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29 Novembre 2024 16:00

Perché Marco Polo non nomina le bacchette cinesi nel Milione? La spiegazione sorprendente di Barbero

L'esploratore veneziano non menziona le bacchette cinesi perché al suo tempo in Europa si mangiava ancora con le mani o con altri utensili, quindi per lui non era così strano vedere delle persone usare delle bacchette per prendere il cibo secondo Alessandro Barbero.

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Perché Marco Polo non menziona mai le bacchette nel Milione? Secondo Alessandro Barbero la motivazione è semplice: questa cosa sorprende noi moderni perché usiamo le forchette ma ai tempi del mercante veneto gli italiani mangiavano con le mani, al massimo con un cucchiaio o altre strumentazioni. L'uso delle bacchette era quindi molto meno sorprendente per gli uomini di quel periodo rispetto a quanto possa sembrarci "strano" oggi. Un'altra dimostrazione di come l'alimentazione e le pratiche alimentari possano essere viste come specchio del costume del periodo che stiamo vivendo e che abbiamo vissuto. La storia dell'alimentazione può essere quindi vista come una "storia parallela" con cui capire la società del tempo.

Le bacchette esistevano ai tempi di Marco Polo?

Il Milione di Marco Polo è uno dei libri più importanti della storia ma per moltissime persone si tratta di un'opera di fantasia. In realtà è una descrizione accurata (al massimo, un po' romanzata) di ciò che l'esploratore veneziano ha vissuto ai propri tempi. In una recente conferenza a Bologna il celebre storico Alessandro Barbero ha tenuto una lectio magistralis sul tema. Tra le tante cose trattate c'è stato il tema alimentare: "Uno dei motivi per cui il libro di Marco Polo è stato tanto criticato, al punto da suscitare il sospetto che in realtà in Cina non ci sia mai andato, era proprio l'indifferenza per l'alimentazione e le pratiche alimentari" dice Barbero. Tra le motivazioni dei detrattori di Marco Polo c'è proprio l'uso delle bacchette, mai menzionato nel Milione, una cosa che a noi balza subito all'occhio. Per lo storico piemontese l'uso delle bacchette balza subito all'occhio a noi occidentali di oggi perché siamo abituati a mangiare con tante posate ma a quei tempi le posate in Europa quasi non esistevano.

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Le bacchette per il cibo provengono dall'antica Cina: sulla loro origine sono fiorite numerose leggende e non sappiamo bene quando sono effettivamente nate ma sappiamo con certezza che il loro utilizzo era già presente all'epoca della dinastia Shang (1600-1100 a.C.). Nell'antichità erano usate in gran parte dell'Asia perché sono state ritrovate delle bacchette perfino nel sito archeologico di Megiddo in Israele, cosa che secondo gli archeologi proverebbe l'esistenza di rapporti commerciali tra il Medio Oriente e l'Asia nei primi tempi dell'antichità.

Il Milione di Marco Polo è ambientato nel suo presente, quindi nel 1298 e le forchette compaiono in Europa solo un secolo dopo, introdotte nel Regno di Napoli, dove all'epoca si consigliava di adoperare un punteruolo di legno (antenato del modello in acciaio) per mangiare nella maniera migliore la pasta appena cotta e scivolosa. Erano modelli molto diversi da quelli attuali, erano rudimentali, e proprio per questo motivo secondo Barbero non ci sarebbe da scandalizzarsi per la mancata curiosità di Marco Polo verso le bacchette cinesi. "Non parla mai del fatto di mangiare con le bacchette e questo, per qualche ingenuo occidentale, è molto strano — prosegue Alessandro Barbero — In realtà questa cosa ci deve far riflettere: oggi ci colpisce l'uso delle bacchette perché mangiamo con le forchette ma al tempo di Marco Polo in Europa si mangiava con le mani e le persone si aiutavano in vario modo, tra dita, ditali e cucchiai. In quel mondo del Medioevo le bacchette apparivano meno sorprendenti rispetto al nostro modo di fare".

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