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Il piano di cottura a induzione è uno strumento sempre più diffuso in cucina e sta andando rapidamente a sostituire il classico piano di cottura alimentato a gas. Considerato la cucina del futuro per il suo essere molto più ecologica – sfrutta, infatti, solo ed esclusivamente energia elettrica e non gas metano – sta conquistando sempre più il mercato e convincendo anche i più scettici: il piano a induzione non solo è esteticamente accattivante, ma è anche facilissimo da usare, permette di migliorare la qualità della cottura, è facile da pulire e anche (quasi sempre) energeticamente sostenibile. Insomma, scegliere un piano a induzione può aiutarti da molteplici punti di vista, a partire dal risparmio sulle bollette fino alla riduzione dei tempi di preparazione. Hai ancora dubbi al riguardo? Ecco tutto quello che devi sapere sul piano di cottura a induzione, dai vantaggi ai possibili punti deboli, passando dal costo dei consumi e arrivando ai consigli per sfruttarlo al meglio.
Come funziona il piano a induzione? Le cotture che rendono meglio
Il funzionamento del piano di cottura a induzione è estremamente semplice ma altamente efficace, una combinazione che spiega le ragioni dietro al suo sempre maggiore successo. A differenza del piano di cottura classico, quello a induzione non utilizza il gas ma è alimentato interamente dall’energia elettrica: al di sotto della superficie composta da una lastra di vetroresina sono sistemate una serie di bobine poggiate su un nucleo di ferrite. Quando l’energia scalda le bobine si crea un campo magnetico che sale fino alla superficie della piastra e agisce sulle pentole e sul loro contenuto, senza generare nessuna fiamma e soprattutto senza produrre alcuna dispersione di calore. Questo comporta che tantissime cotture rendono molto meglio se effettuate sul piano a induzione, oltre a una netta riduzione dei tempi di preparazione delle ricette. Al netto del fatto che sul piano a induzione puoi cuocere tutto, ecco quali sono le tecniche che rendono al massimo.

1. Bollitura dell’acqua (e cottura di liquidi)
Come abbiamo accennato il piano a induzione riduce fortemente la dispersione del calore: la trasmissione di calore attraverso l’induzione magnetica, infatti, permette raggiungere un rendimento energetico compreso tra il 94 e il 97%, mentre la fiamma del bruciatore ha una resa energetica inferiore al 50% proprio perché il calore si disperde anche nell’ambiente circostante, lambendo il tegame senza irrorarlo direttamente. Questo vuol dire che usando il piano a induzione il calore arriva direttamente e in piena forza alla pentola, accorciando notevolmente i tempi di preparazione. Per esempio l’acqua per bollire la pasta (o cuocere a vapore) bolle in tempi rapidissimi – impiega meno di 5 minuti per una casseruola di 4 litri – ma questo vale un po’ per tutte le ricette che prevedono la cottura di liquidi, per esempio il brodo, le zuppe o le minestre.
2. La frittura
Una delle cotture che rende al meglio usando il piano a induzione è la frittura, proprio in virtù del funzionamento di questo sistema. La tecnologia a induzione riscalda la pentola molto più velocemente rispetto a un piano a gas, permettendo all'olio di raggiungere la temperatura desiderata in breve tempo, ma ti consente anche di avere un controllo molto più preciso sulla regolazione del calore, in modo da mantenere una temperatura costante che non porti l’olio a superare il suo punto di fumo. Inoltre il calore, generandosi direttamente sul fondo della pentola e non disperdendosi nell’ambiente, garantisce una distribuzione uniforme che favorisce una frittura omogenea e croccante.

