
Non è la prima volta. Ma se pure lo fosse, ci sarebbe comunque da perdere la testa. Il ristorante L'Argine a Vencò di Antonia Klugmann è stato completamente allagato dopo l'alluvione che ha colpito il Friuli-Venezia Giulia nei giorni scorsi. "Siamo sott'acqua da stanotte. Ancora non è arrivato nessuno": così la Klugmann ha annunciato sui social la tragica notizia. E c'è molto, ma veramente molto, per cui arrabbiarsi.
Per la Klugmann "bisogna decidere che cosa è più importante"
Sembra che l'Italia sia sempre impreparata ogni volta si verifica un evento climatico potenzialmente catastrofico: e diciamo "sembra" perché è assurdo anche solo pensare che un Paese che, ogni anno, si trova a dover affrontare disastri di tipo ambientale, dovuti a piogge torrenziali o caldi estremi, non riesca proprio a farsi trovare pronto. Quasi ce lo aspettiamo ogni giorno di sentire notizie come quella che, questa volta, vede protagonista Antonia Klugmann: la chef – nota ai più per essere stata giudice all'edizione del 2017 di Masterchef – ha annunciato sui propri canali social che il suo ristorante a Dolegna del Collio (Gorizia) è completamente sott'acqua.
Danni per migliaia di euro, per un locale che si era appena ripreso dopo l'alluvione che l'aveva colpito appena un anno e mezzo fa. E basterebbe anche solo questo per essere completamente furiosi. Ma il problema va ben oltre il tragico evento. Come ha dichiarato all'ANSA: "Dopo una notte così, quando sento parlare di miliardi spesi per il ponte di Messina e nulla per un'emergenza collettiva, che riguarda ogni regione d'Italia, penso che quella proposta sia dura da sostenere. Bisogna decidere che cosa è più importante: secondo me è la sicurezza dei cittadini e di tutto ciò che ci circonda" e proprio non ce la sentiamo di darle torto. Perché, purtroppo, contro certi eventi, il singolo non può farcela, c'è bisogno del sostegno di chi è più grande di te e dovrebbe, e sottolineiamo dovrebbe, proteggerti: "Da parte nostra abbiamo investito decine di migliaia di euro, solo quest'anno, per la sicurezza. Abbiamo fatto la nostra parte come privati cittadini, abbiamo risistemato tutte le camere ma non è servito a nulla perché siamo piccoli. È del tutto inutile che un privato investa tempo e denaro a difesa della propria struttura se poi basta così poco per trovarci nuovamente punto e a capo" continua la chef.
Un problema che deve diventare una priorità
E come può il lavoro di anni, il sogno di una vita essere spazzato via così, improvvisamente, senza che nessuno ti aiuti? La stessa Klugmann ha dichiarato che nonostante le ripetute chiamate alla Protezione Civile, nessuno è arrivato in loro soccorso. E tutto questo travalica anche i confini dei "semplici" danni al ristorante perché il discorso potrebbe essere esteso, perché se si trattasse di un'abitazione – e la nostra mente non ha bisogno di nessuno sforzo per immaginarlo – il problema è ancora più grave: "Noi abbiamo avuto danni materiali gravi, ma le famiglie di Brazzano stanno vivendo un incubo e una tragedia personale" dichiara la Klugmann esprimendo, insieme alla sorella Vittoria, vicinanza per le famiglie coinvolte dalla frana a Brazzano di Cormons (Gorizia).
C'è bisogno davvero che questo tema diventi la priorità assoluta perché non si può aspettare che le cose migliorino da sole e quindi bisogna capire da che parte stare, capire a cosa dare importanza e agire, possibilmente nella direzione giusta: "C'è da fare un ragionamento strutturale sul territorio, prendendo coscienza del fatto che le cose stanno cambiando. È inutile parlare di turismo, di paesaggio in un meraviglioso Paese come il nostro se prima non si fa un ragionamento di sicurezza generale. Il paesaggio attorno a noi non è decorativo è la nostra identità" conclude la Klugmann.
Cosa è successo al ristorante
Tra il 16 e il 17 novembre L'Argine a Vencò di Antonia Klugmann è stato completamente invaso dall'acqua: il fiume Judrio è esondato in più punti provocando danni in diverse zone. "Siamo sott'acqua da stanotte. Ancora non è arrivato nessuno. Tutto sotto l'acqua. La campagna è un lago. Frighi e celle spente. Le stanze appena sistemate sono di nuovo completamente rovinate" così la Klugmann ha dato la triste notizia sui suoi canali social.
Lei stessa ha raccontato che la sala era ancora piena quando è iniziata l'emergenza: subito lei e il suo staff si sono adoperati mettendo i sacchi a protezione della cucina. Il risultato, però, non è stato quello sperato: dopo pochi minuti, infatti, la sala e la cucina sono state invase da acqua e fango. Un evento drammatico, reso ancora più amaro dal fatto che non è la prima volta: già un anno e mezzo fa il ristorante della chef di Trieste era stato colpito da un'alluvione. Solo una settimana fa erano state finalmente riaperte le stanze del piano terra, danneggiate la scorsa volta.
Sui social, intanto, arrivano messaggi e parole di conforto per la chef e tutto il suo staff. E, poche ore fa, Women in Food ha lanciato una raccolta fondi per contribuire ai lavori di ricostruzione del ristorante.