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16 Settembre 2025
12:46

Ready to drink: perché gli alcolici in lattina stanno spopolando all’estero

Cocktail e vini in lattina conquistano USA e UK: pratici, economici, sostenibili e trendy. In Italia ancora poco diffusi, ma c'è già chi dice che presto anche noi saremo pronti a cambiare il modo di bere.

A cura di Enrico Esente
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Un gran bel sabato sera trascorso fuori con gli amici e ognuno con il proprio cocktail in lattina: non più solo birra ma veri e propri drink monoporzione già miscelati. Seppur già presenti da qualche tempo anche sul mercato italiano, nel nostro Paese non vanno (ancora) molto di moda. Negli Stati Uniti e in Gran Bretagna la tendenza è invece opposta.

A rivelarlo è il rapporto 2025 della Silicon Valley Bank sulle condizioni dell'industria vinicola americana. Aumento del 29,3% dei cocktail ready to drink (RTD) con una curva di ricavi che supera i 18 miliardi di dollari all'anno e che sta crescendo anche in Europa grazie al Regno Unito. Ma cosa sono esattamente, perché stanno spopolando, quanto costano e dove te le procuri? Vediamolo insieme.

Cosa sono gli alcolici RTD e perché vanno di moda

Ready to drink, letteralmente "pronti da bere", si tratta di vini o cocktail già miscelati in lattina (ad es: gin tonic, spritz, margarita ma già pronto in lattina). L'idea nasce per evitare sprechi dove semplicemente ognuno ha la propria lattina pronta da bere e via, niente attrezzatura, niente dosi, niente bicchieri. Anche l'istituzionale quotidiano britannico, The Guardian, spiega che nel Regno Unito questi alcolici rappresentano una vera e propria moda estiva. Lattine belle con grafiche e nomi accattivanti (es BuzzBalls con aromi come Espresso Martini), colori diversi a seconda dei drink e chi più ne ha, più ne metta.

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Ma effettivamente perché stanno andando così di moda? I motivi chiaramente sono tanti: praticità, tendenze, ambiente e, ovviamente, soldi. Sostanzialmente non bisogna miscelare, non ti servono shaker, bicchieri particolari, misurini o altre attrezzature: tutto è già perfettamente dosato in una lattina. Ottimo per chi ha poco tempo, vuole uscire, stare bene e senza complicazioni o bottiglie di vetro pesanti da trasportare. Il prezzo poi è molto competitivo, una lattina rtd è spesso molto economica rispetto all'alternativa "tradizionale". Il Guardian spiega appunto che al supermercato un drink lo paghi tra le 3 e le 3 sterline e mezzo, mentre una bottiglia ne costa anche 30. 

Anche l'impatto ambientale non è da sottovalutare: le lattine si riciclano meglio del vetro, sono leggere e occupano meno spazio. Insomma gli stili di consumi, seppur non ancora in Italia, stanno cambiando. Oggi si beve in modo più casual, più agile e meno impegnato. Quindi i drink rtd rispondono a diverse esigenze che il consumatore ricercava da tempo.

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A cura di
Enrico Esente
Laureato in Scienze della Comunicazione e giornalista professionista. Dopo le prime esperienze presso il Corriere del Mezzogiorno, Sky Sport, Rompipallone.it e un periodo di studio a Tokyo, ho orientato il mio percorso lavorativo verso il mondo dell’enogastronomia, spinto da una grande passione per la cultura gastronomica giapponese e un amore autentico per il buon cibo. Amo raccontare piccoli aneddoti legati alle abitudini alimentari di culture diverse, perché credo che il vero viaggio culturale inizi proprio a tavola.
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