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10 Maggio 2025 18:00

Il 60% della pasta nel mondo è made in Italy: l’Italia si conferma leader mondiale nella produzione

Quando si parla di pasta, noi italiani siamo sempre in prima linea: uno studio di Unione Italiana Food sui dati Istat 2024 conferma che l'Italia si posiziona al primo posto nella classifica dei maggiori produttori di pasta al mondo.

A cura di Arianna Ramaglia
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Ma noi italiani quanto amiamo la pasta? A confermarlo, se non fosse già cosa nota, è una notizia che posiziona il nostro Paese come il primo nel consumo di pasta con oltre 23 chili annui pro-capite. E, secondo i dati Istat, non si tratta solo di consumo, ma anche di produzione: vediamoli nel dettaglio.

Lo studio dei dati Istat

L’Italia si classifica come leader mondiale della pasta: come riportato dall'Ansa, secondo uno studio di Unione Italiana Food su dati Istat 2024 la nostra produzione di pasta ha raggiunto i mercati esteri nel 58% dei casi. Questo cosa significa? Che circa 2.420.345 tonnellate sono rivolte ai cinque continenti portando il buon nome della pasta italiana in tutto il mondo. Per semplificare questi dati basti pensare che sulle tavole di 200 Paesi ci sono circa 80 milioni di pasta italiana e in tutto il mondo i consumi sono di circa 14 milioni di tonnellate: numeri da capogiro che confermano ancora una volta come l’Italia sia sempre in prima linea quando si parla di pasta.

La pasta italiana nel mondo

Come spiega Margherita Mastromauro, Presidente dei Pastai Italiani di Unione Italiana Food, più della metà della produzione di pasta in Italia è destinata ai mercati esteri: "Oggi quasi il 60% dei pacchi di pasta prodotti in Italia viene esportato e il nostro impegno è finalizzato a consolidare questi successi, puntando sulla trasparenza della filiera e sul patrimonio culturale che la pasta italiana porta sulle tavole di tutto il mondo, continuando a rafforzare le relazioni commerciali con tutti i nostri partner internazionali". Se tutto questo è possibile, è – quasi scontato dirlo ma sempre meglio farlo – grazie al “ saper fare centenario dei pastai italiani. La crescita nei mercati internazionali dimostra come la pasta italiana rappresenti un prodotto in grado di rispondere alle esigenze dei consumatori più attenti, grazie a un equilibrio tra tradizione e innovazione” afferma Mastromauro.

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Quali sono i Paesi che ne consumano di più?

Della pasta esportata nel 2024, circa 1,5 mln di tonnellate è destinato ai paesi dell'Ue mentre 898.815 tonnellate finiscono in Paesi terzi. L'export nei Paesi Ue occupa nel 2024 infatti il 62,9% del totale, mentre il restante 37,1% riguarda i Paesi non UE, America, Asia, Africa, Oceania.

Per quanto riguarda i singoli paesi in cui viene esportata la maggior quantità di pasta abbiamo: Germania (467.183 tonnellate), Stati Uniti (302.177 tonnellate), Regno Unito (283.478 tonnellate), Francia (278.511 tonnellate), e Giappone (69.589 tonnellate). Infine, l’amore per la pasta made in Italy registra crescite tra il 5 e il 20% in Svezia, Canada, Polonia, Arabia Saudita, Brasile, Cina, Repubblica Ceca, Croazia, Romania, Albania, Portogallo, Malta, Libano, tra il 20 e il 50% in Stati Uniti, Corea del Sud, Ucraina, Colombia, Serbia, Turchia, Vietnam, Oman, Uruguay, superiori al 50% in Paesi come Messico, Argentina, Etiopia, Eritrea, Sri Lanka e Paraguay.

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