video suggerito
video suggerito
6 Novembre 2020 15:00

I gusci delle cozze diventano “oasi” per gli uccelli in migrazione

L'idea lanciata da un'azienda sarda e da un'organizzazione no profit internazionale: sfruttare i gusci delle cozze per creare "oasi" che aiutino le specie a rischio. Il progetto partirà nella primavera 2021 e prevede la realizzazione di due o tre isolotti. Se gli uccelli apprezzeranno le istallazioni si provvederà a nuove creazioni.

84
Immagine

Isolotti artificiali realizzati con i gusci delle cozze per aiutare le specie a rischio. L’obiettivo di Nieddittas e Medsea, due realtà imprenditoriali e associative, è quello di valorizzare gli ecosistemi marino e costiero del Mediterraneo e, in particolare, del Golfo di Oristano.

L’iniziativa nasce all’interno di Maristanis, un progetto di cooperazione internazionale per la tutela e la gestione delle zone costiere del Golfo di Oristano. Dopo un’analisi della zona da parte delle realtà territoriali è emerso che non c’è uno spazio adeguato per la nidificazione degli uccelli. Nasce così il progetto di questi isolotti artificiali realizzati con i gusci delle cozze di Corru Mannu. Queste istallazioni saranno una sorta di "oasi" in cui gli uccelli di passaggio potranno riposarsi, nidificare e riprodursi.

Immagine

Gli isolotti saranno realizzati in legno leggero e riempiti internamente con i gusci delle cozze: legno e gusci non intaccano l’equilibrio dell’ecosistema, vanno solo a creare elementi aggiuntivi al contesto e nuovi spazi utili per ospitare gli uccelli. In particolare, gli isolotti ospiteranno la nidificazione del Fraticello (Sternula albifrons), della Sterna comune (Sterna hirundo), del Beccapesci (Thalasseus sandvicensis) e del Gabbiano roseo (Chroicocephalus genei).

Bisogna tutelare e valorizzare il territorio

L'iniziativa è nata grazie alla collaborazione fra Medsea, la Mediterranean Sea and Cost Foundation – una realtà no profit che sostiene la tutela e lo sviluppo sostenibile degli ecosistemi costieri – e Nieddittas, un'azienda privata che opera nell'ambito della mitilicoltura e della pesca. La voglia di investire in questo progetto da parte dell'impresa sarda ed è dovuta alla volontà di "porre costante attenzione nella tutela e nella salvaguardia dell'ambiente in cui lavoriamo". Le parole sono dell'amministratore delegato, Caterina Murgia, che prosegue spiegando come bisogni operare "in relazione alle politiche di sostenibilità ambientale. L’auspicio è quello di poter essere un’azienda modello, esempio anche di tutela e valorizzazione del territorio".

Il progetto partirà nella primavera 2021 e prevede la realizzazione di due o tre isolotti. I "clienti" saranno gli uccelli: se i flussi migratori apprezzeranno le istallazioni e si riprodurranno su questi isolotti si provvederà alla costruzione di altre superfici. In base agli elementi in possesso delle realtà coinvolte non ci dovrebbero essere problemi in tal senso e potrebbe essere un ottimo esempio di come realtà imprenditoriali dell'ittica e fauna marina possano convivere serenamente.

Immagine
Quello che i piatti non dicono
Segui i canali social di Cookist
84
api url views