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7 Agosto 2025
13:00

Polemica a Bari per un extra dovuto a un’aggiunta di pepe sulla pizza: è legale?

A Bari, un ristorante ha applicato un sovrapprezzo di 50 centesimi per una spolverizzata extra di pepe sulla pizza. L'episodio ha suscitato indignazione sui social.

A cura di Enrico Esente
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Foto via Instagram

È l'estate degli scontrini pazzi. Stavolta siamo in Puglia dove a Bari è scoppiata l'ennesima polemica social a causa di uno scontrino che evidenziava una particolare "anomalia". In una pizzeria del Capoluogo pugliese si vedeva sul conto finale un'aggiunta di cinquanta centesimi per una spolverizzata extra di pepe sulla pizza. Il caso ha suscitato indignazione tra i consumatori sollevando più di un interrogativo sul rispetto delle normative sui prezzi e sulla trasparenza nelle pratiche commerciali.

Il problema degli "extra" sul conto

A Bari si è ripetuta una scena che stiamo vedendo sempre più frequentemente nel mondo della ristorazione. Un cliente di una pizzeria, dopo aver richiesto un po' di pepe extra sulla sua pizza, si è visto addebitare un supplemento di cinquanta centesimi sullo scontrino. Un dettaglio che non è passato inosservato e che lui stesso ha posto al vaglio dei social. Una foto che ha fatto il giro del web e qui, diversi utenti, hanno espresso un forte disappunto per un addebito considerato eccessivo visto che si trattava di un condimento così comune.

Sono in tantissimi quelli che hanno sottolineato la necessità di regolamentare le pratiche dei prezzi al ristorante e sull'importanza di essere trasparenti e rispettosi nei confronti dei consumatori. Come dicono diversi avvocati, legge alla mano, se un sovrapprezzo extra è chiaramente specificato nel menu, il ristoratore ha tutto il diritto di richiederlo. La situazione potrebbe diventare diversa se il cliente non venisse prima  "allertato" di quell'extra che potrebbe andare a pagare.

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Per essere più chiari facciamo un esempio: se ordino una pizza e sul menu c'è scritto che ingredienti come pepe, formaggio, prosciutto o mozzarella in aggiunta si pagano con un extra, l'esercente non rischia nulla. Se invece il consumatore trova la "sopresina" finale nel conto, allora ha tutto il diritto di protestare e magari richiedere uno sconto. Insomma il menu è il "contratto" di vendita dove chi fa ristorazione si impegna a somministrare un bene che il cliente del ristorante successivamente poi compra. Tutto deve essere specificato all'interno di questo: prezzo dei piatti, allergeni, ingredienti, sovrapprezzi e chi più ne ha più ne metta.

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A cura di
Enrico Esente
Laureato in Scienze della Comunicazione e giornalista professionista. Dopo le prime esperienze presso il Corriere del Mezzogiorno, Sky Sport e Rompipallone.it e un periodo di studio a Tokyo, ho orientato il mio percorso lavorativo verso il mondo dell’enogastronomia, spinto da una grande passione per la cultura gastronomica giapponese e un amore autentico per il buon cibo. Amo raccontare piccoli aneddoti legati alle abitudini alimentari di culture diverse, perché credo che il vero viaggio culturale inizi proprio a tavola.
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