Eleganti e resistenti al calore, le pentole in vetro sono sempre più diffuse nelle cucine moderne. Ma cosa succede quando la loro trasparente affidabilità si rompe all’improvviso?
Le pentole in vetro, eleganti e trasparenti, sono amate da molti per la loro estetica e la possibilità di monitorare la cottura senza sollevare il coperchio. Spesso realizzate in vetro borosilicato, un materiale noto per la sua resistenza al calore, queste pentole sembrano un’alternativa moderna e sicura ai tradizionali utensili in metallo o ceramica. Tuttavia, negli ultimi anni sono emersi diversi casi in cui le pentole in vetro sono esplose o si sono frantumate improvvisamente, talvolta con conseguenze pericolose. Questo ha sollevato dubbi sulla loro sicurezza: quanto è affidabile il vetro sotto stress termico o meccanico? E, soprattutto, come possiamo evitare incidenti in cucina?
La maggior parte delle pentole in vetro di qualità è realizzata in vetro borosilicato, un materiale resistente al calore, in grado di sopportare temperature elevate e sbalzi termici più ampi rispetto al vetro comune. Altre pentole, specialmente quelle meno costose, sono fatte di vetro temperato, meno resistente agli shock termici rispetto al borosilicato.
Nonostante la resistenza superiore rispetto al vetro ordinario, nessun vetro è immune alle fratture, soprattutto quando è sottoposto a condizioni estreme o a usura nel tempo. L’“esplosione” di una pentola in vetro è in realtà una rottura improvvisa, talvolta violenta, causata da:
Le pentole in vetro non sono pericolose di per sé, ma richiedono un uso consapevole: è raro che esplodano o si frantumino, soprattutto quelle in vetro borosilicato, a patto però che si utilizzino degli accorgimenti. Quando usi per la prima volta una pentola in vetro, controlla sempre le indicazioni del produttore: solo alcune pentole in vetro sono adatte all’uso su fornello o in microonde. Ricorda poi di evitare gli sbalzi termici: non mettere mai una pentola calda su una superficie fredda o viceversa; non usare pentole con crepe o scheggiature, anche se minime e lasciale raffreddare naturalmente prima di lavarle o spostarle.