3. Cottura a bassa temperatura
La tecnologia dell’induzione consente di modulare il calore generato nel contenitore di cottura in maniera estremamente precisa ed efficace, motivo per cui questo tipo di piano cottura è ideale non solo per cuocere ad alta temperatura, ma anche per cuocere a bassa temperatura: la piastra permette di impostare il calore in modo estremamente preciso, inoltre i modelli più recenti sono dotati anche del mantenitore di temperatura, che ti permette di fissarla e mantenerla costante fino alla fine della preparazione. Questo risulta ideale per tutte quelle cotture che richiedono un calore non eccessivamente aggressivo ma costante, per esempio la brasatura.
4. Grigliare
Grigliare carne, pesce e verdure è ideale sul piano di cottura a induzione per via di una delle caratteristiche principali di questo sistema, la distribuzione omogenea del calore: grazie alla perfetta distribuzione del calore, infatti, la cottura alla griglia risulta uniforme, evitando che la zona a diretto contatto con la fiamma raggiunga una temperatura più elevata delle zone limitrofe. E la cottura migliora ulteriormente se utilizzi una griglia specifica per i piani di cottura a induzione, ovvero una con il fondo pensato appositamente per consentire la circolazione di correnti indotte; questo accorcerà anche i tempi della grigliata, che sarà pronta più rapidamente.
5. Cotture delicate
Per gli stessi motivi, la possibilità di dosare precisamente l’intensità del calore e la costanza di propagazione, il piano a induzione è perfetto per le cotture delicate: la loro potenza impostata al minimo è davvero delicatissima e quindi ti permette di usare le tecniche più delicate senza rischiare di bruciare o stracuocere l’alimento. Qualche esempio? È ideale per squagliare cioccolato o caramello, ottenendo composti senza grumi e cremosi non usando il bagnomaria, oppure per mantecare senza che il condimento si attacchi al fondo o cuocia troppo.
6. Spadellare
Potresti sentir dire che non si può “spadellare” sul piano a induzione perché mancano le fiamme, ma in realtà è una convinzione da sfatare: si può spadellare anche con l’induzione, basta usare movimenti diversi da quelli che solitamente fai sul fuoco. In questo caso devi tenere la padella più inclinata e a contatto con il piano in un solo punto, per fare in modo che la cottura prosegua senza doverla riprogrammare.
Vantaggi (e svantaggi) del piano a induzione
Dopo avere analizzato quali sono le cotture migliori da usare sul piano a induzione passiamo a esplorare più a fondo tutti i vantaggi di questo sistema e anche a fare luce su alcuni degli svantaggi che potrebbe comportare. Tra i vantaggi, possiamo senza dubbio segnalare:
- Rendimento: la cucina a induzione non produce dispersioni di calore ed è quindi "zero sprechi". Questo significa che può raggiungere un rendimento pari al 90%, contro il 40 – 60% stimato di una cucina a gas metano.
- Velocità: se tutto il calore prodotto viene utilizzato, è facile intuire che i tempi di cottura andranno sensibilmente a diminuire, in alcuni casi fino a dimezzarsi.
- Pulizia: dimentica incrostazioni o ugelli otturati, pulire il piano cottura è un gioco da ragazzi, occorre solo un panno di cotone e un prodotto smacchiante e sgrassante.
- Sicurezza: quello a induzione è un piano altamente sicuro perché non solo non prevede l'uso di fiamme ma anche perché il calore è "localizzato" solo sulla parte del piano su cui poggiamo le pentole, tutta la superficie restante rimane fredda.
- Etica: se alimentato con energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, il piano a induzione si rivela non solo più economico ma anche più eco sostenibile.
- Estetica: in cucina l'occhio vuole sempre la sua parte, non solo per presentare al meglio le nostre ricette. Il piano cottura a induzione presenta un design esteticamente accattivante, soprattutto se inserita all'interno di una cucina moderna.

