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26 Settembre 2023 17:54

In Italia arriva una stagione dei funghi insolitamente rigogliosa

Le piogge delle ultime settimane oltre a creare danni hanno favorito la fuoriuscita dei funghi nei boschi italiani. Importante +20% di prodotto rispetto al 2022.

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Non tutto il male viene per nuocere: le tante piogge che hanno colpito l'Italia negli ultimi mesi hanno spinto un'insolita nascita dei funghi, in particolare un'esplosione di porcini e aumenti del "raccolto" fino al 20% rispetto all'anno scorso. Una stagione di funghi estremamente positiva stando a quanto riportato da Coldiretti che, comunque, ci tiene a precisare una cosa fondamentale: bisogna seguire alcune semplici ma fondamentali regole di sicurezza per evitare problemi e incidenti. Cogliere i funghi non è come cogliere le castagne, può essere pericoloso.

Il boom dei funghi a settembre 2023

La nascita di porcini, chiodini, finferli e altre varietà non è così usuale come si tende a pensare. Per essere rigogliosa ha bisogno di condizioni ottimali: servono terreni umidi senza piogge torrenziali, una buona dose di sole e temperature moderate all'interno del bosco. Sono caratteristiche insolite che però si sono verificate nelle ultime settimane.

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Il report di Coldiretti ci fotografa però una situazione molto diversa da zona a zona dello Stivale. In Lombardia abbiamo un aumento del 20% rispetto allo scorso anno che però, di contraltare, ha dovuto subire importanti danni a causa delle grandinate. Discorso diverso in Veneto e Friuli Venezia Giulia: le Dolomiti bellunesi hanno un boom di porcini, finferli, mazze da tamburo e imbutini senza gravi conseguenze. Situazione in evoluzione in Emilia Romagna, Piemonte e Liguria: in queste ultime due regioni c'è sicuramente un aumento della quantità di funghi ma bisogna fare i conti con le distruzioni causate dai cinghiali che devastano intere zone di raccolta. Molto positivo anche il raccolto in Umbria e Lazio con un +20%. L'unica zona a non avere dei risultati favorevoli da queste pioggia è il Sud Italia: a parte la Sila (in Calabria), che cresce comunque di meno rispetto al Nord, tutte le altre regioni hanno avuto temperature troppo alte per troppi giorni e i funghi ne risentono in questo periodo. Nel migliore dei casi nel Mezzogiorno ci sarà un raccolto pari al 2022.

Coldiretti, in chiusura, chiede grande prudenza: è necessario evitare le improvvisazioni e seguire alcune importanti regole come la pianificazione dei percorsi, il rispetto delle norme vigenti ma, soprattutto, non fidarsi assolutamente dei luoghi comuni e rivolgersi sempre ai Comuni e alle Unioni micologiche in caso di dubbi sui funghi. Spesso possiamo imbatterci in prodotti velenosi senza saperlo, bisogna stare attenti.

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