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È nata una delle più importanti innovazioni della frutticoltura italiana: la prima funivia al mondo dedicata al trasporto delle mele. Proprio in questi giorni, ha compiuto il suo primo viaggio in Val di Non, in Trentino, inaugurando un connubio perfetto tra sostenibilità e tecnologia, riducendo le emissioni di anidride carbonica e rendendo più sicuro il lavoro degli agricoltori.
Una funivia amica dell'ambiente: come funziona
La raccolta delle mele della Val di Non – la prima italiana ad avere ottenuto la denominazione Dop – è iniziata, come da tradizione, alla fine di agosto e questa volta, a trasportarle, c'era una funivia. Si tratta del primo impianto del genere al mondo e si occupa di collegare le sale di lavorazione di Predaia con le celle ipogee della miniera di Rio Maggiore. La struttura si estende per circa 1,3 chilometri, muovendosi alla velocità di 5 metri al secondo e affrontando un dislivello di 90 metri. Si tratta di un impianto che segna una svolta anche nella lotta contro le emissioni e la sicurezza stradale: infatti può trasportare ogni ora fino a 460 contenitori da 300 chili ciascuno, eliminando così gli oltre 5.000 viaggi all'anno dei camion adibiti al trasporto.
Una funivia, in tutto e per tutto, amica dell'ambiente: sfrutta infatti energia solare e idroelettrica e, addirittura, le stesse mele, o meglio il loro peso, aiutano a produrre energia. Una volta arrivate alle grotte poi, i frutti vengono conservati a una temperatura costante, riducendo quindi il consumo di elettricità, risparmiando circa il 30% dei magazzini tradizionali.
Da dove nasce il progetto
Il progetto è un orgoglio 100% Made in Italy, nato dalla collaborazione tra il Consorzio Melinda e il gruppo Leitner, leader internazionale nell'impiantistica a fune: il tutto è stato finanziato, per circa il 40%, dal PNRR nell'ambito del progetto Next Generation EU.
Le autorità nazionali hanno riconosciuto la grandezza dell'impianto, come riportato dall'AGI, secondo cui il Ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha affermato: "La nuova Funivia delle Mele del Consorzio Melinda è un esempio di come i fondi del PNRR possano rendere le aziende protagoniste della transizione energetica senza considerarle nemiche dell’ambiente. Questo investimento si affianca a quello dell'uso delle cave vuote per stoccare i frutti raccolti e consentirà di risparmiare migliaia di viaggi in camion, di abbassare significativamente le emissioni di CO2, di non consumare suolo e di migliorare gli standard di sicurezza per i lavoratori. Lo Stato è al fianco delle eccellenze italiane e di chi le produce. L’opera è un ottimo esempio di lavoro di squadra 100% Made in Italy".
Maggiore sicurezza anche per i lavoratori
Oltre agli aspetti (positivi) per l'ambiente, la nuova funivia è una risorsa essenziale anche per i lavoratori agricoli: infatti essa garantisce una maggiore sicurezza, come sottolineato anche dal Ministro Lollobrigida, in quanto l'ingresso nelle celle ipogee, dove vengono conservate le mele, hanno un ingresso dedicato. Questo permette di non avere interferenze e separare il percorso della frutta da quello degli uomini e dei mezzi, evitando rallentamenti e soprattutto possibili incidenti che possono verificarsi in un ambiente sotterraneo, di per sé molto complesso.