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26 Maggio 2025 12:28

Una nuova inchiesta di Report ci svela cosa si nasconde dietro gli allevamenti di salmoni

Quando si parla di inchieste e di allevamenti animali, le notizie, purtroppo, non sono mai buone: questa volta parliamo dei salmoni nel nord della Scozia e del modo orrendo in cui vengono allevati. A mostrarcelo è un'inchiesta di Report condotta da Giulia Innocenzi.

A cura di Arianna Ramaglia
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Il salmone è da sempre considerato un pesce di alta qualità: e questo significa che, nel nostro immaginario, il modo in cui vengono allevati e trattati è degno di un centro spa in piena regola. Ma, purtroppo, come spesso accade, la realtà è ben diversa dalla fantasia, in modo particolare se si parla di allevamenti animali, soprattutto intensivi: una nuova inchiesta di Report condotto da Giulia Innocenzi ci mostra in che modo vengono allevati i salmoni (e non è per niente bello).

L’inchiesta

Ci troviamo a Oban, nel nord della Scozia, dove i droni di Animal Equality UK riprendono ciò che accade negli allevamenti scozzesi di salmone. E Giulia, insieme a un investigatore anonimo, si dirige lì, riportandoci delle immagini che sono devastanti: pesci morti o moribondi, alcuni con la coda tagliata, altri che presentano delle ferite sulla pelle o altri ancora che hanno occhi sporgenti in modo decisamente non naturale, sintomo di una probabile infezione batterica. Migliaia di pesci chiusi in gabbie in cui l’acqua è tutt’altro che limpida, ma si presenta torbida e malsana, un terreno fertile per il proliferare dei batteri, come i pidocchi di mare: piccoli parassiti che si attaccano alla pelle del pesce e si nutrono del loro sangue e dei tessuti vivi, provocando loro ferite aperte e dolori atroci.

Una condizione estrema in cui non sorprende l'altissimo tasso di mortalità: si calcola infatti che circa un salmone su quattro muore prima ancora di arrivare alla macellazione e questo vuol dire che circa 17 milioni di salmoni all’anno perdono la vita. Abigail Penny, direttrice esecutiva di Animal Equality in Regno Unito e intervistata da Innocenzi, ha dichiarato che “milioni di salmoni muoiono negli allevamenti ogni anno, principalmente per il riscaldamento delle acque a causa del cambiamento climatico, malattie e infestazioni di pidocchi di mare. Questi ultimi sono esistenti in natura, il problema degli allevamenti però è che detengono tantissimi animali in uno spazio ristretto e questi luoghi diventano lo spazio ideale per la loro proliferazione”. E non si tratta soltanto di come vengono cresciuti ma anche di come vengono uccisi: colpiti ripetutamente con dei bastoni oppure lasciati agonizzare all’interno di contenitori chiusi con una brutalità che non ha nulla da invidiare ai peggiori film horror.

Un problema da risolvere… e subito

Un modo per cercare di migliorare la situazione c'è, ma forse, causa ancora più danni: per combattere i parassiti e i batteri che proliferano nelle acque, vengono infatti usate, all'interno dei mangimi dei pesci, delle sostanze chimiche che rischiano però di avere un enorme impatto (negativo, chiaramente) sui fondali marini, soprattutto se unite al mix di cereali e sottoprodotti della carne con cui vengono nutriti i salmoni, riuscendo ad arrivare fino alle nostre tavole.

Quindi come risolvere la situazione? Una rimedio ci sarebbe ed è anche naturale: si tratta dei cosiddetti pesci pulitori che Penny spiega "mangiano i pidocchi di mare e i salmoni, in cambio, non li mangiano". Nel momento però in cui gli allevatori prelevano dal mare aperto questi pesci e li gettano nelle vasche dei salmoni, questi ultimi – che ricordiamo sono carnivori – finiscono per mangiarli.

Una soluzione quindi ancora non c’è. Le autorità scozzesi però sono a conoscenza della drammatica situazione e una commissione governativa ha dichiarato che, se entro la fine del 2025 non si troveranno nuove soluzioni, il governo valuterà l’idea di sospendere tutti i nuovi allevamenti di salmone.

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