Con un mercato sempre più affollato di alternative – tra prodotti light, biologici e vegetali – orientarsi nella scelta dello yogurt giusto non è semplice. Le analisi indipendenti di Altroconsumo fanno chiarezza, individuando i prodotti che offrono la migliore combinazione tra qualità, ingredienti e trasparenza.
Scegliere uno yogurt al supermercato può sembrare una decisione semplice, ma la varietà di prodotti presenti sugli scaffali – tra interi, greci, magri, biologici, vegetali e senza zuccheri – può generare confusione anche nei consumatori più attenti. Non tutti gli yogurt sono uguali: cambiano per qualità degli ingredienti, valori nutrizionali, consistenza, sapore e anche per il prezzo al chilo. In un mercato così ampio e competitivo, è fondamentale sapere quali prodotti offrano il miglior equilibrio tra bontà, composizione e trasparenza dell’etichetta.
Per aiutare i consumatori a fare una scelta più consapevole, Altroconsumo ha stilato una classifica dei migliori yogurt in commercio, basata su analisi approfondite condotte in laboratorio. Il risultato è un elenco chiaro e affidabile che mette a confronto prodotti di marche note, private label e anche alternative vegetali, attribuendo a ciascuno un punteggio di qualità. Una guida è utile non solo per individuare lo yogurt più sano e gustoso, ma anche per scoprire quali marchi offrono il miglior rapporto qualità-prezzo.
Questa selezione mette in luce i prodotti che si distinguono per qualità complessiva, ingredienti equilibrati e trasparenza dell’etichetta. Dai classici yogurt interi a quelli greci o vegetali, la classifica aiuta a individuare le scelte più valide sugli scaffali, senza farsi guidare solo dalla marca o dal prezzo.
I test di Altroconsumo sono condotti in modo indipendente e rigoroso da laboratori accreditati. Ogni prodotto viene acquistato in forma anonima nei punti vendita aperti al pubblico, proprio come farebbe un comune consumatore. Le analisi si concentrano su diversi aspetti: qualità nutrizionale, presenza di zuccheri e grassi, correttezza delle informazioni in etichetta, controllo microbiologico e valutazione organolettica. In alcuni casi viene anche considerato l’impatto ambientale del packaging. I punteggi finali sono il frutto di una media ponderata di tutti questi criteri, offrendo così una classifica imparziale e attendibile, a tutela della salute e del portafoglio dei consumatori.