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A TAVOLA!
episodio 238

Patate ‘mpacchiuse: la ricetta del contorno goloso e irresistibile

Preparazione: 15 Min
Cottura: 43 Min
Difficoltà: Facile
Dosi per: 4 persone
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Le patate mpacchiuse sono un contorno tipico della cucina calabrese, originario della città di Cosenza, a base di patate tagliate a fettine sottili, cipolla rossa di Tropea, sale e abbondante olio extravergine di oliva. La particolarità del piatto sta nella sua preparazione, a metà strada tra la frittura e la cottura in umido, che renderà le patate, una volta pronte, croccanti fuori e morbide al cuore e, soprattutto, ‘mpacchiuse, ovvero "appiccicate", "attaccate" tra loro.

Facili, veloci e super golose, sono perfette da portare in tavola in occasione di qualsiasi pranzo di famiglia o cena con gli amici: possono essere abbinate a qualsiasi secondo di carne e pesce, frittatone di uova e formaggi. Saranno ottime anche gustate come antipasto, insieme a un tagliere di salumi misti.

Scopri come preparare le patate ‘mpacchiuse seguendo passo passo procedimento e consigli. Se ti è piaciuta questa ricetta, prova anche patate e cipolle al forno e le patate sabbiose.

ingredienti

Patate a pasta gialla vecchie
1 kg
Cipolle rosse di Tropea
2
Olio extravergine di oliva
q.b.
Sale
q.b.

Come preparare le patate ‘mpacchiuse

Per preparare le patate ‘mpacchiuse, inizia pelando i tuberi, sciacquandoli velocemente sotto l'acqua corrente, quindi tagliandoli a fettine spesse 3 mm (1).

Sbuccia le cipolle di Tropea, tagliale a metà e poi a fettine sottili, spesse meno di 1/2 cm 2. Se preferisci, puoi immergere le cipolle in acqua acidulata per qualche minuto, così da renderle più digeribili.

Versa abbondante olio extravergine di oliva in una padella antiaderente sufficientemente ampia 3 e fallo scaldare.

Quando l'olio sarà caldo, adagia le patate a rondelle su tutto il fondo e proseguendo poi sovrapponendole tra loro. Condiscile con un pizzico abbondante di sale 4, copri con un coperchio e cuoci per 8 minuti, senza mai mescolare o muovere il tegame.

Trascorso questo tempo, distribuisci le cipolle sulla superficie delle patate 5, copri nuovamente con il coperchio e cuoci per altri 20 minuti. Di tanto in tanto, agita delicatamente la padella per evitare che le patate si brucino eccessivamente o si attacchino sul fondo.

Infine, rimuovi il coperchio 6 e prosegui la cottura per altri 15 minuti, a fuoco medio. Evita di mescolare eccessivamente: in questo modo, le patate resteranno integre e non si sfalderanno. Puoi comunque ruotare il tegame di tanto in tanto, così da non farle bruciare. Quando sono ben dorate e "incollate" tra loro, prelevale con una schiumarola e trasferiscile su un piatto da portata.

Le patate ‘mpacchiuse sono pronte per essere gustate (7).

Consigli

Per una versione fedele alla ricetta originale, puoi utilizzare le patate della Sila; in alternativa, puoi tranquillamente sostituirle con quelle a pasta gialla, magari un po' vecchie, oppure con un'altra varietà poco farinosa.

Per rendere il piatto ancora più goloso, puoi aggiungere della pancetta a cubetti, filetti di peperone arrosto, un peperoncino a rondelle per una nota piccante, funghi e zucchine trifolate e tutto ciò che più ti piace. Al termine della cottura, è possibile distribuire del formaggio filante o qualche fiocchetto di gorgonzola, per rendere la pietanza fondente e irresistibile.

Le patate ‘mpacchiuse sono ottime consumate al momento ma, se dovessero avanzare, puoi conservarle in frigorifero, ben chiuse in un contenitore ermetico, per 1-2 giorni al massimo.

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A cura di
Elpidio
Content creator per Cookist, ho cominciato a sporcarmi le mani in cucina da ragazzo e da allora non ho mai smesso. Dopo il diploma alberghiero e l’attestato regionale di bar e bar-service, ho lavorato per alcuni anni nel mondo della ristorazione tra Londra e Amsterdam. Tornato in Italia, nel 2022 ho aperto la pagina Instagram Italy_alfresco, dove la cucina tradizionale incontra panorami italiani e tavole improvvisate. Niente luci finte, niente piatti complicati: solo ricette di casa, fatte con quello che c’è. Oggi su Cookist continuo a fare la stessa cosa: cucinare, raccontare, condividere. Con un piede nella tradizione e lo sguardo sempre aperto.
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