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Nel silenzio apparente di Kilteely, un piccolo villaggio della Contea di Limerick in Irlanda (197 abitanti nel 2022), si è acceso un movimento collettivo. Ventisei persone tra agricoltori, psicologi, falegnami e avvocati hanno versato 15 mila euro a testa per un totale di 300 mila euro. L'obiettivo? Salvare necessariamente l'ultimo pub superstite del paese per ridargli vita e rinominarlo come "The Street Bar". Un gesto che non si tratta affatto di un investimento speculativo, ma di un grido d'amore verso le origini e la comunità, un atto di resistenza contro la desertificazione sociale dei piccoli centri rurali. Vediamo insieme cosa è successo.
Un baluardo di socialità contro l’estinzione
A riportare la notizia è il Guardian, quotidiano britannico tra i più istituzionali. Qui viene raccontato un progetto rivoluzionario che ha visto nascere una sorta di cooperativa sociale con consiglio di amministrazione e gestione professionale. La volontà è quella di preservare un luogo di incontro, non un'attività redditizia. Il pub torna così a essere motore della vita locale e quel classico punto di ritrovo tra amici quando tutti i negozi chiudono. Se non fosse intervenuto questo gruppo di 26 persone, anche l'ultimo bar di Kilteely avrebbe chiuso gettando nello sconforto più totale la popolazione locale.

La riapertura è stata fatta dopo un'importante ristrutturazione che ha permesso di costruire impianti adatti alla conservazione della birra. È stata messa anche una parabola per trasmettere i canali di Sky Sports e così tra una partita di calcio e di rugby, il comitato ha salvato il bar di quartiere. Al muro è stata affissa una piccola insegna con un elenco dei nomi dei 26 cittadini "salvatori" con su scritto "Welcome at The Street Bar".
Sappiamo tutti cosa significhino i pub per la popolazione britannica. Luoghi di aggregazione per eccellenza in cui cantare a squarciagola musica dal vivo, scolarsi litri di birra, socializzare, incontrare gli amici e guardare partite di calcio. Nei secoli i pub sono stati quindi come veri e propri custodi dell'identità, soprattutto nei momenti di crisi nazionale e la storia di quello di Kilteely, salvato dal fallimento, è una di quelle che a tutti noi piace leggere.