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Il Consorzio di produzione di uno dei vini più noti e consumati d’Italia, il Pinot Grigio, stappa le sue migliori bottiglie per festeggiare l’incremento delle vendite nel 2021 rispetto all’anno precedente. Il segno più tocca il 6%, con un totale di prodotto imbottigliato che raggiunge i 2,4 milioni di ettolitri.
Un traguardo importante per i produttori del Triveneto, territorio il quale comprende Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino, favorito nello specifico da una crescita di export per quanto riguarda la Doc delle Venezie (il cui Consorzio è nato nel 2017), comprensiva di oltre il 77% del Pinot Nero imbottigliato nella zona.

Quello che ci siamo lasciati alle spalle poche settimane fa è il quarto anno consecutivo nel quale la Denominazione di origine controllata chiude con il segno positivo, confermando il trend favorevole delle stagioni precedenti. Nello specifico nel periodo gennaio-novembre del 2021 sono stati imbottigliati, rispetto allo stesso lasso di tempo dell'anno prima, 97.322 ettolitri di vino in più.
Pinot Grigio delle Venezie: dove viene esportato
Un vino apprezzato non solamente lungo tutto lo Stivale, ma anche all'estero. La Gran Bretagna è uno dei maggiori importatori del Pinot Grigio, ma è quello statunitense il primo mercato per quanto riguarda l'export. Gli Usa, stando ai dati di vendita del prodotto, rappresentano circa il 40% del totale esportato dall'Italia. Per mantenere saldo il legame con gli Stati Uniti già a febbraio il Consorzio Doc delle Venezie tornerà nel Paese a stelle e strisce per una serie di eventi in programma a Miami, Florida.
Nel Triveneto circa 27mila ettari sono vitati alla produzione di Pinot Grigio (numero più che raddoppiato nel corso degli ultimi dieci anni), con il territorio che rappresenta l'85% totale della produzione sul suolo italiano. Il legame tra questa terra e il vino affonda radici molto profonde nel tempo: basti pensare che i primi insediamenti viticoli qui risalgono al VII e il V secolo a.C, al tempo della dominazione etrusca.