
Christine Lagarde, presidente della Bce (Banca centrale europea), ha scelto il mercato di Sant'Ambrogio a Firenze per lanciare un messaggio diretto sull'inflazione e sul costo della vita. Tra banchi di frutta, verdure e formaggi, la numero uno della Bce ha osservato i prezzi, scambiato battute con i venditori e parlato con i cittadini. Un gesto simbolico che mostra quanto la politica monetaria tocchi, sostanzialmente, soprattutto la vita quotidiana delle persone.
Segnali economici e politici dalla presidente
Christine Lagarde è a Firenze in vista del consiglio direttivo della Banca centrale europea che si svolgerà tra oggi e domani proprio nel capoluogo toscano. "Ho controllato molto attentamente i prezzi del cibo – ha detto Lagarde – e sì, bisogna dire che sono aumentati, ma molto meno rispetto a due anni fa. Tuttavia restano comunque più alti dell'inflazione media, che è intorno al 2%. Dobbiamo assicurarci che continuino a scendere, perché il cibo è molto importante".

Un chiaro monito alla questione relativa all'inflazione che, come ormai risaputo, ha colpito diversi settori. La presidente della Bce ha voluto ribadire che, anche se i prezzi diminuissero a livello generale, quelli (alti) del cibo continuerebbero a pesare su tutte le famiglie europee. Insomma non proprio una "visita di cortesia", ma un'occasione per ribadire la centralità del tema alimentare nel dibattito economico europeo. I prezzi del cibo restano un indicatore sensibile, capace di influenzare la fiducia dei cittadini e la percezione della ripresa. Lagarde ha voluto mostrare che la lotta all’inflazione non finisce finché il calo dei prezzi non si riflette anche nella spesa quotidiana.
Gli scambi di opinioni con le persone
La numero uno della Banca centrale europea, durante la visita tra i banchi alimentari del Mercato di Sant'Ambrogio, ha anche elogiato Firenze. Ha spiegato che questa è proprio la città scelta dal figlio per fare la proposta di matrimonio alla moglie. Accompagnata dai suoi collaboratori, Lagarde ha fatto qualche acquisto tra melograni e formaggi e ha scherzato anche sul panettone che il marito le aveva chiesto di riportare a Francoforte. "Dovevo acquistarne uno – dice sorridendo – ma mi sa che forse è ancora troppo presto".

Insomma gesti semplici che, in questa circostanza, hanno reso più vicina un'istituzione, spesso percepita come distante. La sua presenza al mercato fiorentino è diventata così un'immagine simbolica: quella di una Bce che, almeno per un giorno, scende tra la gente comune per ascoltare e capire il peso reale dell'inflazione.