
Negli ultimi anni, gli stampi di silicone hanno fatto il loro ingresso nelle nostre cucine: comodi, pratici, leggeri, flessibili, sono adatti per muffin, plumcake e cupcake. Spesso preferiti alle teglie in alluminio o in acciaio perché consentono di sformare più facilmente le preparazioni, sono perfetti alleati per le nostre dolci creazioni. Tuttavia, però, non si può parlare altrettanto bene dei materiali di cui sono composti: infatti, secondo alcuni studi, essi potrebbero rilasciare nel cibo e nell'aria delle sostanze indesiderate.
Lo studio canadese
Un recente studio, pubblicato sul Journal of Hazardous Materials, ha analizzato diversi stampi in silicone per capire se e come le sostanze di cui sono composti possono arrivare fino a noi. Il gruppo di scienziati canadesi ha preso in esame 25 stampi, riempiendoli con un composto di sabbia e olio – per simulare un impasto ricco di grassi – e li hanno sottoposti a una cottura a 177 °C per circa un'ora, monitorando anche l'aria intorno al forno. I ricercatori hanno rilevato la presenza di silossani ciclici nel materiale dello stampo, in una quantità variabile da 680 a circa 4.300 microgrammi, mentre nell'aria circostante hanno riscontrato una concentrazione media di 646 microgrammi per metro cubo.

Gli autori non si sono espressi troppo sui rischi che questi composti possono avere sulla nostra salute perché i dati disponibili sono ancora limitati: quello che sottolineano, però, è che i bambini sono maggiormente a rischio rispetto agli adulti. In ogni caso, prima di correre a buttare via tutti gli stampi di silicone, il team di esperti ci dà anche una buona notizia: il rilascio di questi composti si abbatte drasticamente con il loro uso ripetuto. Hanno osservato che la percentuale si è abbassata di circa il 95% solo dopo tre cicli di cottura, continuando a diminuire dopo ogni utilizzo. Il loro consiglio, quindi, è quello di precuocerli subito dopo l'acquisto – vuoti o magari con impasti di prova da poter buttare via – e di utilizzarli spesso.
Lo studio di Altroconsumo
Non si tratta della prima analisi condotta sugli stampi in silicone: nel 2022, Altroconsumo ha condotto alcuni test per valutare la quantità di sostanze che migrano dagli stampi, prendendo in esame 44 stampi in silicone, acquistati in nove Paesi europei. Lo studio si è svolto immergendo dei pezzettini tagliati dagli stampi in silicone in una soluzione che simula la reazione del materiale a contatto con alimenti grassi: sono stati lasciati in infusione per circa otto ore a 100 °C, una condizione paragonabile a una cottura domestica in un forno a circa 175-200 °C per due ore. L'esperimento è stato condotto per tre volte in modo da poter verificare anche la resistenza del silicone all'usura, analizzando poi le sostanze trovate nel liquido di immersione. I risultati non sono stati incoraggianti, soprattutto per i prodotti del nostro Paese: quattro su dieci (tre su dieci in Italia) superano la soglia di migrazione accettabile.

Anche secondo Altroconsumo, però, non c'è da preoccuparsi troppo: le quantità che sono state da loro riscontrate, probabilmente non rappresentano un pericolo immediato per la nostra salute. Tuttavia, dato che gli effetti di alcune sostanze non sono ancora completamente noti, è comunque opportuno prendere qualche precauzione quando si utilizza questa tipologia di stampo.
Come utilizzare correttamente gli stampi in silicone
Arrivati a questo punto, ti starai (giustamente) chiedendo in che modo vanno trattati questi stampi per evitare eventuali rischi per la salute.
- Leggere le istruzioni: è importante conoscere le temperature massime e le modalità di lavaggio a cui può essere sottoposto, per evitare eventuali degradazioni del prodotto. Controlla anche che ci sia sempre il simbolo della forchetta e del coltello che certifica l'idoneità al contatto con gli alimenti.
- Lavarli accuratamente prima del primo utilizzo: residui di produzione e composti volatili possono migrare dal silicone agli alimenti, rischio che il lavaggio riduce drasticamente.
- Fare una cottura di prova: come evidenziato anche dagli studi, procedere a una cottura con un impasto di prova può ridurre il passaggio di alcune sostanze dannose dallo stampo al nostro cibo.
- Sostituire se ci sono crepe o tagli: se lo stampo è danneggiato, è bene sostituirlo con uno nuovo, dato che il rischio di contaminazione sarebbe più alto.
- Ungi lo stampo con dell'olio o del burro: operazione essenziale soltanto prima del primo utilizzo per garantire la massima antiaderenza. Successivamente, non ci sarà bisogno di ripetere questo passaggio.
- No a fiamma viva, sì al microonde: gli stampi in silicone non devono mai entrare a contatto con il fuoco perché potrebbero rovinarsi e diventare inutilizzabili. Puoi invece usarli tranquillamente nel microonde.
- Acqua e olio: gli stampi in silicone possono essere riposti in tutta serenità sia in freezer sia in frigorifero, con qualche piccolissima accortezza. Nel primo caso, spennella l'interno con dell'acqua, mentre nel secondo utilizza l'olio.
- Non usare coltelli o oggetti appuntiti: è abbastanza intuitivo capire il perché: l'uso di questi oggetti può graffiare e rovinare il tuo stampo.
- Sì lavastoviglie e lavaggio a mano, ma senza spugnette abrasive: come nel punto precedente, l'uso di spugnette può danneggiare la superficie degli stampi.
- Estrai il preparato con cautela: prima di tirare via i tuoi cupcake o il tuo plumcake, aspetta che lo stampo si sia raffreddato in modo da estrarli molto più facilmente.
