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2 Maggio 2024 12:22

L’Unione Europea emana la “Direttiva colazione”: cos’è e cosa cambia per i consumatori

Una norma firmata dai legislatori a Lussemburgo per tutelare tutti i cittadini e rendere ancora più complesse le frodi alimentari concentrandosi su miele e confetture.

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L'Unione Europea dà il via libera alla cosiddetta "direttiva colazione", ovvero quell'insieme di norme che regolano la composizione, la denominazione di vendita, l'etichettatura e l'imballaggio di prodotti alimentari comuni per la colazione come miele e marmellata. La riunione del Consiglio dell'Agricoltura tenutosi in Lussemburgo ha ricevuto il via libera all'unanimità degli Stati membri.

Uno dei punti principali della revisione riguarda il miele, concentrandosi sull'etichettatura dell'origine del Paese e sulla tracciabilità del prodotto. Queste nuove norme mirano a contrastare le importazioni di miele adulterato da Paesi al di fuori dell'UE introducendo un'etichetta obbligatoria e chiaramente visibile del Paese d'origine, insieme alla creazione di un sistema di tracciabilità del prodotto. Per quanto riguarda le miscele, l'etichetta includerà la percentuale di ciascun "Paese rappresentato". Inoltre, saranno introdotte etichettature più chiare riguardanti il contenuto di zucchero nei succhi di frutta e il contenuto minimo di frutta nelle marmellate.

Cosa dice la norma "per la colazione"

I cambiamenti più sostanziali riguardano il miele, soprattutto quelle confezioni composte da più tipologie diverse: le nuove norme renderanno più chiara l'etichettatura dei Paesi d'origine, consentendo agli Stati membri di decidere se indicare solo la percentuale delle quattro principali componenti se queste costituiscono oltre il 50% della miscela. Il sottosegretario all'Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste, Luigi D'Eramo, ha accolto favorevolmente l'adozione delle nuove norme da parte del Consiglio dell'UE, sottolineando che aumenterà la trasparenza per i consumatori, consentendo loro di fare scelte più consapevoli e salutari. Ha inoltre evidenziato il ruolo fondamentale di queste norme nel contrastare frodi e concorrenza sleale nel settore del miele, e nel sostenere la filiera apistica, considerata strategica per l'Italia.

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L'iter per questo riconoscimento è stato abbastanza rapido: partito a fine 2023, i legislatori hanno visto immediatamente una priorità in queste norme per la salvaguardia dei clienti, soprattutto alla luce delle tanti frodi che si succedono nel mondo delle conserve, in particolare nel miele. Secondo le stime "gran parte del miele importato da Paesi extra-Ue è sospettato di essere adulterato con zucchero e rimane inosservato sul mercato dell’Ue". Queste norme non venivano toccate da oltre vent'anni: si legge da Eunews che la revisione "rimette mano alla direttiva del 2001 sul commercio delle quattro categorie di prodotti alimentari e – una volta adottata in modo formale la nuova ‘direttiva colazione’ – saranno aggiornate le norme relative alla loro composizione, etichettatura e denominazione, in modo da favorire il passaggio a diete più sane e a garantire la trasparenza sull’origine dei prodotti". Le aziende avranno due anni di tempo massimo per adeguarsi a queste norme, dopodiché sarà tutto illegale. Ma cosa dovranno fare nello specifico? Dovranno garantire prodotti più sicuri e trasparenti, con informazioni chiare sulla provenienza e sulle caratteristiche così da proteggere i consumatori; dovranno sostenere i produttori onesti contrastando le frodi e la concorrenza sleale, tutelando la filiera agroalimentare e favorendo la produzione di prodotti di qualità; dovranno promuovere una dieta sana incoraggiando i consumatori a scelte alimentari consapevoli.

Fattivamente le aziende dovranno inserire un codice identificativo unico per poter risalire agli apicoltori e una piattaforma di esperti sosterrà la racconta dati per individuare le alterazioni e fornire raccomandazioni su un sistema di tracciabilità per produttori e importatori. Ci saranno inoltre tre nuove tipologie di succo di frutta:

  1. Succo di frutta concentrato a ridotto contenuto di zucchero
  2. Succo di frutta a ridotto contenuto di zucchero da concentrato
  3. Succo di frutta a ridotto contenuto di zucchero

Le aziende potranno poi scegliere se inserire un'etichetta con su scritto "I succhi di frutta contengono solo zuccheri naturali" e saranno autorizzate a usare edulcoranti per ridurre l'effetto dello zucchero sul gusto. Lavoro anche sul latte disidratato: le aziende possono usare trattamenti che producano latte disidratato senza lattosio, finora illegale.

Infine c'è stata la specifica sulle confetture: aumento minimo del contenuto di frutta (100 grammi in più per chilogrammo) e nelle confetture extra (50 grammi in più per chilogrammo) che portano i due prodotti ad avere almeno il 45% e il 50% di frutta minima per vasetto.

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