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18 Novembre 2023 12:00

Ogni giorno mangiamo tantissimo polistirolo inconsciamente: mettiamo fine a questa pratica

A Pozzuoli e Procida i pescatori non potranno usare più il polistirolo espanso per trasportare il pescato. Dovranno sostituirlo con cassettine ecosostenibili. Una scelta saggia che dovrebbe essere replicata da tutta Italia.

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A Procida e Pozzuoli arriva un'ordinanza che potrebbe (o dovrebbe?) essere ripresa da tutti i comuni italiani: divieto tassativo di usare le cassette di polistirolo per il commercio del pesce. Devono essere sostituite da contenitori speciali ed ecosostenibili, dotate di chip per garantire la tracciabilità del prodotto. Il polistirolo è un problema enorme per i nostri mari: una vera e propria piaga. Basta fare una passeggiata in spiaggia per trovare tanti rifiuti rigettati dal mare e tra questi la schiuma di polistirene (il polistirolo espanso) è tra i componenti più comuni. C'è un alternativa? Vediamo insieme.

Il polistirolo va combattuto

Il progetto campano è sostenuto da un finanziamento della Regione ottenuto grazie alla misura "PO FEAMP Mis.1.43 – Porti, luoghi di sbarco, sale per la vendita all'asta e ripari di pesca": Pozzuoli e Procida hanno partecipato in sinergia e ci sono tredici comuni ammessi a questi finanziamenti.

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L'iniziativa prevede l'introduzione di particolari cassette ecosostenibili, dotate di microchip, che avranno una duplice funzione:

  • Tracciabilità del "Prodotto flegreo di eccellenza";
  • Ridurre drasticamente il problema dell'inquinamento da polistirolo.

Il pericolo del polistirolo sta nella sua caratteristica intrinseca: si sbriciola in mare e ha tempi di decomposizione non ancora definiti. Le "palline" che vediamo si spiaggiano lungo le coste, si mischiano alla sabbia, penetrano nei sassi e negli scogli. Gli animali mangiano il polistirolo e indovina chi mangia quei pesci? Noi tutti.

Ci cibiamo inconsciamente di polistirolo, un materiale molto dannoso. I pesci che mangiano il polistirolo sono quelli che finiscono comunemente sulle nostre tavole: il materiale viene scambiato dai pesci per delle uova che vengono così inghiottite. Dal pesce piccolo arriva a quello più grande e così via, fino a noi, che mangiamo un animale fatto di polistirolo e altre sostanze dannose (che abbiamo creato noi stessi).

Il nostro Paese è molto attivo in questa battaglia e già prima dell'iniziativa flegrea ci sono stati casi di sensibilizzazione. In particolare qualche anno fa fu fruttuosa una collaborazione tra il WWF e i pescatori di Spadafora e Chioggia, rispettivamente in Sicilia e Veneto. I pescatori usano cassette di pesce identificate tramite uno studio LCA ed Ecodesign e perfezionate insieme ai pescatori stessi. Queste cassette sono realtà in molti posti del mondo: dobbiamo introdurle in massa anche noi per salvaguardare il Mediterraneo.

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