
Un gusto di gelato con crema al pistacchio e porcini, che probabilmente farà impazzire gli appassionati dei funghi: a San Marcello Piteglio, nel cuore della montagna pistoiese, la gelateria "L'Officina del Gusto" ha introdotto un nuovo e curioso gusto artigianale. La novità è stata ispirata dalla partecipazione della famiglia Bracali – proprietari della gelateria – alla Rassegna Micologica di Cutigliano: l'idea di Sara Carrà, figlia della titolare Scilla Bracali, sarà sicuramente apprezzata dai micologi e dai cultori del gelato gastronomico.
Esaltare alla perfezione le materie prime del territorio
"La Rassegna Micologica di Cutigliano è stata solo un pretesto. Noi cerchiamo di offrire gusti nuovi e originali", così ha commentato la proprietaria della gelateria al quotidiano Il Tirreno. "Chi entra nel locale – spiega Scilla Bracali – può sembrare "smarrito" quando vede il cartello che indica questo speciale gusto, ma alla fine possiamo affermare che sta rispondendo bene". Dalla piccola gelateria pistoiese hanno fatto capire che, utilizzare una materia prima eccezionale (e del territorio) come i funghi porcini, è anche una sfida alla creatività in cucina. L'obiettivo è quello di esaltare i sapori autentici del posto e far provare una nuova esperienza di gusto a chi mangia per la prima volta questo tipo di gelato.

La gelateria pistoiese propone una versione innovativa per gustare il gelato in modo diverso dal solito cono o coppetta: lo servono all’interno di una croccante cialda di Grana Padano, guarnito con piccoli crostini di pane. In questo modo, il gelato si trasforma quasi in un antipasto, capace di cambiare completamente la percezione di questo dolce. La cialda di formaggio, inoltre, aggiunge una nota sapida che bilancia perfettamente la dolcezza del gelato, creando un perfetto gioco di contrasti che arricchisce l’esperienza. Il gusto ai porcini è solo un "inizio" per madre e figlia che, come hanno raccontato, ne rilanceranno uno tutto nuovo. "Presto a Cutigliano ci sarà la Rassegna della Castanicultura – dice – e noi saremo presenti anche con il gelato alla castagna. Inoltre abbiamo intenzione di farlo alla zucca e utilizzare la ricotte della montagna pistoiese".
Il successo del gelato gastronomico in Italia
Seppure sembrano un accostamenti "bizzarri", in realtà i gelati salati o gastronomici, stanno iniziando a conquistare tante persone. Sono in tanti a rimanere sorpresi positivamente da una combinazione inusuale di dolce e salato. Se però, come affermano i più esperti, ci sono studio, conoscenza delle materie prime e tecnica, i risultati possono essere molto soddisfacenti.
C'è chi nel nostro Paese ha fatto del gelato gastronomico una vera e propria arte. Maestri gelatai come Marco Radicioni (Otaleg! – Roma) o Stefano Guizzetti (Ciacco Lab – Parma) hanno contribuito a definire questa disciplina, sperimentando (come da loro raccontatoci) ingredienti e tecniche innovative per creare gelati da accompagnamento a piatti salati e gourmet. Oggi, infatti, non è molto difficile sedersi al tavolo di un ristorante stellato e trovare un menu degustazione che comprenda il gelato gastronomico.
I maestri spiegano che il gelato gastronomico, seppur già conosciuto, ha una popolarità ancora in divenire. Non è una pietanza dolce e neppure salata: parliamo di confini del gusto ancora inesplorati. In pochi anni, come spiegato dai professionisti del settore, farà sempre più parte dell'alta cucina e della ristorazione di qualità, perché affascina per la sua straordinaria capacità di stimolare i sensi. In sostanza, il gelato ai funghi porcini della gelateria di Pistoia si inserisce in un trend gastronomico che sta rivoluzionando il panorama culinario italiano. Un perfetto esempio di come la creatività e la ricerca possano trasformare un piacere semplice in un'arte sofisticata.