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30 Dicembre 2022 15:00

Perché gli spagnoli mangiano 12 chicchi d’uva allo scoccare della mezzanotte di Capodanno

In Spagna e America Latina è tradizione mangiare 12 chicchi d'uva allo scoccare della mezzanotte di Capodanno; un'usanza molto antica. Scopriamo di che si tratta.

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Una delle tradizioni più particolari in vista dell'ultimo dell'anno arriva dalla Spagna (e per estensione da tutti i popoli latini): allo scoccare della mezzanotte si mangiano dodici chicchi d'uva seguendo il ritmo dei dodici rintocchi di campana che segnano il passaggio dall'anno vecchio a quello nuovo. La tradizione è seguitissima durante la nochevieja, l'ultimo giorno dell'anno, ed è diventata celebre in tutto il mondo anche grazie a Sofia Vergara, celeberrima attrice colombiana, che ne parla in una puntata di Modern Family, la serie tv che l'ha resa celebre. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e scopriamo anche una pessima abitudine scoppiata negli ultimi anni.

La nochevieja sui rintocchi di Madrid

I dodici chicchi vanno mangiati uno dietro l'altro seguendo i rintocchi dell'orologio sulla cima di Puerta del Sol a Madrid: tutta la Spagna si coordina grazie alle dirette televisive di fine anno. Entro l'ultimo rintocco bisogna deglutire l'ultimo chicco: solo così il rituale "magico" ha effetto e ci si potrà godere un anno di ricchezza e prosperità.

La storia di questa tradizione non si conosce bene ma ci sono diverse, fantasiose, teorie. La più celebre ci porta nel 1909 nelle terre di alcuni vignaioli pigri: secondo questa storia i contadini avrebbero diffuso questa diceria per diminuire il quantitativo d'uva e, di conseguenza, la fatica da fare nel raccoglierla. Altra teoria ci porta nell'800, a Madrid, e vede questa usanza come gesto di protesta con forte impronta politica contro il trattamento della classe dirigente verso i contadini.

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Entrambe le teorie sono false ma hanno un fondo di verità: gli spagnoli introducono l'uva tra i cibi tradizionali del periodo natalizio dopo il periodo napoleonico perché in Francia si organizzano feste private in cui si beve champagne e si mangia l'uva come accompagnamento. La seconda nasce da una protesta avvenuta per davvero ma circoscritta al comune di Madrid: il consiglio comunale vieta le feste di piazza nella "Notte dei Re Magi", all'Epifania, e per protesta un gruppo di madrileños si piazzano al centro della Puerta del Sol e mangiano l'uva alla mezzanotte tra il 5 e il 6 gennaio. I giornalisti dell'epoca danno grande risalto alla cosa che si ripete anno dopo anno, mantenendo il fine burlesco. Ciò che non sappiamo è come la tradizione si sia spostata dall'Epifania al Capodanno, ma questo resterà per sempre un segreto.

Perché proprio l'uva e perché gli ecologisti stanno protestando

L'uva è da sempre un frutto associato a fratellanza, gioia e piacere: non a caso fin dal periodo Classico troviamo una divinità burlona e lasciva come Bacco a proteggerla. Gli spagnoli si ritrovano per caso questa usanza associata al frutto e la esportano in tutto il Sudamerica.

Negli ultimi anni sono però nati diversi problemi che la Spagna ha risolto nel corso del 2022 ma che sopravvivono nelle altre parti del mondo: le aziende confezionano i dodici chicchi d'uva per venderli senza grappolo, già sporzionati, sbucciati e denocciolati, pronti per essere mangiati. Questi sono gli eccessi dell'industrializzazione: aumentano i packaging, la plastica, la carta, l'energia per produrre tutto ciò. Un vero spreco, inutile per giunta. Quest'anno la Spagna ha promulgato un'importante legge che vieta all'industria alimentare i packaging per la frutta, dando un'importante sforbiciata, ma questo mercato è ancora florido in tutta l'America Latina.

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