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24 Aprile 2024 11:53

Il prezzo del caffè aumenta ancora: superato di molto 1 euro a tazzina di media

Il prezzo dell'espresso continua a salire ma a guadagnarci sono sempre i soliti: la filiera langue, di questo passo sarà sempre più complesso avere un caffè di qualità.

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Il prezzo del caffè continua a salire, alimentato dai rialzi sui mercati internazionali e rischia di pesare sulle tasche degli italiani con un rincaro del costo della tazzina al bar. Lo denuncia Assoutenti, presentando i dati aggiornati su prezzi e consumi. L'espresso ha già subito aumenti costanti negli ultimi anni, con un prezzo medio al bar che oggi si attesta a 1,18 euro nelle principali città italiane. Solo tre anni fa, nel 2021, il costo medio era di 1,03 euro, per cui gli italiani hanno già subito un rincaro del 14,9% per questa irrinunciabile tradizione quotidiana. La cosa che ci preme di dire però è un'altra: parafrasando Max Mariola, possiamo dire che non è ancora abbastanza. Il caffè costa ancora troppo poco ma di questo passo a guadagnarci sono solo le aziende.

Le città più care e quelle dove i prezzi sono saliti di più

Il caffè espresso ha il prezzo in ascesa e non è una bella notizia: il costo sta salendo a causa della crisi climatica e dei tumulti interni alle regioni che lo producono. Questo porta a un listino prezzi spropositato rispetto alla media degli anni passati che costringerà le aziende a una scelta di campo: continuare ad alzare i prezzi o accettare una marginalità inferiore e andare incontro agli altri membri della filiera.

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Per il momento la scelta delle compagnie sembra puntare sulla prima scelta: a Bolzano il primato del prodotto più caro, città in cui il caffè costa in media 1,38 euro a tazzina, seguita da Trento (1,31 euro) mentre Catanzaro, con una media di 0,99 euro, risulta la città più economica, superando così anche Napoli (1,05 euro).  I listini odierni rispetto a quelli di tre anni fa sono impietosi: la provincia che ha subito i rincari maggiori è Pescara, con il prezzo medio che sale da 1 euro a 1,28 euro e un aumento del +28%, seguita da Bari col +24,4%.

Perché il caffè dovrebbe costare di più (e cosa stiamo sbagliando)

Tutto ciò si rifletterà sulla filiera: il prezzo del caffè dovrebbe salire perché al momento il costo è svilente per il lavoro del barista. Dovrebbe salire perché l'espresso merita formazione e cura da parte di chi lo prepara. Dovrebbe salire perché al momento, nonostante l'innalzamento dei prezzi, le filiere tendono a sfruttare i lavoratori di base rasentando la schiavitù.

Di questo passo però la strada sarà ancora lunga anche perché Gabriele Melluso, presidente di Assoutenti, non sembra percepire questo problema. "Temiamo che i rialzi delle quotazioni del caffè possano portare nelle prossime settimane a incrementi dei prezzi sia per le consumazioni al bar (caffè, cappuccino, ecc.) sia per il caffè in polvere venduto nei supermercati — afferma il presidente — Anche pochi centesimi di aumento determinerebbero una stangata sulle tasche dei consumatori, considerato che in Italia vengono serviti nei locali pubblici circa 6 miliardi di caffè all’anno per un giro d’affari dell’espresso pari a circa 7 miliardi di euro annui". Stiamo vedendo il problema dal lato sbagliato perché la filiera è dopata da prezzi che sono rimasti immobili per troppi anni e che ora sta facendo i conti con una crisi senza precedenti.

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