
Si avvicina il cambio orario: tra non molto torneremo all'ora solare, con le lancette dell'orologio che dovranno essere spostate di un'ora indietro. Un gesto semplice, quasi impercettibile, ma sufficiente a cambiare il ritmo delle nostre giornate. Quando arriva l'ora solare, significa che sta per ritornare anche la stagione fredda: si dorme un'ora in più, ma la luce del giorno va via prima. Una calma che è solo apparente a quanto pare, perché il corpo ha bisogno di assestarsi e cercare un nuovo equilibrio. Tutto questo può causare malumori generali con il minor numero di ore di luce che tende spesso a incidere anche sul metabolismo. Come possiamo contrastare questo effetto attraverso l'alimentazione? Ce lo ha spiegato il dott. Simone Gabrielli: biologo nutrizionista e creator per Cookist. Scopriamo come adattarci più velocemente al cambio orario e stagione, soprattutto a tavola, per non avere "controindicazioni" sulla salute.
Come affrontare il cambio d’ora con l’alimentazione
"Con il ritorno all'ora solare, il nostro organismo subisce un piccolo scossone – spiega il dott. Gabrielli – può capitare di sentirsi più stanchi al risveglio, di avere fame a metà giornata o verso sera. Anche la digestione può rallentare e i livelli di energia calano più facilmente". Si tratta del nostro ritmo circadiano che, come ci ha fatto capire l'esperto, ha bisogno di un mini-periodo per riadattarsi ai nuovi cicli di luce.

Per affrontare al meglio questo piccolo "jet lag stagionale", non servono rimedi drastici, rassicura Gabrielli. "Bastano un po' di consapevolezza e buone abitudini a tavola. Non esiste nessun cibo miracoloso – precisa il nutrizionista – ma una routine alimentare equilibrata fa tutta la differenza". La colazione non deve essere mai saltata, i pasti devono essere sempre regolari (magari mettersi a tavola sempre negli stessi orari per abituare il corpo) e mangiare cibi sani ed equilibrati. Il consiglio del dott. Gabrielli è quello di puntare su cereali integrali, frutta, verdura e proteine di alta qualità che servono a darci la carica. "Anche un bicchiere d'acqua in più (che non fa mai male) può aiutare – puntualizza – e, se serve, un caffè al mattino per ingranare la marcia, ma senza esagerare".
Come adattarsi alle giornate più brevi e al desiderio di comfort food
Non è altrettanto facile allineare il nostro orologio biologico interno che stabilisce le ore in cui siamo svegli e quelle in cui riposiamo. In crono-biologia questo ritmo è conosciuto come ritmo circadiano e fa riferimento proprio all‘alternanza sonno/veglia. Una minore esposizione alla luce del sole incide anche sull'umore, oltre che sul metabolismo. "Per contrastare questi effetti – consiglia Gabrielli – bisogna portare colore nel piatto: frutta e verdure vivaci, alimenti ricchi di magnesio e omega-3, e spuntini bilanciati per evitare i cali di energia. In questo manteniamo tutto più stabile, umore compreso".

Molte persone in autunno-inverno tendono a cercare più comfort food o zuccheri. Con l'estate ormai andata, il freddo porta con se anche alla voglia di piatti più sostanziosi, caldi e calorici. "È un desiderio del tutto normale – spiega il nutrizionista – il corpo cerca energia, la mente conforto. Non bisogna vietarsi nulla. Concedersi un dolce ogni tanto va benissimo, purché il resto della giornata sia ricco di nutrienti e varietà". Insomma l'ora solare ci invita a rallentare e, come ci ha spiegato il dott. Gabrielli, bastano piccoli riti quotidiani che restituiscano equilibrio sia dentro sia fuori dal piatto.