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29 Agosto 2025 11:01

Granchio blu: brevettati dissuasori sonori per “allontanarlo” definitivamente

Sono anni che il granchio blu sta devastando gli allevamenti di vongole in Italia. La soluzione per contrastarli potrebbe essere portata dai nuovi dissuasori sonori solari che riducono fino al 90% la sua presenza.

A cura di Enrico Esente
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Definito da tutti un "alieno invasore", il granchio blu (Callinectes sapidus) è una specie originaria dell'Atlantico che, da diversi anni, sta causando gravi danni agli allevamenti di vongole in Italia. Un crostaceo vorace di molluschi che, dalla primavera del 2023, sta devastando le aree dedicate alla molluschicoltura specialmente nel Delta del Po, tra Veneto ed Emilia-Romagna. Tra poco tempo, forse, questa lotta al granchio blu potrà finalmente terminare poiché sono stati brevettati dei dissuasori sonori che lo allontanerebbero definitivamente. Attualmente ancora in fase di sperimentazione, permetterebbero di proteggere gli allevamenti di vongole in modo ecologico ed efficace.

Un'invenzione tutta italiana da record

Forse è stata finalmente trovata la soluzione definitiva per contrastare il granchio blu. Diffusosi rapidamente e altamente vorace, i danni che sta commettendo in questi anni sono tantissimi. Secondo una stima di Fedagripesca, sono stati persi circa 200 milioni di euro a causa del granchio blu che ha compromesso decine di allevamenti costretti poi alla chiusura.

Nel corso degli anni sono state provate tante soluzioni ma, con questi dissuasori sonori, la fine dell'incubo pare vicina. L'invenzione nasce da Roberto Passarella in modo del tutto casuale dopo aver notato la reazione del granchio battendo un colpo su un tubo. Così poco dopo, insieme all'amico e tecnico elettronico Giacomo Perazzolo, ha sviluppato un dispositivo in acciaio. Si tratta di un dissuasore alimentato da pannelli fotovoltaici galleggianti capace di emettere tre diverse frequenze sonore differenti. In questo modo il granchio non può più abituarsi al "disturbo" e viene prontamente respinto indietro senza possibilità di attaccare gli allevamenti di vongole. Questa è un soluzione che potrebbe rivelarsi a dir poco geniale in quanto non verrebbe fatto del male ai crostacei e non verrebbero usate né trappole e né sostanze chimiche. 

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Il prototipo è stato testato per più di sei mesi in un vivaio di Porto Levante, vicino a Rovigo, dove la presenza del granchio blu è risultata ridotta addirittura del 90%. Il progetto, presentato a Ferrara negli scorsi giorni, vede la collaborazione tra Ispra e l'Università di Padova, mentre la sperimentazione fa parte del maxi-piano coordinato dal commissario straordinario Enrico Caterino.

Finché il dispositivo non otterrà il via libero scientifico, non sarà fornito a nessun pescatore. A invitare tutti alla cautela è stato Vadis Paesanti, vicepresidente di Confcooperative Fedagripesca della Regione Emilia-Romagna. Paesanti ha spiegato che i dissuasori sonori dovranno avere lo stesso rigore delle reti o dei recinti e, solo con un esito positivo, si potrà procedere con eventuali indennizzi per l'investimento economico. La spesa, infatti, non sarebbe indifferente in quanto i prezzi dei dispositivi oscillerebbero, a seconda del modello, tra i 2000 e i 7000 euro l'uno. Intanto qualcosa si sta muovendo, anche le istituzioni sono state allertate tanto che il prefetto di Ferrara, Massimo Marchesiello, intervenuto alla presentazione del dispositivo. Adesso la palla passa agli enti scientifici chiamati a validare i risultati ottenuti. Solo con le sperimentazioni si potrà ottenere il permesso alla distribuzione dei dissuasori anti-granchio blu.

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