Al fronte di molti vantaggi, il piano a induzione presenta anche alcuni svantaggi da tenere in considerazione. Prima di tutto la spesa iniziale è più alta, perché il costo di questo tipo di elettrodomestico è più alto rispetto a una comune cucina a gas, inoltre devi considerare che non tutto il pentolame è compatibile con l’induzione, quindi è possibile che tu debba ricomprare pentole e padelle idonee. Veniamo ora alla questione del consumo energetico, che in realtà non è né del tutto un vantaggio né del tutto uno svantaggio. Sicuramente il piano a induzione richiede un voltaggio piuttosto alto perché genera un assorbimento di corrente elevato: in particolare, se usato alla massima potenza, massima potenza può raggiungere un consumo superiore ai 3 kW, soglia media di capacità del contatore, capacità che è quindi consigliabile aumentare.
Con queste premesse il piano a induzione potrebbe sembrarti molto più costoso a livello di consumi rispetto alla cucina a gas, invece in realtà non è del tutto esatto: rispetto alla cucina classica, come abbiamo spiegato, il piano a induzione cucina molto più velocemente, addirittura è due volte più efficiente di un fornello tradizionale in termini di rendimento energetico: insomma consuma di più se usato a lungo e al massimo, ma con i tempi di cottura ridotta non arriverai mai a usarlo per così tanto tempo. Abbassandosi il tempo di utilizzo, e al netto delle differenti tariffe e dei costi delle diverse fonti di energia, il piano a induzione potrebbe addirittura farti risparmiare a livello di costi di bolletta.
Quali pentole utilizzare per il piano di cottura a induzione
Riprendiamo il discorso delle pentole: abbiamo accennato che non tutte sono adatte al piano di cottura a induzione, ma quali sono quelle che devi usare per usare questo sistema? Si prestano all’utilizzo sul piano a induzione tutte quelle pentole e padelle con particolari proprietà magnetiche, quindi realizzate con materiali come ghisa, inox speciale o acciaio smaltato e tutte quelle che hanno il fondo piatto. Al contrario, le classiche pentole in vetro, ceramica, terracotta, ottone, alluminio e rame, oppure pentole con il fondo troppo bombato, non rendono bene o addirittura non funzionano sui piani a induzione: questi materiali, essendo privi di ferro, non sono adatti alla cottura a induzione perché non riescono ad attivare le bobine, mentre il fondo che non aderisce nei punti in cui non si trova a contatto con il non si riscalda.

Vista la crescente popolarità delle piastre a induzione, molte aziende hanno deciso di realizzare anche pentole in alluminio e padelle in rame “speciali”, dotate di un fondo che contiene una componente ferrosa, così che possano essere utilizzate anche per la cottura a induzione. Prima di acquistare una nuova pentola, verifica che abbia il simbolo dell’induzione a indicare la compatibilità con questo metodo di cottura, mentre per capire se il pentolame che hai già a casa è adatto o no usa “la prova della calamita”: se la calamita si attacca sul fondo delle tue pentole allora potrai utilizzarle tranquillamente anche con il piano ad induzione, proprio per via del suo particolare funzionamento magnetico.
Consigli per utilizzare al meglio il piano a induzione
Il piano a induzione di assicura benefici a patto che impari a usarlo nel modo corretto, così da massimizzare tutti i suoi vantaggi. Come spiegato ricorda sempre di usare pentole e padelle adatte, non sovraccaricarle e non scegliere troppo grandi o troppo piccole, in modo che la cottura sia uniforme; ricorda anche di non riscaldare pentole o padelle a vuoto, perché il calore diretto potrebbe rovinarle.
Dal punto di vista del cucinare, dovrai abituarti a un sistema che cuoce gli alimenti molto più velocemente, quindi ricorda di imparare a regolare la potenza delle piastre nel modo corretto e, fino a quando non ti sei abituato a questa modalità di cottura, impostare una temperatura bassa e aumentala progressivamente, così da capire quale è la potenza giusta per ogni alimento. Impara anche a sfruttare il calore residuo: la piastra impiega diverso tempo a raffreddarsi, quindi verso la fine della cottura puoi spegnerla e utilizzare il calore residuo per terminare la preparazione.

Infine ricordarti che la piastra di vetroresina è più delicata rispetto a un piano di cottura a gas: non trascinare le pentole sul piano perché rischieresti di graffiarlo, evita spugne o pagliette troppo aggressive, preferisci un panno in microfibra o una spugnetta morbida. Evita anche i detergenti più aggressivi, preferisci invece prodotti specifici per il piano cottura a induzione o soluzioni naturali come una miscela di acqua calda, aceto e bicarbonato.