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2 Febbraio 2023 23:36

La storia della vignarola: la ricetta contadina degli antichi Romani

La storia della vignarola, un piatto vegetariano che negli ultimi anni ha visto una piccola modifica "carnivora". Scopriamo perché si chiama così e le varianti. La vignarola è tra le protagoniste della Golden Mystery Box su cinque piatti vegetariani della tradizione regionale italiana di Mastechef 12.

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C'è un piatto laziale che è un vero e proprio inno alla primavera: la vignarola, un contorno a base di legumi e verdure che nel corso degli anni ha visto come modifica l'aggiunta del guanciale. Tipica ricetta della tradizione contadina della zona di Velletri, gli ingredienti cambiano a seconda della stagione e quindi è al contempo una ricetta stagionale e una ricetta da fare tutto l'anno. Proprio per questa sua caratteristica però, non esiste una ricetta storica e univoca: la versione classica ha carciofi, fave, piselli, lattuga romana e cipollotto fresco perché è principalmente primaverile, ma puoi trovare anche altri ortaggi nelle altre stagioni. Ma perché questo piatto si chiama così? Vediamo la storia della vignarola.

La storia della vignarola, l'antica ricetta dei Castelli Romani

Una pietanza gustosissima basata sulla semplicità di preparazione e ingredienti. La sua storia è molto antica, risale addirittura all'Impero romano: al tempo con il termine "vignarolo" si identificavano gli ortolani. Le origini non sono del tutto chiare ma è quasi certo sia nata nella zona di Velletri, nel cuore dei tanti vigneti dei Castelli Romani. Anticamente la vignarola si preparava con le verdure appena colte e con la prima sbocciatura, anche per "testare" il prodotto e decidere il prezzo di vendita: più buone erano fave e piselli, più alto sarebbe stato lo "scontrino".

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C'è anche una versione toscana di questo piatto, tipica di Lucca, la garmugia lucchese. In questo caso è una vera e propria zuppa di verdure cotta in pochissimo brodo. La vignarola toscana ha però una storia più recente e certa: questo piatto ha origini nobiliari ed è per questo che troviamo molte più verdure e anche qualche pezzo di carne, come macinato di vitello, guanciale o pancetta. La comunità contadina, toscana o laziale che fosse, non si sarebbe mai azzardata a unire carne e verdure se non nel periodo di festa e la vignarola non è mai stato ritenuto un piatto da festeggiamento.

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Quello che i piatti non dicono
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