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11 Settembre 2025 18:00

Pancarré e pan bauletto: quali sono le differenze?

Due grandi protagonisti della nostra cucina, soprattutto per pranzi veloci o spuntini golosi: entrambi sono adatti a essere farciti o tostati, ma differiscono per alcune piccole caratteristiche. Scopriamo insieme quali sono e quando è meglio utilizzare l'uno o l'altro.

A cura di Arianna Ramaglia
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Li abbiamo usati tutti almeno una volta nella vita, per preparare squisiti tramezzini o come alternativa al pane: il pancarré e il pan bauletto sono due prodotti che trovano sempre posto nelle nostre dispense e che molto spesso sono protagonisti di alcune deliziose ricette. Ma ti sei mai chiesto qual è la differenza tra i due? Anche se sottili, ci sono alcuni dettagli a cui prestare attenzione, soprattutto per ottenere piatti sempre perfetti.

Dalla mollica all'uso in cucina: in cosa si distinguono

Partiamo dal pancarré: il nome nasce dalla fusione di pane e carré (che in francese vuol dire "quadrato") e indica un pane dalla forma squadrata e lineare, data dalla forma degli stampi in cui viene cotto. È anche chiamato pane in cassetta, pane da tramezzini o da toast e ha una storia molto particolare: pare infatti che la sua nascita si leghi, inaspettatamente, alla figura dei boia di Torino. Il pancarré è caratterizzato da un'alveolatura molto compatta e una mollica elastica, qualità che lo rende particolarmente adatto a essere modellato senza però rompersi, ottimo quindi per realizzare deliziosi involtini o simpatici cestini.

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Il pan bauletto invece è caratterizzato da una forma più bombata nella parte alta e una mollica molto più ariosa ma meno flessibile, quindi tende a spezzarsi se arrotolato. Questo tipo di pane è anche più morbido dell'altro e ha una crosta più consistente; inoltre, è meno indicato per essere tostato, ma ideale da utilizzare in sostituzione al pane, per creare panini soffici e deliziosi.

Per quanto riguarda gli ingredienti, entrambi contengono zuccheri, grassi vegetali o burro, e, come ogni pane confezionato, anche alcol etilico che serve come antimicrobico: il suo utilizzo previene la formazione di muffe e mantiene il pane fresco più a lungo. Proprio sulla durata, c'è però una piccola differenza tra pancarré e pan bauletto: il primo infatti, per la sua forma più compatta, tende a resistere per più tempo, mentre il secondo, se non viene conservato come si deve, rischia di seccarsi velocemente.

Quale scegliere?

In conclusione, entrambi sono buoni sostituti del pane e ideali da portare sulle nostre tavole. Ma le loro, seppur piccole differenze, possono farti propendere per uno piuttosto che per l'altro, in base alle tue esigenze. La cosa importante da ricordare è che il pancarré è perfetto da tostare o da farcire e arrotolare, quindi puoi divertirti con tante sfiziose ricette, come club sandwich o tramezzini. Il pan bauletto invece è più adatto a un consumo immediato, da mangiare così al naturale, da utilizzare come accompagnamento – allo stesso modo del pane – ma anche a colazione con un bello strato di burro e marmellata, dove la sua morbidezza ti aiuterà a cominciare al meglio la giornata.

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