
Da qualche anno il sushi ha conquistato un posto privilegiato nella cultura gastronomica italiana, tanto da essere considerato una preparazione comune e non più "etnico". La sua diffusione è stata così rapida che ormai, nonostante siamo orogogliosi delle nostre tradizioni, è stato accolto con un tale entusiasmo che ha sorpreso persino gli stessi giapponesi. Dal mondo del sushi però è arrivata una voce autorevole che forse ha "smontato" leggermente il mito relativo al modo di mangiarlo. Stiamo parlando di Naomichi Yasuda, maestro giapponese e fondatore dell'iconico Sushi Yasuda di New York. Intervistato recentemente dal quotidiano britannico Mirror, ha spiegato che mangiare il sushi con le bacchette è sbagliato perché, il modo corretto per gustarlo, è con le mani.
Il maestro spiega come si mangia davvero il sushi
Durante l'intervista il maestro Yasuda ha "sfatato" alcuni miti relativi al sushi. In primis, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l'elemento principale del sushi non è il pesce, ma il riso. Yasuda ha precisato che consistenza, cottura e qualità di questo elemento, sono ciò che distingue un sushi memorabile da uno qualunque. Inoltre, secondo il maestro, gesti come mescolare wasabi e salsa di soia, intingere il riso nella soia o utilizzarne una industriale, potrebbe alterare l'equilibrio dei sapori e coprirli anziche esaltarli. Ogni gesto deve essere compiuto con la massima attenzione per preservare la perfezione di ogni singolo ingrediente.

Arriviamo poi alla "grande verità" di Yasuda che riguarda il modo in cui si mangia il sushi. Infatti, mentre nei Paesi occidentali è quasi scontato utilizzare le bacchette, il maestro giapponese invita a mettere da parte questi utensili perché il sushi si gusta con le mani.
Se ti trovi in Giappone, noterai che il concetto di "standing sushi bar" è molto diffuso. Si tratta di ristoranti dove si mangia sushi in piedi, velocemente e, nella maggior parte dei casi, con le mani. Questo tipo di esperienza è considerato una forma di "eat fast" – in sostanza un pasto rapido – e rappresenta un approccio informale alla cucina giapponese. Al contrario, in Italia o in altre parti del mondo, non esistono davvero ristoranti che seguono questo tipo di concept. Ovviamente, nel Paese nipponico ci sono anche ristoranti di sushi di alto livello, dove l’esperienza culinaria è molto diversa, più elaborata e ricercata, ma lo standing sushi bar rimane una parte importante e accessibile della cultura gastronomica quotidiana.

La tradizione, infatti, riconosce da tempo che il sushi può essere mangiato con le mani, soprattutto i nigiri. Il motivo, secondo Yasuda, è molto semplice: mangiare con le mani consente meglio di controllare la delicatezza e la qualità del riso, inoltre così facendo si evita di far sfaldare il boccone con l'utilizzo (magari anche inesperto) delle bacchette. Utilizzare le mani è anche un modo per connettersi con il cibo, il maestro ha infatti spiegato che si tratta di sensazioni del tutto differenti: sentire la temperatura e percepire la texture dei singoli ingredienti può creare un'esperienza più profonda, quasi spirituale.