiego millenario nella medicina naturale per trattare soprattutto l’insonnia e l’ansia: le sue radici, una volta essiccate, vengono utilizzate per preparare tisane, infusi, tinture madri e integratori in gocce, spesso consigliati per favorire il rilassamento e migliorare la qualità del sonno.

Attenzione, però, a non confonderla con la valeriana detta “valerianella” (Valeriana locusta), ovvero il comune songino che si consuma nelle insalate, allo stesso modo di lattuga e cicoria: entrambe appartengono alla medesima famiglia botanica delle Caprifoliaceae, ma in questo caso si parla di un ingrediente da mangiare fresco, fonte di benessere per l’organismo perché leggero, ricco di acqua, ipocalorico, contenente vitamine A,B e C e sali minerali quali ferro e potassio, con azione diuretica e depurativa. La valeriana officinale, invece, è un rimedio erboristico tra i più popolari che si assume sotto forma di preparato: per questo è bene saperne i vantaggi e anche le possibili controindicazioni.

I benefici della valeriana

La valeriana è apprezzata in fitoterapia per le sue proprietà rilassanti, sedative e antispasmodiche, attribuite principalmente a composti come gli acidi valerenici, i valepotriati e l’olio essenziale contenuti nelle sue radici: agiscono sul sistema nervoso centrale favorendo uno stato di calma, ma hanno effetti positivi anche sulla digestione.

1. Favorisce il sonno e migliora la qualità del riposo

È probabilmente il beneficio più noto. La valeriana interagirebbe con il recettore GABA-A, riducendo l’attività delle cellule nervose: significa che funziona come un sedativo, senza causare dipendenza o effetti da “risveglio annebbiato” tipici dei farmaci ipnotici.

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2. Riduce l’ansia e lo stress

Grazie alla sua azione calmante, la valeriana è indicata nei periodi di particolare tensione emotiva, come esami, scadenze lavorative o situazioni stressanti. Può ridurre i sintomi dell’ansia lieve, come palpitazioni, nervosismo e agitazione.

3. Allevia i crampi e le tensioni muscolari

L’effetto miorilassante della pianta può essere utile nei casi di dolori muscolari legati a stress o affaticamento. Talvolta viene impiegata anche per attenuare i crampi addominali.

4. Può aiutare in caso di sindrome premestruale

Alcuni studi suggeriscono che la valeriana – come la melissa, con cui spesso viene accoppiata – può ridurre i disturbi tipici della fase premestruale, grazie alla sua azione distensiva sia a livello fisico che emotivo.

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5. Contrasta alcuni disturbi del tratto gastrointestinale legati all’ansia

Nei soggetti particolarmente sensibili, l’ansia può provocare alterazioni dell’apparato gastrointestinale, quali colon irritabile, tensione addominale o digestione lenta. In questi casi, la valeriana, grazie alle sue proprietà antispasmodiche, può contribuire a migliorare la sintomatologia.

È importante ricordare, però, che gli effetti della valeriana, sebbene documentati da numerosi studi, variano da persona a persona e che è sempre suggerito utilizzarla sotto consiglio medico o da parte di esperti (farmacisti, erboristi).

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Le controindicazioni della valeriana

La valeriana è considerata una pianta naturale relativamente innocua, ma non è priva di controindicazioni e deve essere usata con attenzione, soprattutto in caso di terapie farmacologiche in corso o condizioni specifiche. Per esempio, la sua assunzione è sconsigliata nei bambini sotto i 12 anni, nelle donne in gravidanza e durante l’allattamento, in quanto non ci sono abbastanza dati che ne confermino la sicurezza. Chi prende farmaci sedativi, ansiolitici o antidepressivi dovrebbe evitare di mischiare le due terapie, perché la valeriana potrebbe potenziare gli effetti, causando eccessiva sonnolenza o aritmie. È inoltre da evitare il consumo prima di mettersi alla guida o di affrontare attività che richiedono concentrazione, a causa della possibile riduzione della prontezza di riflessi.

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