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18 Novembre 2025 16:42

Negli Stati Uniti il primo decesso per “allergia alla carne”: cos’è la sindrome da Alfa-Gal

Si chiama sindrome da Alfa-Gal ed è una patologia che si sviluppa dopo aver mangiato carne e in seguito a una puntura di alcune specifiche zecche.

A cura di Francesca Fiore
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Il primo caso di decesso da "allergia da carne" è stato documentato negli Stati Uniti. Anche se può sembrare strano, la sindrome da Alfa-Gal è una patologia che esiste da tempo, con pochi casi registrati fin ora, ma che stanno diventando sempre più numerosi, soprattutto oltreoceano, in particolare a causa dei cambiamenti climatici. A confermarlo è uno studio pubblicato da pochissimo sul Journal of Allergy and Clinical Immunology: In Practice, che riporta come questo decesso sia stato per la prima volta collegato direttamente alla sindrome e, a sua volta, alla puntura di una zecca. Ma vediamo nel dettaglio cosa è successo e cos'è la sindrome da Alfa-Gal.

Allergia alla carne di mammifero, cos'è la sindrome da Alfa-Gal

La sindrome da Alfa-Gal, ovvero l'allergia alla carne di mammifero, è una patologia emergente che sta destando seria preoccupazione: è stato infatti segnalato il primo decesso riconosciuto a essa collegato. L'incidenza di questa allergia è in aumento sia negli Stati Uniti sia in Europa, un fenomeno che gli esperti collegano anche agli squilibri ambientali associati ai cambiamenti climatici.

A descrivere il tragico evento è stato l'allergologo Thomas Platts-Mills dell’Università della Virginia, uno dei massimi esperti mondiali della patologia. La vittima è un uomo di 47 anni che, tempo addietro, aveva avuto un violento malore notturno (vomito, nausea, dolori) dopo aver mangiato una bistecca durante un campeggio nel 2024. Circa due settimane dopo, l'uomo ha consumato un hamburger e, a distanza di circa mezz'ora, è stato trovato incosciente. Nonostante i tentativi di rianimazione, è deceduto in ospedale, a sole quattro ore dall'ingestione.

L'autopsia iniziale era risultata negativa, solo l'indagine successiva ha confermato i sospetti: la morte è stata causata da uno shock anafilattico scatenato dallo zucchero Alfa-Gal (galattosio-alfa-1,3-galattosio) presente nell'hamburger.

Come si sviluppa l'allergia

La sindrome da Alfa-Gal è innescata da una puntura di zecca, una particolare specie di zecche presente negli Stati Uniti, l'Amblyomma americanum. Questo esemplare contiene nella sua saliva un carboidrato particolare, il galattosio-alfa-1,3-galattosio, l'Alfa-Gal appunto. Se la Lone Star (Amblyomma americanum) è diffusa negli Stati Uniti, non è l'unica zecca in questione: in Europa, dove la Lone Star è poco presente, può essere provocata dall'Ixodes ricinus, detta zecca dei boschi, in Australia dalla Ixodes holocyclus e in Asia dalla Ixodes nipponensis.

Quando queste zecche mordono un essere umano, trasmettono l'Alfa-Gal attraverso la saliva. Poiché gli esseri umani (come i primati) non producono questo zucchero, il sistema immunitario lo riconosce come un corpo estraneo e sviluppa una forte reazione allergica.

La reazione allergica vera e propria si scatena quando la persona, nei mesi successivi, mangia carne di mammifero. Non sono solo le carni rosse – come quella di manzo, maiale e agnello – a essere sotto esame, ma anche derivati animali, come i formaggi o la gelatina.

Caratteristicamente, la reazione (che può essere fatale) si verifica in modo ritardato, circa 3-5 ore dopo il pasto. Nel caso della vittima, fattori come l'esposizione al polline, l'attività fisica e il consumo di alcol insieme all'hamburger potrebbero aver esacerbato la reazione.

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Le indicazioni dei medici

Considerando l'aumento dei casi, gli esperti forniscono una serie di indicazioni cruciali rivolte sia ai medici sia ai pazienti, indispensabili per individuare rapidamente la sindrome da Alfa-Gal e prevenire conseguenze potenzialmente gravi.

  • Sospetto ritardato. Uno degli elementi più caratteristici dell’allergia da Alfa-Gal è il ritardo con cui compaiono i sintomi dopo l’assunzione di carne di mammifero. Gli specialisti raccomandano di prendere in considerazione questa diagnosi quando il paziente riferisce episodi di malessere acuto – come forte dolore addominale, prurito diffuso, orticaria, difficoltà respiratorie o marcati disturbi gastrointestinali (nausea, vomito, diarrea o al contrario stipsi) – insorti tra le tre e le cinque ore dopo un pasto a base di carne rossa. Questo intervallo temporale, molto diverso da quello delle classiche allergie alimentari, è un indizio fondamentale e spesso decisivo per non confondere la sindrome con intossicazioni alimentari, reflusso o altri disturbi comuni.
  • Punture persistenti. Un altro campanello d’allarme importante riguarda le punture di zecca. Se il morso continua a prudere intensamente per più di una settimana, spiegano gli esperti, il rischio di sensibilizzazione all’Alfa-Gal aumenta in modo significativo. Per questo è essenziale imparare a distinguere correttamente una puntura di zecca da quella di altri artropodi, come gli acari (chigger), che hanno un aspetto e una localizzazione diversa. Una valutazione accurata del morso può fornire ai medici un’informazione preziosa per ricostruire la storia clinica del paziente.

Nonostante in Italia i casi registrati siano ancora relativamente pochi, la tendenza è chiaramente in crescita in tutta Europa, complice l’espansione geografica delle zecche favorita dai cambiamenti climatici. Gli specialisti sottolineano quindi la necessità di intensificare la sensibilizzazione del pubblico e la formazione del personale sanitario, affinché questa allergia emergente venga riconosciuta tempestivamente. Una diagnosi precoce, infatti, permette non solo di prevenire episodi gravi, ma anche di adottare strategie alimentari e comportamentali adeguate per ridurre il rischio di reazioni potenzialmente fatali.

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