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30 Ottobre 2023 15:12

Tenere astici sul ghiaccio con le chele legate non è reato ma non è neanche permesso

Un ristoratore romano è stato assolto in tribunale dopo una denuncia per maltrattamenti sugli animali. Il problema è che la legislazione non è chiara sul tema.

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Secondo una sentenza del Tribunale di Roma conservare gli astici sul ghiaccio e le chele legate non costituisce reato. I giudici hanno infatti assolto un ristoratore finito a processo per maltrattamenti sugli animali. Dalla sentenza emerge che il benessere dei crostacei non può andare a scapito della sicurezza alimentare e che conservare gli animali a temperature superiori a quelle del ghiaccio può causare un aumento della carica batterica e un rischio per la salute dei consumatori. La decisione sta facendo discutere sia gli animalisti sia i semplici giuristi perché c'è una sentenza della Corte di Cassazione che dice esattamente il contrario. Anche la questione del rischio per i consumatori è dibattuto: gli animali vivi non hanno una proliferazione della carica batterica e il ghiaccio non permette ugualmente di tenere la temperatura sotto controllo. Cerchiamo di venire a capo della situazione e fare chiarezza.

Gli astici si possono tenere sul ghiaccio con le chele legate?

La sentenza sta facendo discutere perché c'è un precedente molto chiaro: nel 2017 un ristoratore toscano è stato condannato a pagare una multa da 5 mila euro dalla Suprema Corte di Cassazione per maltrattamento sugli animali. Questa nuova sentenza è però supportata dal centro per la sicurezza alimentare di Regione Piemonte e ASL di Torino: i due enti ritengono che questo criterio non può essere "automaticamente applicato in modo estensivo" a tutti i ristoratori.

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Se sei confuso, non sei solo: purtroppo la cosa certa è il buco nella normativa che spesso e volentieri viene colmato da singole ordinanze cittadine, un po' come avviene col divieto di bollire i crostacei vivi. Nel caso specifico i fatti contestati al ristoratore, come scrive il Corriere della Sera, risalgono a una denuncia del 2019 per mano di una guardia zoofila. L'uomo dice alla polizia che i crostacei tenuti sul ghiaccio vivi e con le chele legate soffrono. Il ristoratore si difende dicendo che sono stati ordinati per una coppia di turisti e che quindi sarebbero stati pronti per essere cucinati in pochissimo tempo. Nessuna crudeltà dunque ma solo conservazione alla giusta temperatura.

Purtroppo constatiamo come non esista ancora una legge chiara che vieti esplicitamente la pratica di esporre astici, crostacei e granchi vivi con le chele legate e sul ghiaccio. La motivazione data dal ristoratore e accettata dall'Asl fa comunque a pugni con uno studio dell’Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia Romagna del 2007 nel quale c'è scritto che tenere i crostacei sul ghiaccio "è assolutamente inappropriato sia come metodo anestetico che come metodi stoccaggio" perché provoca stress e sofferenze e che devono essere tenuti in acquari a una temperatura di 12 gradi prima di ucciderli con un colpo netto tra gli occhi, senza dolore.

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Quello che i piatti non dicono
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