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25 Novembre 2022 12:30

Bere 2 litri d’acqua al giorno è troppo e crea danni all’ambiente secondo uno studio

Una ricerca pubblicata su Science conferma un vecchio studio del New York Times sull'eccesso di acqua raccomandato: 2 litri al giorno sono troppi per la maggior parte delle persone. I ricercatori sostengono anche che questa abitudine crea un danno all'ambiente di non poco conto.

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Uno studio è pronto a ribaltare tutte le nostre convinzioni: una ricerca internazionale pubblicata su Science smentisce il falso mito dei famosi due litri d'acqua da bere ogni giorno e, anzi, ci scoraggia dal farlo perché se seguissimo tutti questo consiglio avremmo una grave crisi idrica.

In realtà il falso mito della "giusta quantità" di acqua è stato smentito già anni fa con una ricerca sul New York Times: ognuno ha un proprio fabbisogno specifico in base al proprio stile di vita. Quest'ulteriore studio conferma e approfondisce il fabbisogno giornaliero, catalogando le "tipologie di persone" che necessitano di più o meno H2O. Ma perché ora gli scienziati arrivano addirittura a sconsigliare i canonici otto bicchieri d'acqua al dì? Vediamo nel dettaglio la ricerca.

Gli scienziati contro la "saggezza popolare"

"L'attuale raccomandazione non è affatto supportata scientificamente": è categorico Yosuke Yamada dell'Istituto nazionale di innovazione biomedica, salute e nutrizione del Giappone nonché uno dei primi autori dell'articolo. Il docente nipponico calca ancor di più la mano dicendo che gli scienziati non hanno idea di chi abbia messo in giro questa raccomandazione.

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La ricerca smentisce con fermezza questo retaggio anche perché "non tiene conto del contenuto di acqua nel cibo che contribuisce a una parte sostanziale della nostra assunzione complessiva. Se mangi solo pane, pancetta e uova devi bere di più perché non hanno acqua ma se fai una dieta equilibrata, alternando verdure, pesce, carne, pasta, riso, circa il 50% del fabbisogno idrico lo puoi ottenere dal cibo". Praticamente gli scienziati consigliano la dieta mediterranea senza mai nominarla.

La ricerca è stata fatta su persone che vanno dagli 8 giorni ai 96 anni, provenienti da 23 Paesi diversi, usando una tecnica molto innovativa: hanno bevuto un bicchiere d'acqua "modificato chimicamente", in cui alcune molecole d'idrogeno sono state sostituite dal deuterio, un isotopo stabile dell'idrogeno il cui nucleo è composto da un protone e un neutrone, che si trova già nel nostro corpo. Grazie al deuterio gli scienziati hanno constatato che il fabbisogno di acqua varia a seconda dell'età, del sesso, dei livelli di attività, dell'ambiente circostante di una persona e che le popolazioni che vivono in climi caldi e umidi o ad alta quota, le donne incinte e quelle che allattano, hanno bisogno di più acqua rispetto agli altri. Il fattore che più incide sul fabbisogno idrico resta il dispendio energetico: gli atleti necessitano di circa un litro in più d'acqua ogni giorno rispetto ai non atleti.

Il professor John Speakman dell'Università di Aberdeen afferma che il suggerimento secondo cui tutti dovremmo bere i famosi due litri al giorno "è probabilmente troppo alto per la maggior parte delle persone e una regola valida per tutti non è supportata da questi dati. La raccomandazione che possiamo fare è di seguire ciò che il corpo vi dice di fare". Il docente scozzese aggiunge però un dato che deve farci pensare: "Se non avete sete, non bevete. Bere più acqua del necessario non porta alcun tipo di danno alla salute ma lo porta all'ambiente. Se 40 milioni di adulti nel Regno Unito bevessero mezzo litro in più del necessario sprecherebbero 20 milioni di litri d'acqua ogni giorno. Non paghiamo un prezzo in salute fisica ma lo paghiamo in termini ambientali".

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